[Oa-italia] IFLA Open Access Section?

Giulio Blasi blasi a horizons.it
Gio 26 Ago 2010 14:33:38 CEST


Il giorno 26 agosto 2010 10:48, Mauro Guerrini <guerrini.mauro a fastwebnet.it
> ha scritto:

> Mi ha suggerito di proporre la costituzione di una sezione IFLA dedicata
> all'open accesa. Credo che la tematica possa essere affrontata all'interno
> della Sessione Biblioteche universitarie e di ricerca...


Mi permetto di suggerire che è tempo di cominciare a studiare e sostenere le
tematiche OA anche fuori dall'ambito accademico.

Le biblioteche di pubblica lettura possono avvantaggiarsi enormemente della
costruzione di collezioni (repository o aggregatori) OA. Per fare l'esempio
che conosco meglio, il progetto MediaLibraryOnLine ha un catalogo di circa
50.000 oggetti digitali (nelle tipologie multimediali più diverse)  al 50%
nel pubblico dominio o cmq con licenze di accesso aperto.

Insomma, il tema OA (come il tema delle biblioteche digitali per un certo
periodo) risente di una sorta di pregiudizio accademico-centrico che ci
impedisce di vederne le valenze in altri ambiti e in altre tipologie di
biblioteca. OA non è solo il repository di tesi di dottorato del MIT. OA
sono anche le centinaia di migliaia di volumi nel pubblico dominio messi in
rete da Google Books o Internet Archive (giusto per fare un esempio). E il
libro non è la sola unità editoriale rilevante: musica, film, audiolibri,
ecc. sono egualmente toccati.

Credo che si tratti di un salto concettuale da fare e sul quale non solo
l'Italia ma tutta la comunità internazionale OA è in ritardo. Sarebbe bello
se l'Italia per un volta assumesse un ruolo propulsivo verso questa nuova
frontiera dell'accesso aperto.

Un saluto a tutti

Giulio Blasi
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