[Oa-italia] Fwd: Rilievo su frasi del prof. Marcati

Elena Giglia elena.giglia a unito.it
Dom 7 Ott 2018 10:53:07 CEST


Chi ha segutio l'allucinante thread sulla posizione EMS su PlanS sul gruppo
Facebook/ROARS gia' sa.
Per gli altri, questo succede in Italia, nel 2018.
Vi inoltro la mail che ho mandato a GSSI, istituto presso cui il
"professore" lavora.
Ho inoltrato anche ad AIB.

Quando io da ANNI sto cheidendo a CRUi che faccia formazione su questo, ad
alto livello, senza alcun riscontro, credo che si capisca perche'. Leggete
il thread. Questi sono a spada tratta contro APC perché aumentano il
monopolio degli editori e i profitti. Che vengono da? indovinate? Gli
abbonamenti che loro sostengono a spada tratta.
Non hanno letto PlanS, se no saprebbero che esculde l'ibrido e mette tetto
ad APC, non hanno letto il Complaint, perché se no saprebbero che riguarda
il Monitor e non PlanS, ma se io fornisco documenti a supporto - ciò che
ocmpete a una umile bibliotecaria - non leggono e continuano imperterriti
nei loro pregiudizi.
Buona domenica.
eg

---------- Forwarded message ---------
From: Elena Giglia <elena.giglia a unito.it>
Date: dom 7 ott 2018 alle ore 09:50
Subject: Rilievo su frasi del prof. Marcati
To: <comunicazione a gssi.it>, <info a gssi.it>


RE-INVIO per errore in indirizzo
Spett. GSSI
non trovo sul sito una mail per l'Ufficio Relazioni col Pubblico quindi
scrivo a voi nella speranza che possiate indirizzare il mio reclamo a chi
di dovere.
Sulla pagina pubblica del gruppo ROARS su Facebook il prof. Marcati ha
avviato una discussione presentando un documento della EMS su PlanS - una
presa diposizione decisa nei confronti dell'Open Access.
1) Il documento EMS contenteva una serie di false notizie, tant'è che l'ho
segnalato a Science Europe promotore dell'iniziativa che ha risposto come
segue:

Thank you for pointing this out to us.

I cannot believe how many inaccuracies and misleading statements are in
this short article.

We will ask the EMS to retract it.



Thank you again for alerting us to this.


2) ostinandosi a difendere l'indifendibile - basta leggere il link citato
nel documento EMS per rendersene conto, il professore ha iniziato a mettere
in dubbio che io fossi una persona "qualificata". Per rispondere, ho citato
il fatto che da anni partecipo a livello europeo a eventi su Open Access e
Open Science anche in qualità di esperta invitata dalla Commissione.
Aggiungo che ho una laurea, un PhD, due Master, e pubblico di questi
argomenti da anni.

3) ad un certo punto  compare il post Comunque ho visto che lei è una
bibliotecaria, posso chiederle visto che non è un ricercatore o un
accademico a quale titolo esprime opinioni molto forti in favore di un open
Access a pagamento? Questa materia potrà avere forte impatto sulla vita
futura di molti ricercatori, a che titolo lei va in comitati internazionali
e magari parla nome della comunità scientifica italiana, senza neanche
farne parte?

Per amor di chiarezza, non vado in nessun comitato internazionale e non
porto la posizione di nessuna comunità scientifica. Come ho risposto al
professore, partecipo in qualità di esperta su questi temi, contribuisco ai
workshop con la visione tecnica - che a livello europeo è apprezzata e
tenuta in conto -, mi aggiorno, e svolgo una intensa attività di formazione
e informazione su questi temi.
Avrei anche da rimarcare che, nel 2018, propugnare ancora una distinzione
corporativistica fa "accademici" e bibliotecari lascia basiti, perché a
quanto mi risulta il personale tecnico amministrativo fa parte del
personale universitario con competenze proprie. Le mie competenze, essendo
di livello EP e quindi titolare di posizione organizzativa, sono pubbliche.

4) e poi il post "Tra l’altro dare un ruolo nella politica della ricerca a
persone non qualificate, significa esporsi a fenomeni lobbistici molto
pericolosi"

Per amor di chiarezza, io non ho nessun ruolo nella politica - il tutto
assunto a priori dal professore non si sa su quale base, forse solo perché
ho le competenze per parlarne? Dare della lobbista a me, che lavoro in area
ricerca, e che in tutti i miei seminari - ognuno può verificare le slide,
https://www.oa.unito.it/new/materiale-scaricabile/ - attacco pesantemente
il monopolio degli editori, è un'offesa gratutita.

5) e quando una collega prende le difese compare il post "  *Io penso che
se nella mia università la bibliotecaria fosse venuta nel mio ufficio a
dirmi come condurre il mio gruppo di ricerca la avrei buttata dalla
finestra** "*

Per amor di chiarezza, ci tengo a sottolineare che non stavamo parlando
della "conduzione della ricerca" ma di comunicazione e diffusione, ovvero
di Open Access, abbonamenti e pagamento delle APC, sui cui meccanismi,
consentitemi, le competenze di una ex bibliotecaria forse possono essere
utili. Chiunque abbia seguito uno dei miei seminari sa che parlo di
comunicazione scientifica, non di come impostare un gruppo di ricerca.

In ogni caso, posso anche transigere sulle offese gratuite espresse in
tutti i post precedenti, ma sull'ultimo non transigo.

Non è possibile che un professore si esprima in questi termini, con una
tale violenza verbale, contro un'intera categoria per giunta.

Vi informo che ho segnalato l'episodio anche all'AIB, l'Associazione
Italiana Biblioteche.

In attesa di un vostro riscontro, anche solo sull'indirizzo corretto cui
inviare,
cordiali saluti.
Elena Giglia

-- 
dr. Elena Giglia
Unità di progetto Open Access
Direzione Ricerca e Terza Missione
Universita' degli Studi di Torino
tel. +39.011.670*.4191*
Skype: egiglia
www.oa.unito.it

*NOAD OpenAIRE Italy*
https://www.openaire.eu/
noad-it a openaire.eu



-- 
dr. Elena Giglia
Unità di progetto Open Access
Direzione Ricerca e Terza Missione
Universita' degli Studi di Torino
tel. +39.011.670*.4191*
Skype: egiglia
www.oa.unito.it

*NOAD OpenAIRE Italy*
https://www.openaire.eu/
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