[Oa-italia] R: Fwd: Indagine sulle competenze del bibliotecario dei dati, scad. 2018-03-13

Ezio Tarantino ezio.tarantino a uniroma1.it
Lun 19 Mar 2018 10:04:13 CET


Condivido l'amarezza di Antonella riguardo alla data curation. Come si fa
ai attribuire ai bibliotecari la cura di una cosa che non esiste, o quasi?
Di cui il corpo docente non avverte né la mancanza né la necessità?
Come per l'open access è assolutamente fondamentale l'impegno di quei
(pochi?) docenti che sanno di cosa si sta parlando, e ne comprendono
l'urgenza. Sono sempre stato convinto che i bibliotecari debbano entrare in
campo a partita iniziata, dopo, magari, avere suggerito all'allenatore - ma
senza farsene accorgere! - la tattica migliore per vincere la partita.

Mi piace a questo proposito segnalare che alla Sapienza sta per essere
implementato il workflow di validazione in IRIS, procedura già attiva in
altri atenei, che implica, come molti sanno,  un intervento di controllo a
valle dell'immissione del dato da parte dell'autore. Bene, questa attività,
con decreto direttoriale, in virtù delle specifiche competenze
professionali, è stata affidata ai direttori di biblioteca dipartimentali.
Non era scontato. Questo sta significando, fra l'altro, una attività di
formazione a largo spettro, in modo da permettere a tutti i bibliotecari di
orientarsi non solo fra semplici (per noi) interventi di controllo
"bibliografico", ma soprattutto nel ginepraio delle licenze, dell'accesso
aperto, delle creative commons e così via. Un'occasione abbastanza rara di
poter sfruttare le competenze esistenti e generarne di nuove livellando (in
alto) le conoscenze di tutti i bibliotecari in modo da soddisfare  non solo
un generico interesse personale (come spesso è stato fin ora), ma in
funzione di un'applicazione nella vita professionale di ogni giorno.
Il testo del decreto (ve ne cito un estratto), estremamente chiaro e
finalmente lusinghiero per tutti noi, è il frutto di una sinergia fra mondo
bibliotecario, uffici della ricerca e un prorettore attento. Impossibile
ottenere questo tipo di risultati se non si trova un accordo fra tutte le
componenti dell'ateneo e in assenza di una governance forte (nei confronti,
ad esempio, del collegio dei direttori, al quale la delibera è stata
consegnata "as is" senza possibilità di mediazione (non stupitevi dei
contenuti: è stato scritto da bibliotecari).

"la crescente attenzione ai sistemi di valutazione dei prodotti della
ricerca, attraverso esercizi periodici di censimento e monitoraggio della
produzione scientifica (VQR, SUA-Rd) implica l'attribuzione al personale
bibliotecario di funzioni relative al controllo bibliografico, alla
validazione dei dati delle pubblicazioni, agli indicatori bibliometrici e
all'open access, anche al fine di garantire una progressiva armonizzazione
dei prodotti inseriti nel catalogo di Ateneo IRIS.
Il personale bibliotecario, infatti, con le competenze possedute,
costituisce un valido supporto alla comunità di Ateneo ai fini di una più
efficace valutazione dei prodotti della ricerca.
La raccolta, archiviazione e disseminazione dei prodotti della ricerca è
una delle attività svolte tradizionalmente dalle biblioteche nei sistemi
bibliotecari italiani ed europei, ed è orientata alla costituzione di
depositi istituzionali, al fine di consentire l'accesso ai contenuti
intellettuali nelle loro varie manifestazioni. ......"

Saluti,
Ezio


Il giorno 17 marzo 2018 18:14, Antonella De Robbio <
antonella.derobbio a unipd.it> ha scritto:

> Molto vero quanto dice Rossana. Il resto purtroppo é utopia.
> La classe dirigente che governa i ns atenei non ha la minima percezione di
> ciò che significhi lavorare sui dati.
> E non intendono investire sui bibliotecari che sono peraltro sotto
> inquadrati e in pochi... sopratutto costretti in un ruolo tradizionale x
> poter garantire il lavoro quotidiano sempre più burocratizzato
> La triste realtà italiana.
> Aaa
>
> Il giorno lun 12 mar 2018 alle 18:44 Rossana Morriello <
> rossana.morriello a polito.it> ha scritto:
>
>> Cari tutti,
>>
>> date per scontato che attualmente siano sempre i bibliotecari ad
>> occuparsi della data curation ma non è così, perlomeno non per quanto
>> riguarda i dati della ricerca. Attualmente negli atenei siamo in pochi ad
>> essere bibliotecari tra coloro che si occupano dei dati della ricerca, e
>> anche del catalogo IRIS (un catalogo appunto!).
>>
>> Tipicamente la gestione dei dati della ricerca (e anche del catalogo) è
>> in capo agli uffici della ricerca, non alle biblioteche, e non sempre in
>> questi uffici c’è personale con competenze bibliotecarie.
>>
>> Dunque, come al solito, da bibliotecari siamo a rincorrere un profilo
>> professionale già maturato e ricoperto da altri (spesso male), non essendo
>> riusciti a colmare per tempo un’esigenza che non è in fase di definizione
>> ma invece ben definita (sulle motivazioni si potrebbe aprire un lungo
>> dibattito ma non è certo questa la sede).
>>
>>
>>
>> Un saluto cordiale
>>
>> Rossana Morriello
>>
>>
>>
>> -----------------
>>
>> Rossana Morriello
>>
>> QVAL - Servizio Qualità e Valutazione
>>
>> Politecnico di Torino
>>
>> Corso Duca degli Abruzzi, 24 - 10129 Torino
>>
>> Tel. +39 011 0906009 <+39%20011%20090%206009>
>>
>> Email personale rossana.morriello a polito.it
>>
>> Catalogo della ricerca pubblicazioni a polito.it
>>
>> ----------------
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Da:* OA-Italia [mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it] *Per conto di
>> *Tammaro Anna Maria
>> *Inviato:* lunedì 12 marzo 2018 10:51
>> *A:* Maria Cassella; Lista di discussione su temi relativi all'accesso
>> aperto
>> *Oggetto:* Re: [Oa-italia] Fwd: Indagine sulle competenze del
>> bibliotecario dei dati, scad. 2018-03-13
>>
>>
>>
>> Cari tutti,
>>
>> come non essere d'accordo con Maria Cassella e vi ringrazio di aver
>> avviato la conversazione. In pratica, il profilo si sta formando in questo
>> periodo, siamo tutti dei pionieri. Quindi dobbiamo avere due sguardi: al
>> presente ed al futuro. Il presente è molto importante, i pionieri stanno
>> costruendo il ruolo! ma pensiamo al futuro che vogliamo costruire
>>
>> E' un profilo specializzato? oppure per tutti i bibliotecari? cioè le
>> competenze sono quelle che finiamo "core" di base per tutti? queste domande
>> ce le siamo poste già per il bibliotecario digitale! inoltre la convergenza
>> è solo quella delle istituzioni culturali? il ruolo del data curator però
>> va oltre e lo troviamo in varie istituzioni diverse.
>>
>> To be continued...
>>
>> A presto
>>
>> Anna Maria
>>
>>
>> Anna Maria Tammaro, PhD
>>
>> DILL International Master Digital Library Learning <http://dill.tlu.ee>
>>
>> Università di Parma
>>
>> Via Montebeni 9
>>
>> Fiesole 50014 (Firenze)
>>
>> Italy
>>
>>
>>
>> CV: http://works.bepress.com/annamaria_tammaro/
>>
>> Blog: http://annamariatammaro.wordpress.com
>>
>>
>>
>> 2018-03-12 9:51 GMT+01:00 Maria Cassella <maria.cassella a unito.it>:
>>
>> Si tratta di una discussione interessante.
>>
>> Se parliamo di esperti della materia che si dedicano a tempo perso alla
>> data curation direi che è la solita soluzione tampone... formati possono
>> farlo, si. Ma quando? docenti e ricercatori non hanno tempo per farlo. Il
>> data curator è una professione del digitale. Dovrebbe essere riconosciuta
>> negli organici come profilo specializzato all'interno dei profili legati
>> alla digital library. Questo per le biblioteche. Il data curator è
>> trasversale però all'area MAB. Quindi proviene anche dall'area archivistica
>> e da quella museale.
>>
>> Saluti alla lista
>>
>> Maria Cassella
>>
>>
>>
>> Il 10 mar 2018 8:34 PM, "Tammaro Anna Maria" <annamaria.tammaro a unipr.it>
>> ha scritto:
>>
>> Caro Alessandro
>>
>> questo concetto che tu hai espresso cosi bene è quello che intendeva
>> significare l'aggettivo (sovversivo) tra parentesi nel titolo del Panel. Ci
>> sono infatti percorsi di formazione sui due fronti, la formazione LIS non
>> ha l'esclusiva, nelle job description e nella pratica dei professionisti,
>> come ci dirà Matusiak, la terminologia è varia perché il ruolo si sta
>> definendo.
>>
>> Grazie di aver avviato la conversazione e spero di vederti a Milano...
>>
>> Cari saluti
>>
>> Anna Maria
>>
>>
>> Anna Maria Tammaro, PhD
>>
>> DILL International Master Digital Library Learning <http://dill.tlu.ee>
>>
>> Università di Parma
>>
>> Via Montebeni 9
>>
>> Fiesole 50014 (Firenze)
>>
>> Italy
>>
>>
>>
>> CV: http://works.bepress.com/annamaria_tammaro/
>>
>> Blog: http://annamariatammaro.wordpress.com
>>
>>
>>
>> 2018-03-09 17:19 GMT+01:00 Alessandro Sarretta <
>> alessandro.sarretta a gmail.com>:
>>
>> Ciao Ilaria e grazie per la condivisione.
>>
>> Leggendo gli obiettivi dell'incontro e le domande del questionario, mi
>> stavo chiedendo quanto l'ambito "data curation" è un insieme di competenze
>> che deve necessariamente mettere insieme mondi e provenienze diverse.
>>
>> In questo caso (ma in generale mi sembra che la tendenza sia questa)
>> l'obiettivo è arricchire profili bibliotecari con competenze digitali e di
>> data curation; più o meno gli stessi obiettivi potrebbero essere raggiunti
>> arricchendo profili di ricerca o tecnici con competenze bibliotecarie.
>>
>> Non ci sarebbe l'esigenza di avvicinarsi all'obbiettivo da entrambi i
>> versanti? Ci sono percorsi di formazione (e non solo di informazione) in
>> tale senso?
>>
>> Grazie,
>>
>> Ale
>>
>>
>>
>> On 09/03/2018 09:04, Ilaria Fava wrote:
>>
>> Inoltro perche' di potenziale interesse per la lista
>>
>> Cordialmentre
>>
>> Ilaria
>>
>>
>>
>> ---------- Messaggio inoltrato ----------
>> Da: *Anna Maria Tammaro* <annamaria.tammaro a unipr.it>
>> Date: 8 marzo 2018 20:15
>> Oggetto: Indagine sulle competenze del bibliotecario dei dati, scad.
>> 2018-03-13
>> A: Bibliotecari italiani <AIB-CUR a list.cineca.it>
>>
>>
>>  Cari colleghi,
>>  vi invito a partecipare ad un'indagine sulle competenze del
>> bibliotecario dei dati, rispondendo al questionario che trovate a questo
>> link: <https://goo.gl/forms/0MbF1YdOlCCymuKA2>
>>  Questo questionario è nato dalle conversazioni all'interno del Master
>> internazionale DILL e del Gruppo IOSSG. Non vi prenderà più di 15 minuti
>> riempirlo e rimarrà aperto fino al 13 marzo prossimo.
>>
>>  Nuovi profili e nuovi ruoli come il bibliotecario digitale ed il
>> bibliotecario dei dati sono oggi richiesti nelle biblioteche accademiche
>> e nelle istituzioni di ricerca, con un'estensione dei servizi
>> bibliotecari a coprire tutte le fasi del ciclo della ricerca oltre
>> l'accesso.
>>
>>  Il tradizionale background del bibliotecario è sufficiente per
>> ricoprire questi ruoli? quali nuove competenze e approcci disciplinari
>> specializzati sono necessari? il bibliotecario dei dati è un nuovo
>> profilo?
>>
>>  Il tuo parere è molto importante per discutere un curriculum adeguato,
>> su cui concentreremo la conversazione in occasione dell'incontro delle
>> Stelline a Milano il 16 marzo prossimo
>> <https://www.eventbrite.it/e/biglietti-una-proposta-non-
>> sovversiva-le-competenze-per-la-cura-dei-dati-42730076810>.
>>
>>  Cordiali saluti
>>  Anna Maria Tammaro
>>
>>  [Anna Maria Tammaro <annamaria.tammaro a unipr.it>]
>>
>>
>> --- [Distribuzione <AIB-CUR a list.cineca.it>
>> <https://list.cineca.it/cgi-bin/mailman//listinfo/aib-cur
>> <https://list.cineca.it/cgi-bin/mailman/listinfo/aib-cur>>
>> Per problemi postali: <AC-tecn a aib.it>]
>>
>>
>>
>>
>>
>> --
>>
>> Ilaria Fava, Roma
>>
>> ilaria.fava a gmail.com
>>
>> skype: ilaria_fava
>>
>>
>>
>> _______________________________________________
>>
>> OA-Italia mailing list
>>
>> OA-Italia a openarchives.it
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