[Oa-italia] Conference on Scientific Publication in the european research area Brussels 15-16 febbraio, 2007
Maria Cassella
maria.cassella a unito.it
Mar 20 Feb 2007 12:37:04 CET
Cari colleghi,
dato che facevo parte della "delegazione" italiana in missione a
Brussels mi sembra utile scambire con voi alcune riflessioni nate dalla
conferenza del 15 - 16 febbraio sulla comunicazione scientifica.
La conferenza, che ha visto la partecipazione di 500 tra studiosi,
editori, bibliotecari (che mi sembra fossero una minoranza, ma lo
ritengo un segnale positivo) provenienti da 50 differenti paesi, era
organizzata in una sessione plenaria e 4 sessioni parallele: scientific
publication business models; E-infrastructure and long-term
preservation; scientific publication, quality assurance and reserach
excellence; copyright and DRM.
Sessione plenaria:
nell'aprire la conferenza il Commissario europeo per la scienza e la
ricerca, Janez Potocnik, ha ribadito che il mondo e' cambiato grazie
alla tecnologia e, percio', e' necessario che i paesi dell'unione
Euroepa si dotino di un'infrastruttura digitale in grado di sostenere la
crescita culturale e l'innovazione scientifica.
Nella sessione plenaria si e' discusso del ruolo degli enti finanziatori
(Wellcome Trust, Max Planck Gesellschaft) a sostegno dell'OA. Alcuni di
questi enti si stanno impegnando nel sostenere concretamente la
pubblicazione OA degli articoli prodotti sulla base delle ricerche da
loro finanziate. Per esempio il WT calcola di impegnare l'1-2% delle
risorse finanziate a sostegno del modello ibrido.
Molto interessanti le iniziative della MPG, tra le quali la MPG Digital
Library
> http://www.mpdl.mpg.de/
con la quale l'ente finanziatore tedesco si propone di creare
un'infrastruttura per pubblicare i risultati della ricerca finanziata
con fondi pubblici. Si e' discusso ovviamente anche del recente studio
dell'UE
http://ec.europa.eu/research/science-society/pdf/scientific-publication-study_en.pdf
e delle nuove iniziative OA quali SCOAP3 del CERN. Martin Hoffman del
Fraunhofer SCAI http://www.scai.fraunhofer.de/ ha introdotto l'assemblea
alle possibilita' di integrare i "raw data" con la conoscenza che viene
trasmessa dagli articoli scientifici attraverso la tecnica del text-mining.
Sessioni parallele ( chi scrive ha seguito quella su i business models):
il confronto tra i publishers e i sostenitori dell'OA e' stato vivace,
ma ha prodotto, invero, poche novita'.
Intanto va detto che 35 editori, tra i quali gli italiani UTET, Clueb,
De Agostini, Carocci, C.G. Edizioni Medico Scientifiche, Egea, Federico
Motta editore, Primula edizioni, Zanichelli, hanno prodotto e firmato un
documento- accessibile a partire dal sito http://www.stm-assoc.org/ -
nel quale, tra gli altri punti, sottoscrivono che "Open deposit of
accepted manuscripts risk destabilising subscription revenues and
undermining peer review". Si tratta ovviamente di una falsita', dato che
numerosi studi dimostrano che nel campo della fisica la pratica
dell'auto-archiviazione non ha avuto alcun impatto negativo sulle
sottoscrizioni. C'e' anche da chiedersi su quali basi e dati gli editori
italiani abbiano sottoscritto tale documento.
In secondo luogo c'e' da osservare come esista un divario netto tra le
grandi multinazionali editoriali (Elsevier) e i piccoli editori che
vedono progressivamente diminuire i margini di profitto, attanagliati
dalla logica (perversa) del Big Deal. La conclusione personale che ho
tratto da questo scenario e' che le biblioteche e i consorzi dovrebbero
impegnarsi di piu' nel sostenere i piccoli editori, cercando partnership
private e imparando a negoziare con i grandi editori, promuovendo e
sostenendo l'OA e le riviste OA per abbattere i prezzi delle riviste
tradizionali, studiando i modelli commerciali alternativi.
Un altro punto che e' emerso chiaramente dal confronto con gli editori
e' il principio che i differenti ambiti disciplinari seguono strategie
comunicative completamente differenti delle quali e' necessario tener
conto se si vuole perseguire modelli OA sostenibili.. Per esempio i
matematici hanno chiesto che gli articoli degli ultimi sei mesi siano
liberamente accessibili e che, invece, tutti gli archivi piu' vecchi di
sei mesi siano disponibili in full-text solo a pagamento, ribaltando
cosi' il principio dell'embargo applicato nelle discipline biomediche.
Cooperazione tra editori, bibliotecari e ricercatori e flessibilita' mi
sono sembrate le parole chiave del convegno.
Il discorso finale e' stato tenuto da Viviane Reding, Commissario
europeo per la societa' dell'informazione e i media. La Reding sostiene
che secondo la Commissione i risultati della ricerca dovrebbero essere
resi liberamente accessibili dopo un periodo (variabile) di embargo. La
commissione finanziera' attraverso il Framework Programme 7 progetti per
un importo complessivo di 50 milioni di euro solo per la creazione di
un'infrastruttura digitale. 25 milioni di euro saranno riservati a
finanziare progetti che riguardino la preservazione del digitale.
Speriamo che editori e biblioteche ne tengano conto. C'e' bisogno di
idee, professionalita' e cooperazione attiva.
In conclusione ritengo molto positivo il fatto che a soli 5 anni dalla
Dichiarazione di Berlino si sia arrivati a parlare di OA in seno alla
Commissione europea. I discorsi di apertura e di chiusura del convegno
dimostrano che, nonostante le diverse posizioni espresse dalle
differenti categorie (comunita' scientifiche, editoria, biblioteche), la
Commissione crede che l'OA rappresenti un'opportunita' da sostenere per
la comunicazione scientifica. Non e' ancora chiaro quali saranno le
strade piu' adatte per garantire il libero accesso mantenendo intatta la
qualita' (ma lo stesso Harnard ribadisce che l'OA riguarda tutta la
produzione scientifica peer-reviewed), ma i tempi sono gia' maturi e il
cambiamento e' gia' in corso. Sta anche a noi cogliere l' opportunita'
di gestire questo cambiamento.
Piccola nota a margine: Steven Harnard in conclusione al suo breve
intervento ha presentato al Commissario Potocnik il video delle quasi
20.000 firme raccolte in favore dell'OA. Un momento emozionante,
intenso, ricco di suggestioni.
Saluti a tutti
Maria Cassella
--
Maria Cassella
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