[Oa-italia] [Crui.oa] - Re: [Crui.oa] - Alternative tedesche

Paola Galimberti paola.galimberti a unimi.it
Sab 18 Ago 2018 11:33:23 CEST


Buongiorno a tutti.
Io non credo che si tratti di comparare i costi e gli aumenti (o almeno non solo). Credo che il tema sia ormai il modello di business e cioè per cosa pago quanto

ripropongo qui il commento di Maria Chiara Pievatolo al post di roars https://bibliographynet.blogspot.com/(https://www.roars.it/online/elsevier-le-universita-tedesche-sospendono-la-trattativa-la-crui-invece-si-sdraia/" rel="noreferrer" target="_blank">https://www.roars.it/online/elsevier-le-universita-tedesche-sospendono-la-trattativa-la-crui-invece-si-sdraia/ 

La risposta istituzionale, a chi contesta l’adeguazione locale ai 
criteri imposti dalla valutazione di stato dell’Anvur, è che chi 
amministra un’università deve promuoverla a causa dell’altrimenti 
insostenibile pressione sul bilancio dell’ateneo. Qui, però, si tratta 
di un negoziato con un’azienda privata, e per di più oligopolista.

Qual è l’interesse economico che giustifica questo comportamento?

Infatti, un negoziatore più cauto - o più timido - di altri colleghi 
europei, e dunque non disposto a rompere la trattativa, avrebbe ben 
potuto scegliere di evitare il double dipping pagando solo gli 
abbonamenti.

Qualche idea?
Paola


<signaturebeforequotedtext></signaturebeforequotedtext>
Il 16/08/18 21:19, "rosa.maiello"  <rosa.maiello a uniparthenope.it> ha scritto: 
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> Grazie molte, Andrea.
> È da dire che in Germania esiste, dal 2008, una eccezione/limitazione al diritto d'autore che autorizza lo scambio di copie di articoli anche digitali mediante sistemi sicuri (in Germania è SUBITO l'omologo di NILDE, ma è un sistema commerciale), previo compenso ai titolari dei diritti. 
> In Italia lo scambio di parti di opere native digitali protette da copyright può invece avvenire solo su licenza rilasciata dai titolari (nei contratti negoziati dalla Crui questa licenza è presente. Varrebbe quindi sulle core colletion precedentemente sottoscritte, non sui fascicoli correnti né sulle testate cui si è avuto accesso flat a canone, come integrazione ai titoli core - un modello di business previsto da vari editori e inventato proprio da Elsevier). 
> Ne deriva, mi sembra, che in Germania l'accesso alternativo alla licenza agli articoli *correnti* o è a pagamento via DD usando SUBITO, comunque rivolgendosi a istituzioni che il contratto lo hanno sottoscritto (nei limiti delle quantità ragionevoli di articoli inviabili), o è possibile sugli articoli pubblicati o depositati-ripubblicati Open Access, o tramite richiesta diretta e informale agli autori disponibili a inviarlo, o infine tramite i vari social network utilizzati dagli autori in modo più o meno legittimo, o infine tramite SCIHub.
> 
> Resta poi ancora l'interrogativo ad oggi invaso (dato che in Germania i siti pubblici non pubblicano i prezzi dei contratti pubblici, cosa che invece in Italia si fa in forza delle norme sulla trasparenza degli appalti) del costo relativo ed assoluto degli aumenti chiesti da Elsevier in Germania. Il che impedisce anche la più banale comparazione con la nostra situazione.
> Rosa 
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> Inviato da smartphone Samsung Galaxy.
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> -------- Messaggio originale --------
> Da: Andrea Capaccioni <andrea.capaccioni a unipg.it> 
> Data: 16/08/18 20:26 (GMT+01:00) 
> A: crui oa <crui.oa a crui.it>, Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto <oa-italia a openarchives.it>
> Cc: andrea capaccioni <andrea.capaccioni a gmail.com>, Massimo Nafissi <massimo.nafissi a unipg.it>
> Oggetto: [Crui.oa] - Alternative tedesche 
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> Qualche tempo fa su queste liste si era provato a discutere sulle alternative ad un eventuale mancato rinnovo del contratto a una o più banche dati. In Germania continuano ad aumentare gli atenei e gli enti di ricerca che non rinnovano la sottoscrizione alle bd di Elsevier. Recentemente il Prof. Horst Hippler, fino a luglio 2018 presidente della Conferenza dei rettori tedeschi (Hochschulrektorenkonferenz, HRK), ha dichiarato che il Progetto DEAL (Projekt DEAL, https://www.projekt-deal.de/) prevede delle "necessary precautions" a favore degli atenei/enti di ricerca coinvolti nel caso l'editore olandese, dal 2015 parte della multinazionale RELX Group (cfr. Wikpaedia/en), interrompa definitivamente la fornitura del servizio <https://www.hrk.de/press/press-releases/press-release/meldung/deal-and-elsevier-negotiations-elsevier-demands-unacceptable-for-the-academic-community-4409/>.
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> Di quale tipo di precauzioni si tratta? Nel sito della Conferenza dei rettori tedeschi non si trovano altri dettagli. Così ho scritto a Frank Scholze, direttore della Biblioteca del Karlsruher Instituts für Technologie (KIT)  e uno dei contatti del Progetto DEAL che ha prontamente fornito le seguenti informazioni. 
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> In Germania la HRK gestisce i rapporti con gli editori attraverso la Allianz der deutschen Wissenschaftsorganisationen. Questa istituzione ha elaborato, già a partire dal dicembre del 2016, un piano di emergenza in grado di garantire alle università e agli istituti di ricerca che non rinnovano il contratto la fornitura di articoli.
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> La fornitura alternativa di articoli si basa sul potenziamento dei servizi di document delivery, prestito interbibliotecario e in più su risorse ad accesso aperto e su una non meglio precisata "informal communication" .
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> La Biblioteca della Technische Universität München TUM, per esempio, ha allestito una pagina web di supporto denominata (più o meno) "Accesso alternativo alle riviste Elsevier" (https://www.ub.tum.de/aktuelles/Deal-Verhandlungen-mit-Elsevier-unterbrochen) in cui vengono fornite indicazioni e link per accedere alle risorse disponibili (es. Accesso online alle vecchie annate, delivery gratuito di articoli Elsevier, informazioni su disponibilità alternative).
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> 
> Altri link segnalati da Scholze:
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> http://bjoern.brembs.net/2016/12/so-your-institute-went-cold-turkey-on-publisher-x-what-now/
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> http://openaccess.blogg.kb.se/bibsamkonsortiet/alternative-routes-to-scholarly-articles-and-research-outputs/
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> 
> Le università e gli enti di ricerca che non hanno accettato le condizioni del rinnovo del contratto Elsevier ora sono 200 circa (per un elenco aggiornato vedi https://www.projekt-deal.de/vertragskundigungen-elsevier-2017/).
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> Un cordiale saluto
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> Andrea Capaccioni
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> Il contenuto della email è pubblicato anche in Attenzione!! Per rispondere a tutti i partecipanti della mailing list è necessario selezionare: "Rispondi a tutti" - Grazie per la collaborazione
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> Attenzione!! Per rispondere a tutti i partecipanti della mailing list è necessario selezionare: "Rispondi a tutti" - Grazie per la collaborazione
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Paola Galimberti
Università degli Studi di Milano
Via Festa del perdono 7
20122 Milano
http://scholar.google.com/citations?user=CdYqHOwAAAAJ
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