[Oa-italia] Aprirsi ad altre inziative Open
Tessa Piazzini
tessa.piazzini a unifi.it
Lun 11 Giu 2018 16:01:29 CEST
Inoltre, considerando che le nuove evolutive su Iris di cui si sta
parlando nei tavoli CINECA nascono da un forte utilizzo delle
informazioni fornite da Sherpa e DOAJ, mi sembrerebbe corretto che la
CRUI si facesse carico di coordinare progetti di finanziamento di tali
realtà, così da permetterci - come Atenei - di poter continuare a
beneficiarne.
Nel mio piccolo, proverò a portare l'istanza nella Commissione Open
Access di Ateneo.
Ciao
Tessa Piazzini
Responsabile del Servizio di informazione e comunicazione all'utenza
Biblioteca Biomedica http://www.sba.unifi.it/biomedica
Responsabile Gdl SBA per l'accesso aperto e il supporto alla valutazione della ricerca
Membro della Commissione di Ateneo per l'accesso aperto ai prodotti della ricerca
Università degli studi di Firenze
Largo Brambilla 3
50134 Firenze
tel. 055 2751375/1370
fax 055 2751382
e-mail: tessa.piazzini a unifi.it
Blog Bibliomedica In-forma: www.bibliotecabiomedica.wordpress.com
Il 08/06/2018 15:09, Ilaria Fava ha scritto:
> Eccomi: l'ottimo sarebbe veicolare il tutto attraverso la CRUI, con
> cui sono in contatto.
>
> In ogni caso, anche senza un organismo nazionale a "garantire" il
> consorzio di atenei, le istituzioni interessate possono sostenere
> SCOSS e DOAJ autonomamente e al raggiungimento del numero minimo
> previsto verra' applicato lo sconto indicato.
> Per determinare la dimensione di un ateneo e capire con quale quota
> potreste sostenere DOAJ fa fede quanto previsto per CARE.
>
> Le istituzioni interessate possono tranquillamente mettersi in
> contatto con me, faccio volentieri da tramite.
>
> Buon fine settimana,
> Ilaria
>
> Il giorno gio 7 giu 2018 alle ore 10:36 Elena Giglia
> <elena.giglia a unito.it <mailto:elena.giglia a unito.it>> ha scritto:
>
> Grazie Ilaria per le informazioni.
> Credo sia davvero fondamentale che i nostri atenei si impegnino a
> sostenere DOAJ (o SHERPA RoMEO).
> E' vero che i costi sono relativamente elevati, e piu' alti di
> quando le trattative furono avviate nel 2015 (potevamo raggiungere
> un accordo prima???), ma
> - e' utile dare un segnale: i sistemi bibliotecari possono
> sostenere la Open Science (oltre che pagare milioni di abbonamenti
> ai soliti editori); da anni ci stiamo dicendo che il ruolo delle
> biblioteche deve cambiare, ecco un modo concreto per farlo.
> L'altro, appunto, e' Knowledge Unlatched di cui si parlava nella
> stessa mail
> - in fondo, 4000 euro sono il costo di UNA rivista Elsevier. Credo
> sia davvero importante che facciamo pressione sui nostri atenei
> per aderire (anche perche' piu' atenei partecipano, prima si
> raggiunge lo sconto previsto!).
> Anche perche', diciamolo, tutti utilizziamo i servizi di DOAJ e
> SHERPA quindi sarebbe utile contribuire a mantenerli vitali.
>
> Speriamo che si arrivi presto a un accordo!
> Concretamente, se ne occupa CARE o gli atenei possono contattare
> te direttamente?
> Ci sono almeno 10 atenei interessati?
> Grazie
> eg
>
>
>
> Il giorno 6 giugno 2018 10:59, Ilaria Fava <ilaria a doaj.org
> <mailto:ilaria a doaj.org>> ha scritto:
>
> Cari tutti,
> ringrazio Elena per l'email e intervengo nella discussione con
> la mia giacchetta da managing editor di DOAJ.
>
> DOAJ ha deciso di partecipare a SCOSS, l'iniziativa segnalata
> da Elena, al fine di garantire la sostenibilita' e
> l'operativita' del sistema nel medio termine.
> Il supporto italiano sarebbe molto significativo dal momento
> che l'Italia figura tra i primi 10 paesi di provenienza delle
> riviste in DOAJ, con 315 riviste di cui oltre 250 edite da 27
> atenei.
> Al momento, di questi solo l'Universita' di Bologna partecipa
> a SCOSS.
>
> Un prospetto informativo di DOAJ e SCOSS e' disponibile alla
> URL
> https://drive.google.com/file/d/1BCzFmoKb5chyuKJwbWjPnIu3yZ3s5bEq/view?usp=sharing
> Le quote di partecipazione possono sembrare alte, ma
> considerate che sono sufficienti 10 istituzioni per ottenere
> uno sconto del 25% sul costo annuale (se le istituzioni sono
> piccole o grandi non fa differenza a questo riguardo).
>
> Se avete bisogno di maggiori informazioni o avete dubbi,
> domande o perplessita', saro' felice di rispondere e di
> chiarire il necessario.
>
> Cordialmente,
> Ilaria
>
> Il giorno gio 31 mag 2018 alle ore 15:35 Elena Giglia
> <elena.giglia a unito.it <mailto:elena.giglia a unito.it>> ha scritto:
>
> Cari tutti,
> dalla conferenza di OPERAS ad Atene (live streaming:
> http://media.ekt.gr/live/ https://t.co/IW1mNcZny9; nei
> prossimi giorni ci saranno le presentazioni, utilissime:
> https://operas.hypotheses.org/conference-2018-05) mi
> chiedevo perche' anche l'Italia non comincia a essere
> coinvolta in iniziative alternative ai soliti modelli di
> business (leggi abbonamenti e big deals) per sostenere
> editoria/servizi Open?
>
> Alcune opportunita' presentate anche oggi:
> - *Knowledge Unlatched*, che forse conoscete gia',
> http://www.knowledgeunlatched.org/
> in cui le biblioteche mettono fondi che servono a
> pubblicare libri Open - invece che comprare l'accesso a
> posteriori
> Le biblioteche interessate possono contattare Sven Fund
> sven a knowledgeunlatched.org
> <mailto:sven a knowledgeunlatched.org>
> - *SCOSS*, http://scoss.org/,Global Sustainability
> Coalition for Open Science Services
> che si impegna a sostenere con i fondi delle biblioteche
> aderenti servizi utili alla comunita' Open quali DOAJ e
> SHERPA RoMEO
> Chi e' interessato puo' contattare Lars Bjornshauge,
> lars a doaj.org <mailto:lars a doaj.org> o Vanessa Proudman,
> vproudman a sparceurope.org <mailto:vproudman a sparceurope.org>
>
> Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti
> Saluti
> elena
>
> --
> dr. Elena Giglia
> Unità di progetto Open Access
> Direzione Ricerca e Terza Missione
> Universita' degli Studi di Torino
> tel. +39.011.670*.4191*
> www.oa.unito.it <http://www.oa.unito.it>
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> Ilaria Fava <http://www.openarchives.it/pleiadi/>
> DOAJ Managing Editor (
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