[Oa-italia] Fwd: Rilievo su frasi del prof. Marcati
Alessandro Sarretta
alessandro.sarretta a gmail.com
Gio 11 Ott 2018 08:28:51 CEST
Solo per informazione, sulla pagina Facebook di ROARS qualche
amministratore ha disattivato, senza informazione e motivazione, i
commenti nel post del Prof. Marcati (con ultime affermazioni sulle
licenze CC che avrebbero bisogno di rettifiche e chiarimenti ...).
Come si vede, solo le persone, più che gli strumenti, a favorire o meno
le discussioni... Peccato.
Ale
On 10/10/2018 14:22, Tessa Piazzini wrote:
>
> Questa mi sembra una notizia importante:
>
> "Science Europe mi ha comunicato che Robert Ian Smits contatterà
> personalmente EMS"
>
> A questo punto auspico che EMS pubblichi una ritrattazione, scusandosi
> per tutte le imprecisioni (!) scritte e, quindi, che coloro che hanno
> letto il primo comunicato come "oro colato" con la stessa granitica
> fede leggeranno anche la sua smentita.
>
> E forse si vergogneranno un po'...
>
> Chiudo rinnovando la mia stima personale e professionale per Elena.
>
> Buona giornata
>
> Tessa Piazzini
> Responsabile del Servizio di informazione e comunicazione all'utenza
> Biblioteca Biomedicahttp://www.sba.unifi.it/biomedica
> Responsabile Gdl SBA per l'accesso aperto e il supporto alla valutazione della ricerca
> Membro della Commissione di Ateneo per l'accesso aperto ai prodotti della ricerca
> Università degli studi di Firenze
> Largo Brambilla 3
> 50134 Firenze
> tel. 055 2751375/1370
> fax 055 2751382
> e-mail:tessa.piazzini a unifi.it
> Blog Bibliomedica In-forma:www.bibliotecabiomedica.wordpress.com
> Il 10/10/2018 10:58, Elena Giglia ha scritto:
>> ... mi permetto di ricordare che
>> - in questo caso la discussione è nata intorno a un post di EMS
>> palesemente falso e tendenzioso, ed è continuata con i medesimi
>> professori ottusamente ostinati a difendere quel post anche contro
>> ogni evidenza, solo perché scritto da una "prestigiosa" società
>> scientifica le cui affermazioni false sono state prese per oro colato
>> acriticamente - sarebeb bastato leggere il Complaint per vedere che
>> non poteva citare PlanS uscito due mesi dopo
>> - che i medesimi professori continuano a sostenere posizioni citando
>> PlanS coem se PlanS dicesse cose che non dice
>> - che a nulla è servito fornire documenti e fonti originali, perché
>> continuano a sostenere tesi basate su preconcetti o pregiudizi.
>> Quando ho letto "ah ma lei è una bibliotecaria a che titolo parla" ho
>> reagito citando le mie competenze, e la risposta del "professore" è
>> stata "se una bibliotecaria venisse a dirmi come fare ricerca
>> volerebbe fuori dalla finestra". Vorrei vedere quanti di voi
>> avrebbero reagito con aplomb inglese chiedendo pure scusa per averlo
>> importunato.
>>
>> Ora sono d'accordo che serva dialogo, cosa che ho fatto nei giorni
>> scorsi anche via mail con altri due dei professori coinvolti, ma il
>> dialogo come suggerisce il prefisso DIA implica che ci siano due
>> parti che cercano di capire e capirsi, e non solo di insultare e di
>> sostenere ottusamente posizioni preconcette. Dialogo presuppone
>> ascolto. Per questo non leggo più quel thread e non rispondo più. Un
>> troll è un troll anche se è un professore.
>>
>> Detto questo, e per attenensi ai fatti da cui questo evento ha preso
>> le mosse e non parlare di massimi sistemi, il post di EMS era
>> talmente falso e tendenzioso che Science Europe mi ha comunicato che
>> Robert Ian Smits contatterà personalmente EMS.
>>
>> Buona giornata
>> eg
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> Il giorno mer 10 ott 2018 alle ore 10:20 Maria Cassella
>> <maria.cassella a unito.it <mailto:maria.cassella a unito.it>> ha scritto:
>>
>> Cari tutti,
>> condivido quello che dice M. Chiara. In ogni caso penso che se la
>> discussione diventa polemica e i toni si alzano ci perdono tutti.
>> E' sconsigliabile in privato (mea culpa l'ho fatto anche io a
>> volte) ma in pubblico sarebbe da evitare. Non piace molto lo
>> scontro tra bibliotecari da una parte e ricercatori e editori
>> dall'altra. La scienza aperta non significa mandare in malora
>> l'editoria tutta anche perché non tutti hanno i guadagni
>> faraonici di un Elsevier. La scienza aperta ha bisogno di
>> sinergie e di strade sostenibili, di confronto e di dialogo che
>> sono sempre carte vincenti in ogni contesto.
>> saluti
>> MC
>>
>>
>> Il giorno mer 10 ott 2018 alle ore 09:46 Maria Chiara Pievatolo
>> <mariachiara.pievatolo a unipi.it
>> <mailto:mariachiara.pievatolo a unipi.it>> ha scritto:
>>
>> On 10-10-2018 08:44, Alessandro Sarretta wrote:
>> > Cari Roberto e Maria Chiara,
>> >
>> > apprezzo le citazioni e gli spunti di approfondimento, che
>> > arricchiscono sempre.
>> >
>> > Però, sul punto specifico, ritengo invece sbagliato
>> abbandonare dei
>> > luoghi di discussione (in questo caso Facebook) che sono
>> parte della
>> > realtà, volenti o nolenti, in cui si scambiano opinioni, si
>> possono
>> > avere discussioni, si può interagire, dipende da come lo si fa.
>>
>> Il "come" è pesantemente condizionato dal dispositivo:
>> discutere su
>> Facebook significa accettare che
>> (https://stallman.org/facebook.html):
>>
>> - i propri dati personali siano usati per manipolarti e spiarti
>> - un algoritmo proprietario stabilisca che cosa farti vedere
>> e che cosa
>> no
>> - l'ambiente di discussione sia disegnato in modo da tenerti
>> il più
>> possibile agganciato, per spremerti più dati
>> - il rozzo sistema dei like promuova le opinioni più estreme
>> e banali
>> - i metadati sulla effettiva popolarità della discussione e
>> sul numero
>> di utenti veri non siano noti e tu debba credere alla parola di
>> un'azienda privata che trae guadagno proprio dal fatto che tu
>> creda sia
>> indispensabile discutere proprio lì, perché loro sono "la realtà"
>> - le regole della discussione, quanto è censurabile e quanto
>> no, siano
>> stabilite dalla stessa azienda privata e non dalla comunità
>> delle
>> persone che discute.
>>
>> Ogni volta che si entra in Fb e si accetta tutto questo, si
>> contribuisce
>> al suo successo. Per me stare su Fb è come essere a favore
>> della scienza
>> aperta e però pubblicare e fare da revisore per le riviste ad
>> accesso
>> chiuso di Elsevier, perché sono parte della realtà.
>>
>> > Dire che bisogna spostarsi a discutere da altre parti mi sembra
>> > assolutamente ingenuo e inefficace.
>>
>> L'unico modo per usare FB senza esserne usati è appunto -
>> così per
>> esempio fa Roberto Caso - impiegarlo esclusivamente per
>> condividere
>> informazioni e invitare chi vuole discuterle a spostarsi con noi
>> altrove, mostrando con i fatti che si può conversare più
>> civilmente in
>> altri ambienti.
>>
>> Tra l'altro AISA (e almeno alcuni
>> > membri del direttivo) è presente in Facebook e potrebbe
>> interagire per
>> > aumentare l'informazione (e non i pregiudizi) anche lì. Il
>> fatto che
>> > non lo si sia fatto, anche in questo contesto specifico,
>> nel quale si
>> > è fatta disinformazione e si sono offese persone e ruoli
>> importanti
>> > anche in AISA, secondo me è stato ed è sbagliato.
>>
>> Parlo solo per me e non per AISA: che cosa avrebbe guadagnato
>> la causa
>> della scienza aperta dalla trasformazione di uno scontro
>> personale in
>> uno scontro istituzionale? Perché dovremmo farci condizionare
>> così da Fb
>> da trasformare un potenziale alleato in un nemico? Fuori da
>> Fb, chi è
>> padrone di sé sa apprezzare la differenza fra chi butta i
>> bibliotecari
>> dalla finestra e chi fa entrare i ricercatori dalla porta :-)
>>
>> Dino Risi, dei film di Nanni Moretti, che pure stimava come
>> regista,
>> diceva "Spostati, Nanni, che voglio vedere il film". Ecco,
>> anch'io
>> preferisco vedere il film: e vorrei anche che la regia di
>> quel film
>> fosse di Nanni Moretti, e non di Facebook.
>>
>> Un saluto,
>> MCP
>> --
>> Maria Chiara Pievatolo
>> Dipartimento di Scienze politiche Università di Pisa
>> Via Serafini 3 56126 Pisa (Italy)
>> +39 050 2212479
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Alessandro Sarretta
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Research information:
* Google scholar profile
<http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it>
* ORCID <http://orcid.org/0000-0002-1475-8686>
* Research Gate <https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta>
* Impactstory <https://impactstory.org/AlessandroSarretta>
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