Re: [Oa-italia] Convegno 23 maggio "Cristalli di esperienza. Nuove prospettive e scenari per le tesi di dottorato: conservazione, accessibilità, certificazione, formati, integrazione con Open Access".

Pierre Piccotti pierre.piccotti a iuav.it
Gio 17 Lug 2008 13:57:19 CEST


Salve a tutti.


Paola Galimberti (paola.galimberti) ha scritto:
> Come gruppo OA CRUI ...stiamo cercando di elaborare un documento 
> comune che integri le linee guida.
Maria Cassella ha scritto:
> la seconda è diacronica  e cioé il problema che con il passare del 
> tempo l'oggetto digitale possa non essere più "reso" allo stesso modo 
> nel quale viene "reso" in questo momento, che alcune sue 
> caratteristiche sostanziali si perdano nel corso delle migrazioni e 
> che, di conseguenza, non mantenga la sua integrità originaria: sono 
> concetti e problemi sui quali si arrovellano da anni coloro che si 
> occupano di conservazione digitale e per quel poco che ne so io direi 
> che al momento non ci sono soluzioni predefinite, ma accorgimenti, 
> tecniche che possiamo cominciare ad utilizzare adottando appunto delle 
> strategie che ci diano un minimo di garanzia. 
Forse, come ho gia' espresso a Antonella De Robbio, sarebbe opportuna un 
distinzione di fondo.
La conservazione delle tesi (di dottorato ma non solo) NON DOVREBBE 
ESSERE una conservazione SOSTITUTIVA del documento originale (digital 
preservation)
Se tale fosse dovremmo assumere le linee guida di Minerva (o simili) per 
conservare l'oggetto nel tempo nella forma e nella sostanza piu' simile 
possibile all'originale.
Ma noi non stiamo conservando delle opere d'arte uniche e etc. Delle 
modeste tesi. Anche i filmati, che fanno per esempio dottorandi di arti 
dello spettacolo, non e' la copia unica - master - di un film di Fellini 
piuttosto che Rossellini...
La digital preservation delle tesi avrebbe dei costi spropositati 
(tempo, competenze, spazio macchina, backup, etc.) come gia' dicevo a 
Torino (peso dei byte).
Dobbiamo, credo, piuttosto orientarci verso la conservazione di un 
oggetto digitale che RAPPRESENTA la tesi originale.
Auspico che il "documento comune" citato che integra le linee guida 
dovrebbe dare supporto, indicando dei livelli minimi. Similmente a 
Minerva o all'ICCD, ma con indicazione sui formati, sulla qualita', 
sulla risoluzione, etc., OPPORTUNI per una RAPPRESENTAZIONE dell'originale.
Con tutti i limiti che ha ovviamente una semplice rappresentazione.

Alcuni esempi.
Per i documenti siamo tutti d'accordo per PDF/A.
Per i filmati, potrebbe bastare un MPEG4.
Per l'audio MP3.
Per i CAD SVG o PDF/A
Per le immagini, se parte di un documento testuale PDF/A, anche JPEG.
Sono solo esempi relativi ai formati, poi vi e' la dimensione, la 
risoluzione, la profondita' colore, etc .etc)



Ciao, Pierre


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