[Oa-italia] Fwd: Rilievo su frasi del prof. Marcati

Alessandro Sarretta alessandro.sarretta a gmail.com
Mer 10 Ott 2018 08:44:34 CEST


Cari Roberto e Maria Chiara,

apprezzo le citazioni e gli spunti di approfondimento, che arricchiscono 
sempre.

Però, sul punto specifico, ritengo invece sbagliato abbandonare dei 
luoghi di discussione (in questo caso Facebook) che sono parte della 
realtà, volenti o nolenti, in cui si scambiano opinioni, si possono 
avere discussioni, si può interagire, dipende da come lo si fa.

Dire che bisogna spostarsi a discutere da altre parti mi sembra 
assolutamente ingenuo e inefficace. Tra l'altro AISA (e almeno alcuni 
membri del direttivo) è presente in Facebook e potrebbe interagire per 
aumentare l'informazione (e non i pregiudizi) anche lì. Il fatto che non 
lo si sia fatto, anche in questo contesto specifico, nel quale si è 
fatta disinformazione e si sono offese persone e ruoli importanti anche 
in AISA, secondo me è stato ed è sbagliato.

Poi ovviamente ognuno ha il tempo e le disponibilità che ha, quindi 
nessuno è obbligato a fare alcunché contro la sua volontà. Ma 
stigmatizzare chi prova a farlo secondo me è sbagliato...

Io sto continuando l'interazione perché credo sia utile e necessario non 
lasciare il campo a informazioni scorrette, visto che FB lo leggono in 
molti e lì si informano.

Ale

On 08/10/2018 08:59, Roberto Caso wrote:
> Inviterei tutti a non soffermarsi sulla parola "scusarsi".
> Maria Chiara Pievatolo giustamente invita a ricostruire il dialogo tra 
> attori dell'università.
> Questo mi sembra, in prospettiva, il punto maggiormente rilevante.
> Nell'università contemporanea esistono già ferite profonde e forti 
> contrapposizioni. Non abbiamo bisogno di aggiungerne altre.
> Occorre riflettere, prendere tempo e tornare a dialogare.
> A breve avremo molte occasioni convegnistiche e seminariali per farlo 
> (dalla settimana dell'OA in poi).
> A presto,
> rc
>
>
>
> Il giorno lun 8 ott 2018 alle ore 01:06 Maria Chiara Pievatolo 
> <mariachiara.pievatolo a unipi.it 
> <mailto:mariachiara.pievatolo a unipi.it>> ha scritto:
>
>     On 07-10-2018 23:39, Alessandro Sarretta wrote:
>
>     > Ma scusami della domanda... per cosa ci si dovrebbe scusare? :-/
>     >
>
>     Per esserci lasciati trascinare in una discussione tossica finita
>     in uno
>     scontro personale, il quale ha condotto anche a scrivere un messaggio
>     all'istituto presso cui  l'interlocutore lavora. Credi che sia
>     davvero
>     un buon modo per fargli cambiare idea?
>
>     Scusarsi, anche se si fosse responsabili dello scontro solo al 10%,
>     invitando a continuare il confronto in una sede strutturata più
>     civilmente - non Facebook, cioè - avrebbe potuto riportare la
>     discussione, sensatamente, sulle cose, anziché, insensatamente, sulle
>     persone. Allo stato, invece, questo scontro ha un solo vincitore -
>     Facebook - e molti perdenti: E.Giglia, P. Marcati e, soprattutto,
>     l'open
>     access.
>
>     La posizione di Francesca Valentini, che interpreta se stessa come un
>     tecnico e dice che l'aspetto politico non le interessa e neppure
>     le sta
>     particolarmente a cuore l'OA, mi sembra coerente e rispettabile.
>
>     Ma chi desidera promuovere una causa e ha ruoli istituzionali
>     connessi
>     ad essa fa politica e deve  confrontarsi con le responsabilità che le
>     sono legate. Deve chiedersi se arrivare a uno scontro personale così
>     duro con un ricercatore, dal quale dovrebbe farsi riconoscere come
>     alleato, sia davvero il miglior modo di convincerlo a praticare la
>     scienza aperta.
>
>     Mi spiego con una forse troppo lunga citazione dalla "Politica come
>     professione" di Max Weber. Gli asterischi sono miei.
>
>     -------------------
>     Si può dire che tre qualità sono soprattutto decisive per l’uomo
>     politico: passione, senso di
>     responsabilità, lungimiranza. Passione nel senso di Sachlichkeit:
>     dedizione appassionata a
>     una «causa», al dio o al demone che la dirige. [...] [Ma] la semplice
>     passione, per quanto autenticamente vissuta, non è ancora sufficiente.
>     Essa non crea l’uomo politico se, ***in quanto servizio per una
>     «causa»,
>     non fa anche della
>     responsabilità nei confronti per l’appunto di questa causa la stella
>     polare decisiva dell’agire.***
>     Da ciò deriva la necessità – e questa è la qualità psicologica
>     fondamentale dell’uomo politico
>     – della lungimiranza, vale a dire della capacità di far agire su
>     di sé
>     la realtà con calma e
>     raccoglimento interiore: dunque, la distanza tra le cose e gli
>     uomini.
>     ***La «mancanza di distanza», semplicemente in quanto tale,
>     costituisce
>     uno dei peccati mortali di ogni uomo politico*** ed è una di quelle
>     qualità che, coltivate presso la nuova generazione dei nostri
>     intellettuali, li condannerà all’inettitudine politica. Il problema è
>     infatti proprio questo: come
>     si possono far convivere nella stessa anima un’ardente passione e una
>     fredda lungimiranza?
>     La politica si fa con la testa, non con altre parti del corpo o
>     dell’anima. E tuttavia la
>     dedizione a essa, se non deve essere un frivolo gioco
>     intellettuale ma
>     un agire umanamente
>     autentico, può sorgere ed essere alimentata soltanto dalla
>     passione. Ma
>     ***quel saldo controllo
>     dell’anima*** che caratterizza l’uomo politico appassionato e lo
>     distingue dal mero dilettante
>     politico che «si agita in modo sterile» è possibile soltanto
>     attraverso
>     l’abitudine alla distanza,
>     in tutti i sensi della parola. La «forza» di una «personalità»
>     politica
>     significa in primissimo
>     luogo il possesso di tali qualità.
>     L’uomo politico deve dominare in se stesso, ogni giorno e ogni
>     ora, un
>     nemico del tutto
>     banale e fin troppo umano: la vanità comune a tutti, la nemica
>     mortale
>     di ogni dedizione a
>     una causa e di ogni distanza e, in questo caso, della distanza
>     rispetto
>     a se stessi.
>     ..............................
>
>     Le prime vittime della vanità - è noto - sono i professori, anche
>     se la
>     capacità di prendere le distanze da se stesso dovrebbe anche
>     essere una
>     dote del ricercatore che lavora per la verità.
>
>     Nel "Gorgia" Socrate riesce a "vincere" una discussione
>     potenzialmente
>     tossica con quella che oggi sarebbe un'altezzosa academic star
>     presentandosi come un essere umano fallibile e interrompendo le
>     ostilità
>     per stabilire assieme al suo interlocutore se la loro discussione si
>     svolge davvero su un terreno comune.
>
>     https://btfp.sp.unipi.it/dida/gorgia/ar01s03.xhtml#elenchos
>
>     La mossa con cui Socrate prende le distanze da se stesso e dalla
>     discussione è una mossa certamente "politica", ma in un senso più
>     vicino
>     a quello di Weber che a quello dispregiativo che viene associato
>     spesso
>     alla parola. A me sembra che lo scontro di cui stiamo parlando abbia
>     bisogno di una simile presa di distanze.
>
>     Buonanotte, e scusatemi per le lunghe citazioni. Sono, come sapete,
>     professore :-)
>
>     MCP
>
>
>
>
>
>     _______________________________________________
>     OA-Italia mailing list
>     OA-Italia a openarchives.it <mailto:OA-Italia a openarchives.it>
>     https://liste.cineca.it/cgi-bin/mailman/listinfo/oa-italia
>     PLEIADI: http://www.openarchives.it/pleiadi/
>
>
>
> -- 
>
> Roberto Caso
>
> Professore Associato di Diritto Privato Comparato
>
> Università di Trento - Facoltà di Giurisprudenza
>
> http://www5.unitn.it/People/it/Web/Persona/PER0000633
>
> http://www.lawtech.jus.unitn.it/index.php/people/roberto-caso
>
>
-- 
-- 

Alessandro Sarretta

skype/twitter: alesarrett
Web: ilsarrett.wordpress.com <http://ilsarrett.wordpress.com>

Research information:

  * Google scholar profile
    <http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it>
  * ORCID <http://orcid.org/0000-0002-1475-8686>
  * Research Gate <https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta>
  * Impactstory <https://impactstory.org/AlessandroSarretta>

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://liste.cineca.it/pipermail/oa-italia/attachments/20181010/9ec5cf3c/attachment-0001.html>


Maggiori informazioni sulla lista OA-Italia