[Oa-italia] Articoli contenuti in tesi di dottorato

Cristina Soave cristina.soave a unicam.it
Mar 29 Gen 2008 15:48:11 CET


Ringrazio Maria Cassella e Paola Galimberti, che mi ha risposto in privato.
Anche a me ha stupito un po' questo uso di inserire articoli pubblicati in
una tesi. Comunque, gli autori degli articoli sono i dottorandi stessi, che
li hanno inseriti per esemplificare il lavoro svolto durante gli anni del
corso di dottorato. A volte si tratta dell'intero articolo, a volte solo del
frontespizio.
Seguendo il consiglio che mi ha dato Paola Galimberti penso che la cosa piu'
corretta sia analizzare caso per caso, e inserire solo la parte della tesi
in cui viene descritto il lavoro svolto, e poi integrarla con le citazioni
bibliografiche di questi articoli.

Saluti
Cristina Soave

----- Original Message ----- 
From: "Maria Cassella" <maria.cassella a unito.it>
To: "Cristina Soave" <cristina.soave a unicam.it>; "Lista di discussione su
temi relativi all'accesso aperto" <oa-italia a openarchives.it>
Sent: Tuesday, January 29, 2008 3:22 PM
Subject: Re: [Oa-italia] Articoli contenuti in tesi di dottorato


> Cristina Soave ha scritto:
>
> > Gentili colleghi,
> >
> > mi rivolgo alla lista per cercare di risolvere un problema, forse solo
> > formale, che mi si e’ presentato durante l’archiviazione di alcuni
> > documenti sul repository istituzionale dell’Universita’ di Camerino a
> > cui sto lavorando. In questa prima fase l’archiviazione riguarda le
> > tesi di dottorato prodotte nell’Ateneo. In alcune di esse gli autori,
> > per illustrare il lavoro svolto durante gli anni del corso di
> > dottorato in ricerca, hanno inserito nel corpo della tesi gli articoli
> > pubblicati su riviste di editori internazionali che sono il frutto
> > della ricerca da loro svolta, riproducendoli integralmente attraverso
> > la scannerizzazione del testo pubblicato sulla rivista.
> >
> > Mi e’ sorto quindi il dubbio se sia possibile inserire queste tesi,
> > con gli articoli pubblicati in esse contenute, su un repository senza
> > violare le norme sul copyright. La prima risposta che mi sono data
> > –considerato che non e’ possibile estrapolarle dal testo- e’ di
> > considerare gli articoli alla stregua di post-prints, ed inserirli se
> > le riviste che li contengono sono di editori che consentano questa
> > prassi. Da una ricerca condotta su SHERPA ROMEO, pero’, ed anche alla
> > luce di una recente discussione su questa lista, mi sono resa conto
> > che questa interpretazione non e’ corretta.
> >
> > o
> >
> >_______________________________________________
> >
> >
> >
> cara collega,
> mi muovo con difficoltà tra gli argomenti di copyright, diritto di
> autore ecc. e forse potresti scrivere direttamente ad Antonella De
> Robbio e porre i tuoi quesiti, ma:
>
> non ho capito bene chi siano gli autori di questi articoli
> scannerizzati. I dottorandi? I docenti di Camerino? docenti di altre
> università? In ogni caso c'è un qualche accenno di citazione? Mi chiedo
> anche in base a quale principio scientifico oltre che legale questi
> dottorandi abbiano inserito interi articoli scannerizzati nelle loro
> tesi? Cui prodest?
> Si tratta di parti consistenti o dell'intero articolo? Possono essere
> scorporati dal resto della tesi?
> Il problema qui, comunque, è alla fonte.
> No, non sono /post-print /anche perché il post-print è " an author copy
> " sottoposta al processo di/ peer-review/, quindi, a meno che il
> dottorando non coincida con l'autore dell'articolo e sabbia cannerizzato
> una copia personale dell'articolo, non si tratta di post-print.
> SHERPA/ROMEO quindi può fugare solo una parte dei tuoi dubbi.
> Questi autori non finiscono mai di stupire.....
>
> Buon lavoro
> maria cassella
>
> -- 
>
>




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