[Oa-italia] Springer acquista BioMed Central
Paola Gargiulo
paola.gargiulo a caspur.it
Mer 8 Ott 2008 16:59:53 CEST
Interessante davvero, certo e'prematuro giungere a delle conclusioni, ma
fare un po' di congetture e riflessioni e' opportuno. Le vostre
osservazioni come quelle di Peter Suber sono molto pertinenti .
Springer ritiene che l'OA sia economicamente sostenibile se qualcuno
paga per la pubblicazione degli articoli come nel caso del modello
adottato da Biomed Central.
Certo sappiamo che per ora il modello infelicemente chiamato "author
pays" non ha avuto gran successo fino ad ora ed in genere il loro
mancato successo e' il solito argomento che gli editori adottano per
dimostrare che tale modello non interessa agli autori.
Nel caso di Springer sappiamo anche che gli 80 istituti del Max Planck
Gesellschaft, i consorzi olandesi e l'universita' di Goettingen stanno
sperimentando un contratto Springer che preve questo modello.
Nell'importo che pagano all'editore per l'accesso all'intero pacchetto
Springer sono incluse anche le quote per la pubblicazione in accesso
aperto degli articoli degli autori affiliati a queste istituzioni.
Questo confermerebbe l'interesse reale a sperimentare l'OA.
Velterop e' andato via da Springer, a me ha dato l'impressione che si
fosse un po' stufato della lentezza dei tempi per l'affermazione dell'OA
in una grande azienda.
Certo e' che in questo momento Springer allarga il suo pacchetto di
riviste nell'ambito della medicina, riviste altamente prestigiose e con
notevole IF, seppure con un modello economico diverso.
Non so se avevate visto la notizia tempo fa apparsa sul un quotidiano
britannico, credo il Financial Times a fine agosto o inizio settembre,
in cui si diceva che un settore in cui investire le proprie azioni e'
quelle delle riviste scientifiche, un mercato stabile e bloccato per via
dei contratti pluriennali !
Per tornare a Springer, credo che quanto detto da Peter Suber e
riportato da Susanna a proposito della previsione degli analisti di BNP
Paribas sia davvero interessante.
"Five years ago, the financial analysts at BNP Paribas studied the world of journal publishing and <http://www.earlham.edu/%7Epeters/fos/newsletter/11-02-03.htm#paribas>concluded
that there was a 50% chance that in ten years the major commercial firms would dominate OA publishing as they then dominated TA publishing, but with lower profit margins".
Saluti
Paola
Maria Cassella ha scritto:
> Susanna Mornati ha scritto:
>> At 17.34 07/10/2008, Nicola Cavalli wrote:
>>> giro alla lista questa notizia, appena appresa, che mi ha
>>> impressionato alquanto.... [...]
>>> http://www.librishop.it/aree/?p=106
>>
>> Ciao, in effetti e' impressionante: ne stavo parlando proprio un paio
>> d'ore fa con Andrea Marchitelli e si conveniva che sarebbe curioso
>> sapere cosa c'e' sotto: Springer ha subito una "conversione" da parte
>> di Jan Velterop (uno dei papa' di BiomedCentral che poi e' andato a
>> dirigere il programma OpenChoice di Springer), oppure si sono
>> convinti che forse l'Open Access alla fine prevarra' sul Toll Access
>> e non vogliono farsi trovare impreparati? Insomma, il piede in due
>> scarpe, o "diversificare gli investimenti" come si fa nelle buone (e
>> danarose) famiglie.
>>
>> Come scrive Suber, "There's lot of fascinating room for conjecture
>> here". Fra queste, che BMC non diventera' Toll Access.
>>
> Una bella scommessa per il futuro.
> Circa l'influenza di Velterop su una decisione di questo tipo direi
> che è nulla o quasi. Ho ascoltato Velterop a marzo alle Stelline e non
> era molto contento del programma Open Choice di Springer, in generale
> del modello author-pays, tant'è vero che, se non ricordo male, ha poi
> lasciato il suo incarico presso l'editore tedesco. Io sarei ottimista
> sul futuro di BioMedCentral. E' molto probabile che Springer abbia
> fiutato l'affare Open Access. Quanto al pericolo che BioMedCentral
> diventi Toll Access, non credo, sarebbe snaturare totalmente gli
> obiettivi per i quali BMC è nato.
> La notizia per ora non è stata data in modo ufficiale ma è circolata
> nelle liste di discussione . Pare che Matthew Cockerill la abbia
> annunicata in una mail agli editors di BMC. In questa mail Cockerill
> afferma tra l'altro che Springer "has been notable...for its
> willingness to experiment with open access publishing," . Speriamo!
> interessante argomento di discussione, grazie a Nicola Cavalli.
> ciao
> maria
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