[Oa-italia] Re: IFLA Open Access Section?

Marialaura Vignocchi vignocchi a cib.unibo.it
Ven 3 Set 2010 12:36:33 CEST


aggiungo solo qualche riflessione personale...
la questione che solleva Giulio, non è di poco conto e mi pare riguardi 
piuttosto il problema dell'accesso ai contenuti 
informativi/cultrurali/scientifici in senso ampio in un'ottica di 
superamento delle teche, a favore di una più compiuta sinergia fra 
diversi ambiti di produzione e consumo delle informazioni a supporto del 
processo di creazione e sviluppo delle conoscenze.
In pratica si tratta del diritto all'accesso universale alle fonti 
informative e documentarie.

Sta di fatto che ormai una sequela di  dichiarazioni ufficiali (come 
ricordava Susanna: BOAI, ma anche Bethesda: 
http://www.earlham.edu/~peters/fos/bethesda.htm e la Berlin Declaration 
http://oa.mpg.de/openaccess-berlin/berlindeclaration.html) sottoscritte 
da innumerevoli soggetti pubblici e privati hanno circoscritto il 
significato di Open Access Contribution.

*Berlin Declaration:
Definition of an Open Access Contribution*

Establishing open access as a worthwhile procedure ideally requires the 
active commitment of each and every individual producer of scientific 
knowledge and holder of cultural heritage. Open access contributions 
include original scientific research results, raw data and metadata, 
source materials, digital representations of pictorial and graphical 
materials and scholarly multimedia material.


Penso che l'Open Access riguardi tutti senza distinzioni elitarie, tutti 
vi possono contribuire, anche se è possibile individuare degli spazi di 
manovra elettivi (?).

Il problema principale è incentivare/costringere/convincere gli autori 
accademici a pubblicare in questa modalità. L'adozione di politiche 
mandatarie non è così facile...
Si è pensato che le biblioteche accademiche e degli enti di ricerca 
possano riuscire meglio di altre a influire sulle scelte degli autori e 
le politiche dei loro enti, per dipendenza amministrativa, vicinanza 
fisica e frequentazione assidua...
Ma forse non è nemmeno così, le pubbliche possono essere dei luoghi di 
sensibilizzazione dell'opinione pubblica potenti...
a volte mi chiedo se un bel reportage sull'Espresso non sia  efficace 
più di...

 un caro saluto,
marialaura vignocchi





oa-italia-request a openarchives.it ha scritto:
> Invia le richieste di iscrizione alla lista OA-Italia all'indirizzo
> 	oa-italia a openarchives.it
>
> Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita
> 	http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
> oppure, via email, manda un messaggio con oggetto `help' all'indirizzo
> 	oa-italia-request a openarchives.it
>
> Puoi contattare la persona che gestisce la lista all'indirizzo
> 	oa-italia-owner a openarchives.it
>
> Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea dell'oggetto
> in modo che sia più utile di un semplice "Re: Contenuti del digest
> della lista OA-Italia..."
>
>
> Argomenti del Giorno:
>
>    1. Re: IFLA Open Access Section? (Giulio Blasi)
>
>
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Message: 1
> Date: Thu, 2 Sep 2010 11:44:20 +0200
> From: Giulio Blasi <blasi a horizons.it>
> Subject: Re: [Oa-italia] IFLA Open Access Section?
> To: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto"
> 	<oa-italia a openarchives.it>
> Message-ID:
> 	<AANLkTikgFgmE-R0-xgdA+i0GgOzQXeWtSogPqkLaP7t0 a mail.gmail.com>
> Content-Type: text/plain; charset="iso-8859-1"
>
> Il giorno 02 settembre 2010 10:22, Susanna Mornati <mornati a cilea.it> ha
> scritto:
>
>   
>> Dobbiamo pero' a mio avviso stare attenti a focalizzare gli sforzi in
>> direzioni precise per non rischiare di disperderne l'efficacia.
>>
>>     
>
> OK può darsi che qui la discussione sia off-topic e me ne scuso.Ovviamente
> non era mia intenzione "annacquare" la già difficile vita dell'OA italiano.
> C'è un tema strettamente accademico dell'OA, giustamente richiamato da
> Susanna Mornati, che è centrale e non va dimenticato.
>
> Il mio obiettivo è aprire un altro fronte, sul terreno di contenuti
> non-accademici e che interessino un pubblico più "generalista" (quello delle
> biblioteche pubbliche per intenderci). Lo spunto era una mail di Guerrini in
> cui si parlava di una sezione IFLA sull'OA: mi pareva sensato aggiungere le
> biblioteche pubbliche a quelle accademiche in una politica di advocacy
> dell'OA, ovviamente in una prospettiva più larga.
>
>
> Ricordo la definizione della BOAI:
>   
>> The literature that should be freely accessible online is that which
>> scholars give to the world without expectation of payment. [...] By "open
>> access" to this literature, we mean its free availability on the public
>> internet, permitting any users to read, download, copy, distribute, print,
>> search, or link to the full texts of these articles, crawl them for
>> indexing, pass them as data to software, or use them for any other lawful
>> purpose, without financial, legal, or technical barriers other than those
>> inseparable from gaining access to the internet itself.
>>
>>
>>     
> In questa definizione lo specifico è dato dall'iniziale "scholar". Se levi
> questa parola la mia domanda è (tra i mille esempi che si potrebbero fare):
> le opere di pubblico dominio (ad esempio un'edizione ottocentesca della
> Divina Commedia) sono OA? L'attribuzione CC 2.5 è OA?
>
> Tecnicamente tutti i tratti identificati nella definizione BOAI sono
> applicabili a un'opera nel pubblico dominio (o a licenze CC
> corrispondenti). Il punto è semplicemente che non si tratta di materiali
> accademici.
>
> Dov'è l'analogia con l'OA per le biblioteche pubbliche? Semplice: si tratta
> di contenuti interessanti per gli utenti e che possono essere acquisiti
> senza licenze anche se richiedono tecnologie di integrazione specifiche
> (harvesting, ecc.).
>
> Ad ogni modo, ripeto quanto detto all'inizio: può darsi semplicemente che
> questo mio interesse a estendere l'ambito dell'OA nelle discussioni delle
> associazioni bibliotecarie non sia da discutere in questa sede.
>
> un saluto a tutti
>
> Giulio Blasi
> -----------------------------------------------------------
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> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
>
>
> Fine di Digest di OA-Italia, Volume 48, Numero 2
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http://www.unibo.it/Vademecum5permille.htm



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