[Oa-italia] R: R: Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici

J.C. DE MARTIN demartin a polito.it
Lun 30 Maggio 2016 10:26:54 CEST


LOL.

Chiedo a chi gestisce la lista, ovvero, a Paola Gargiulo
e a Ilaria Fava cortesemente di intervenire perché
la dott.ssa Morando sta palesemente utilizzando
questa lista per suoi fini personali, tra l'altro
facendo affermazioni potenzialmente diffamatorie
nei miei confronti (oltre che infondate, come sanno
anche le pietre).

Grazie molte,

juan carlos de martin

On 30/05/16 10:10, Morando Maddalena wrote:
>
> Ovviamente no JC, guardati dentro e assumiti le tue responsabilità, 
> anche a livello pubblico.
>
> Detto ciò, come ho detto il ragionamento vale a livello generale, come 
> evidenziato da questa serie di post.
>
> Saluti Maddalena
>
> *Da:*oa-italia-bounces a openarchives.it 
> [mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it] *Per conto di *J.C. DE MARTIN
> *Inviato:* lunedì 30 maggio 2016 09:48
> *A:* oa-italia a openarchives.it
> *Oggetto:* Re: [Oa-italia] R: Dimissioni dal Comitato tecnico 
> scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali e dal 
> Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici
>
> Gentile dott.ssa Maddalena Morando,
>
> oltre a fare a tutti il piacere di tenere le sue polemiche
> e rimostranze personali per sé - le mailing list servono ad altro,
> soprattutto se si usa l'indirizzo email del proprio posto di lavoro -
> voglia cortesemente evitare di fare affermazioni non solo
> del tutto destituite da ogni fondamento,
> ma anche potenzialmente diffamatorie.
>
> In attesa delle sue pubbliche scuse,
> le porgo i miei migliori saluti,
>
> juan carlos de martin
>
>
>
> On 30/05/16 09:35, Morando Maddalena wrote:
>
>     JC, sono perplessa da questa tua preoccupazione, dal momento che
>     tu sei uno di quelli che ha fortemente contribuito a far scappare
>     i bibliotecari dalle biblioteche.
>
>     Il problema non è solo di poca sensibilità istituzionale, ma è
>     alimentato dalla contraddizione interna. Come bibliotecari abbiamo
>     tutt’ora competenze e capacità per assumere ruoli di rilievo nelle
>     nostre istituzioni, basterebbe non essere ostacolati e limitati
>     dai nostri stessi rappresentanti.
>
>     Per questo ringrazio particolarmente Mauro per aver sempre lottato
>     per noi e anche per me.
>
>     Cari saluti
>
>     Maddalena Morando
>
>     *Da:*oa-italia-bounces a openarchives.it
>     <mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it>
>     [mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it] *Per conto di *J.C. DE
>     MARTIN
>     *Inviato:* lunedì 30 maggio 2016 08:52
>     *A:* Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto
>     *Oggetto:* Re: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico
>     scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali e dal
>     Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici
>
>     Qualcuno ha per caso raccolto dati a livello nazionale? Il declino
>     del numero dei bibliotecari è stato complessivamente più
>
>     rapido di quello delle altre categorie di personale TA ? Sarebbe
>     utile avere dati certi in proposito.
>
>     JC De Martin
>
>     (Sent from my wireless device; please excuse brevity and typos (if
>     any))
>
>
>     On 30 mag 2016, at 08:34, Valeria De Bartolomeis
>     <vdebartolomeis a unite.it <mailto:vdebartolomeis a unite.it>> wrote:
>
>         Oltre ad esprimere tutta la mia solidarietà al Comitato
>         dimissionario e a concordare pienamente con Rosa, mi associo
>         alle parole Marialaura: la stessa situazione di "declino
>         pianificato" si sta verificando nelle università, nella errata
>         convinzione delle amministrazioni che "tanto ci vuole poco a
>         gestire una biblioteca, basta che sia aperta fino a
>         mezzanotte". Una conseguenza fra le tante è la "fuga" di molti
>         colleghi, stanchi di presidiare la trincea, verso settori
>         considerati più remunerativi in termini di immagine e
>         qualificazione.
>
>         Saluti
>
>
>         Dr.ssa Valeria De Bartolomeis
>         Responsabile Sistema bibliotecario
>         Università degli studi di Teramo
>         c/o Facoltà Giurisprudenza (3° livello)
>         Campus universitario di Coste S. Agostino - Via R. Balzarini 1
>         64100 Teramo
>         Tel. 0861.266080 Fax 0861.266081
>         e-mail: vdebartolomeis a unite.it <mailto:vdebartolomeis a unite.it>
>         Bibliotecario. Professione disciplinata dalla legge n. 4/2013;
>         iscritto all’elenco degli Associati AIB, delibera n. E/2014/0107
>
>         /NOTA DI RISERVATEZZA
>         Il contenuto di questo messaggio e dei files allegati è
>         riservato e da considerarsi solamente per l’uso della persona
>         e dell’ente cui è indirizzato. Se avete ricevuto questa e-mail
>         per errore, siete pregati di rimandarla al mittente o di
>         eliminarla.
>         The content of this message and any files is confidential and
>         intended solely for the use of the person or institution to
>         whom it is addressed. If you have received this message in
>         error, please return it to the sender or delete it./
>
>         Il giorno 28 maggio 2016 16:54, Marialaura Vignocchi
>         <marialaura.vignocchi a unibo.it
>         <mailto:marialaura.vignocchi a unibo.it>> ha scritto:
>
>         Desidero esprimere la mia solidarietà al Comitato
>         dimissionario. Condivido le parole di Rosa e ricordo che
>         quanto accade a livello ministeriale sta accadendo anche nelle
>         singole università.
>         Saluti,
>         Marialaura Vignocchi
>         ________________________________________
>         Da: oa-italia-bounces a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it>
>         [oa-italia-bounces a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it>] per conto di Rosa
>         Maiello [rosa_maiello a virgilio.it
>         <mailto:rosa_maiello a virgilio.it>]
>         Inviato: sabato 28 maggio 2016 16.30
>         A: oa-italia a openarchives.it <mailto:oa-italia a openarchives.it>
>         Oggetto: Re: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico
>         scientifico per le     biblioteche e gli istituti culturali e
>         dal Consiglio    superiore dei beni culturali e paesaggistici
>
>         Mi scuso con Gino Roncaglia perché, per un refuso, manca il
>         suo nome
>         nell'elenco dei ringraziamenti, che ovviamente sono
>         sentitamente indirizzati
>         anche a lui.
>
>         Lo avevo però inserito nella prima parte del messaggio alla
>         lista AIB-CUR,
>         qui non riportata, ove riferivo la notizia delle dimissioni e
>         brani tratti
>         dalle lettere di dimissioni.
>
>         Saluti a tutti
>         Rosa Maiello
>
>         -----Messaggio originale-----
>         Da: oa-italia-bounces a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it>
>         [mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it>] Per conto di
>         oa-italia-request a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia-request a openarchives.it>
>         Inviato: sabato 28 maggio 2016 16:22
>         A: oa-italia a openarchives.it <mailto:oa-italia a openarchives.it>
>         Oggetto: Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 14
>
>         Invia le richieste di iscrizione alla lista OA-Italia
>         all'indirizzo
>         oa-italia a openarchives.it <mailto:oa-italia a openarchives.it>
>
>         Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita
>         http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
>         oppure, via email, manda un messaggio con oggetto `help'
>         all'indirizzo
>         oa-italia-request a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia-request a openarchives.it>
>
>         Puoi contattare la persona che gestisce la lista all'indirizzo
>         oa-italia-owner a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia-owner a openarchives.it>
>
>         Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea
>         dell'oggetto in
>         modo che sia più utile di un semplice "Re: Contenuti del
>         digest della lista
>         OA-Italia..."
>
>
>         Argomenti del Giorno:
>
>            1. Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per le
>               biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio   
>           superiore
>               dei beni culturali e paesaggistici (Rosa Maiello)
>            2. Re: Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per le
>               biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio   
>           superiore
>               dei beni culturali e paesaggistici (Mauro Guerrini)
>
>
>         ----------------------------------------------------------------------
>
>         Message: 1
>         Date: Sat, 28 May 2016 16:05:27 +0200
>         From: "Rosa Maiello" <rosa_maiello a virgilio.it
>         <mailto:rosa_maiello a virgilio.it>>
>         Subject: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico
>         scientifico per
>                 le      biblioteche e gli istituti culturali e dal
>         Consiglio
>         superiore dei
>                 beni culturali e paesaggistici
>         To: <oa-italia a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia a openarchives.it>>, Mauro Guerrini (università)
>                 <mauro.guerrini a unifi.it <mailto:mauro.guerrini a unifi.it>>
>         Message-ID: <01c101d1b8e9$ffe7b100$ffb71300$@virgilio.it
>         <http://virgilio.it>>
>         Content-Type: text/plain;  charset="iso-8859-1"
>
>         Caro Mauro
>         ho mandato un messaggio in  AIB-CUR per comunicare la notizia
>         ed esprimere
>         un commento che mi permetto di riportare anche qui di seguito,
>         rinnovandoti
>         un sentito ringraziamento Cari saluti Rosa
>
>         " [...]
>
>         Ci vuole coraggio a dimettersi da un incarico governativo e
>         credo che
>         dobbiamo ringraziare Solimine, Guerrini, Bellingeri e Matthiae
>         che, con il
>         loro gesto, richiamano tutti noi, ciascuno per la propria
>         parte, ai doveri
>         di onestà intellettuale e fedeltà all'etica professionale
>         nello svolgimento
>         del proprio lavoro.
>
>         Tornando al merito della questione, pare che, anche voler
>         mantenere il
>         bilancino, ossia tenendo conto del fabbisogno di organico così
>         come
>         pianificato nell'attuale assetto ministeriale, i funzionari
>         bibliotecari da
>         reclutare sarebbero stati almeno una decina in più rispetto ai
>         25 previsti.
>         Tuttavia, è la tendenza generale alla dismissione di un intero
>         settore che
>         preoccupa e, in proposito, mi limito ad aggiungere un dato
>         strutturale,
>         tratto da un comunicato della CGIL Funzione Pubblica di ieri,
>         27 maggio
>         2016: dopo l'ultima riforma del MiBACT determinata dalla
>         Spending Review, "i
>         funzionari bibliotecari hanno perso circa il 45% dei posti
>         previsti
>         nell'organico del 1997, quindi il doppio dei tagli operati
>         dalle varie
>         manovre dal 1997 ad oggi".
>
>         In queste condizioni, si ha un bel dire che i bibliotecari
>         devono essere
>         preparatissimi, innovativi, propositivi e aperti: certo che
>         dobbiamo
>         esserlo! La biblioteca è un'organizzazione complessa, mica
>         puoi metterla in
>         mano al primo che passa. Posto però che i bibliotecari sono
>         lavoratori al
>         pari degli altri, non è che si possa pretendere dal
>         bibliotecario medio di
>         essere infiammato da eroico furore e di esserlo sempre,
>         inossidabilmente e a
>         dispetto delle circostanze. il clima organizzativo che
>         servirebbe per
>         stimolare innovazione, propositività e apertura (in tutte le
>         accezioni
>         possibili della parola "apertura", che è tra le più belle del
>         nostro
>         vocabolario) è l'opposto di un clima di declino pianificato
>         quale quello in
>         cui spesso i bibliotecari operano - in massima parte anziani,
>         diminuiscono
>         di anno in anno, i carichi di lavoro aumentano perché quello
>         che prima
>         facevano in 10, ora dovrebbero farlo in 2, e fatti bersaglio
>         delle (spesso
>         giuste) proteste degli utenti.
>
>         Ora, non so se e quanto nella fattispecie sia intenzionale, ma
>         il meccanismo
>         del declino pianificato è esattamente questo: togli risorse a
>         un servizio
>         pubblico, non investire sulla sua qualificazione ecc., fallo
>         funzionare al
>         minimo e senza ricambio generazionale, senza innestare energie
>         fresche, fai
>         in modo che sia insufficiente e inadeguato ai bisogni degli
>         utenti affinché
>         protestino o non ne percepiscano l'utilità e infine - avendo
>         raggiunto il
>         necessario consenso sociale - chiudilo o privatizzalo
>         archiviando la
>         questione sotto la voce "Economie di scala".
>
>         Di fatto, mentre tra noi continuiamo a litigare a colpi di
>         citazioni
>         autorevoli sull'accezione biblioteconomica e su quella normativa
>         dell'aggettivo "pubblica", o sulla prevalenza del "servizio" o
>         della
>         "collezione", o su come debbano essere fatte le scuole di
>         Biblioteconomia e
>         i corsi di aggiornamento professionale, altri cominciano a
>         pensare che è
>         proprio l'oggetto di questi esercizi, la*Biblioteca*, un
>         concetto desueto,
>         un nome dato nel passato a istituti destinati alla scomparsa
>         (tanto c'è
>         Google, ci sono le banche dati online ecc.).
>
>         Dove rintracciare elementi di ottimismo (e conseguente motivazione
>         all'impegno, nostro e delle nuove generazioni, compresi i
>         giovanissimi che
>         oggi scelgono di studiare per diventare bibliotecari)? Solo
>         nella storia,
>         provando a osservare l'epoca presente da una certa distanza,
>         come se la cosa
>         non ci riguardasse come cittadini, prima ancora che come
>         addetti ai lavori
>         (alla Totò: "tanto, mica so' Pasquale").
>         Le biblioteche oggi, nel loro insieme e indipendentemente
>         dall'appartenenza
>         istituzionale e destinazione d'uso, fanno una cosa che solo le
>         biblioteche
>         possono fare: attuano o dovrebbero attuare il principio per
>         cui tutto ciò
>         che è pubblicato e veicola informazioni deve essere concretamente
>         utilizzabile dal pubblico, oggi e in futuro, contribuendo così
>         a promuovere
>         "lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica"
>         e la libertà
>         di "manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
>         lo scritto e
>         ogni altro mezzo di diffusione", ad assicurare "la tutela del
>         patrimonio
>         storico" e a rimuovere "gli ostacoli di ordine economico e
>         sociale, che,
>         limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
>         impediscono il
>         pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
>         partecipazione di tutti i
>         lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale
>         del Paese".
>         Sebbene tali principi vengano spesso ignorati dalle politiche
>         culturali
>         contingenti e da amministrazioni distratte, le biblioteche,
>         sempre nel loro
>         insieme, sono riuscite a cooperare e a porre in essere
>         processi che, dal
>         basso e senza neppure robusti supporti normativi (come
>         osservava Fausto Rosa
>         in un contributo pubblicato su AIB Studi nel 2012, il Servizio
>         sanitario
>         nazionale non esisterebbe senza leggi, ed auspicava leggi
>         apposite anche per
>         il Servizio bibliotecario nazionale),  hanno permesso di
>         offrire servizi
>         incomparabili (incomparabilmente più *aperti*) con quelli di
>         tutti gli altri
>         settori pubblici; andando ancora più lontano, vale poi
>         ricordare che le
>         biblioteche sono nate prima della Costituzione italiana, prima
>         delle Carte
>         internazionali dei diritti, prima della nascita dell'editoria,
>         prima di
>         istituzioni come i Comuni, gli Stati, le Università e hanno
>         continuato a
>         esistere e a trasformarsi sopravvivendo a qualunque latitudine
>         alla
>         scomparsa di intere civiltà, di cui offrono testimonianza.
>         Sono quindi
>         un'entità tenace, resistente e molto più flessibile e aperta
>         al cambiamento
>         di qualsiasi altra istituzione e, a dispetto delle apparenze e
>         delle
>         contingenze, probabilmente perdureranno  finché esisterà
>         memoria registrata
>         e un giorno narreranno ai posteri la storia di Google quando
>         anche Google
>         sarà un vago ricordo.
>
>         Saluti a tutti
>
>         Rosa Maiello
>         rosa_maiello a virgilio.it <mailto:rosa_maiello a virgilio.it>"""
>
>
>
>
>         ----------------------------------------------------------------------
>
>         Message: 1
>         Date: Sat, 28 May 2016 11:30:39 +0200
>         From: Mauro Guerrini <mauro.guerrini a unifi.it
>         <mailto:mauro.guerrini a unifi.it>>
>         Subject: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico
>         scientifico per
>                 le biblioteche e gli istituti culturali e dal
>         Consiglio superiore
>         dei
>                 beni culturali e paesaggistici
>         To: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto"
>                 <oa-italia a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia a openarchives.it>>
>         Message-ID: <d2aa420d-9362-4681-9331-35b4e20bf037 a unifi.it
>         <mailto:d2aa420d-9362-4681-9331-35b4e20bf037 a unifi.it>>
>         Content-Type: text/plain; charset="utf-8"
>
>
>
>         Il 26 maggio 2016 alle ore 14:29 ho inviato all'on. Ministro
>         per i beni e le
>         attività culturali e del turismo Dario Franceschini e p.c. al
>         Presidente del
>         consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici
>         Giuliano Volpe la
>         lettera di dimissioni dell'intero Comitato tecnico scientifico
>         per le
>         biblioteche e gli istituti culturali
>
>         Prof. Mauro Guerrini, presidente
>
>         Dr. Luca Bellingeri, vicepresidente
>
>         Prof. Paolo Matthiae, membro
>
>         Prof. Gino Roncaglia, membro
>
>         Il Comitato ha voluto così esprimere il proprio sconcerto e il
>         profondo
>         disagio per quanto previsto dal Bando di concorso per funzionari
>         bibliotecari pubblicato il 25 maggio 2016 sul sito del MiBACT,
>         in base al
>         quale, nell?ambito del concorso per l?assunzione di 500 nuovi
>         funzionari, è
>         stato previsto il reclutamento di 25 (venticinque) unità da
>         inquadrare nel
>         profilo di funzionario bibliotecario, ovvero il 5 % del totale
>         dei posti.
>
>         La lettera di dimissioni è stata deliberatamente comcepita in
>         modo tecnico,
>         secondo le finalità del nostro Comitato. Essa ha pertanto
>         richiamato la
>         consapevolezza dei vincoli imposti alla procedura di
>         reclutamento, che
>         doveva necessariamente tenere conto delle tabelle organiche
>         approvate con
>         d.m. 6 agosto 2015. Tale scelta, tuttavia, oltre a non tener
>         in alcun conto
>         le nuove competenze ed esigenze funzionali derivanti
>         dall?approvazione della
>         Legge n. 125/2015, la quale ha nuovamente attribuito allo
>         Stato le funzioni
>         in materia di tutela di beni librari di proprietà non statale,
>         e dal
>         successivo d.m. 23 gennaio 2016, che ha trasformato le
>         Soprintendenze
>         archivistiche in Soprintendenze archivistiche e
>         bibliografiche, non sembra
>         rispettare nemmeno gli scollamenti fra quanto previsto dalle
>         nuove dotazioni
>         organiche (che si sono limitate a ?fotografare? la situazione
>         esistente,
>         prescindendo dai reali fabbisogni degli istituti) e il
>         personale in
>         effettivo servizio nei ruoli di bibliotecario, in base ai quali il
>         reclutamento (ragionando con i criteri del medesimo Ministero)
>         avrebbe
>         dovuto riguardare almeno una decina di unità in più delle 25
>         previste.
>
>         In questa situazione, mentre da un lato appare in serio
>         pericolo l?effettivo
>         esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela sui
>         beni librari, lo
>         stesso futuro di molte tra le principali biblioteche del
>         nostro Paese
>         risulta irrimediabilmente compromesso e fortemente pregiudicata la
>         possibilità per esse di continuare a poter svolgere un
>         adeguato servizio al
>         pubblico e a favore dell?intera comunità nazionale.
>         Basti pensare che nelle sole regioni di Lazio e Toscana, dove
>         è concentrato
>         il più alto numero di biblioteche pubbliche statali, comprese
>         le due
>         Biblioteche Nazionali Centrali, chiamate a garantire
>         l?erogazione dei
>         servizi bibliografici nazionali, la carenza in organico di
>         figure di
>         funzionario bibliotecario ammonta a 37 unità, a fronte delle
>         15 per le quali
>         è prevista l?assunzione.
>
>         Nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della
>         sostanziale
>         inutilità dello sforzo fin qui intrapreso a favore delle
>         nostre più
>         importanti e significative biblioteche, anche con
>         l?elaborazione di
>         specifiche proposte di intervento che non possono prescindere
>         dal ricorso a
>         un adeguato personale tecnico scientifico, ci siamo dimessi,
>         seppur con
>         rammarico e dispiacere, non ritenendo in una tale situazione
>         di poter più
>         fornire alcun utile contributo al futuro delle nostre
>         biblioteche statali.
>
>         Con le dimissioni, il Presidente decade da membro del
>         Consiglio superiore
>         dei beni culturali e paesaggistici (con diritto di voto) e il
>         Vicepresidente
>         non potrà più partecipare al Consiglio.
>
>         Giovanni Solimine, membro del Consiglio di nomina del Ministro
>         Franceschini,
>         ha inviato una lettera di dimissioni più politica, che
>         condivido pienamente.
>         Nel periodo di presidenza del Comitato tecnico scientifico per le
>         biblioteche e gli istituti culturali ho avuto modo di lavorare
>         in piena
>         sintonia con tutti i membri, in particolare con il
>         Vicepresidente (ho avuto
>         conferma della sua grande competenza professionale) e con
>         Rossana Rummo,
>         direttore generale beni librari e istituti culturali,
>         dirigente intelligente
>         e capace che ha introdotto un modo funzionale di concepire il
>         suo mandato.
>         Ringrazio il prof. Giuliano Volpe e tutti i membri del Consiglio
>         superiore: abbiamo lavorato in concordia, seppure con scarso
>         peso sulle
>         decisioni ministeriali.
>
>         Faccio proprie le parole del collega e amico Giovanni
>         Solimine, che, nella
>         sua lettera inviata ai soci della SISBB scrive che le
>         dimissioni arrivano
>         alla fine di un percorso in cui si è preso atto della
>         "sostanziale inutilità
>         della presenza" di consulenti in organismi ministeriali, se i
>         loro pareri
>         non sono mai stati presi in considerazione.
>         Il presidente Volpe ha risposto alle lettera di dimissioni
>         pregandoci di
>         ritirarla. Siamo consapevoli che occorra presidiare il campo,
>         ma siamo
>         ugualmente decisi a operare per un rinnovamente delle
>         politiche ministeriali
>         nel mondo del libro, delle biblioteche, dei servizi
>         bibliografici ai
>         cittadini e ai ricercatori professionali, più volte
>         dichiarate, ma al
>         momento non realizzate e certamente mai realizzate, se il
>         Ministero non
>         doterà le biblioteche di personale qualificato.
>
>         L'uscita del bando ci ha costretti a battere un colpo e un
>         colpo forte.
>
>         Da più parti si assiste a un attacco alle biblioteche
>         considerate inutili,
>         retaggio di un passato sepolto. Un passo decisivo in questa
>         direzizone è non
>         alimentarle con finanziamenti e con personale qualificato;
>         moriranno come un
>         lumicino.
>         Ciò significherebbe la morte collaterale di molti, compresi
>         coloro che
>         dovrebbero preparare un personale culturalmente e tecnicamente
>         competente
>         che non sarà mai accolto nelle strutture.
>
>         Al momento prevale la deluzione per l'assoluta incomprensione
>         del valore
>         delle biblioteche perfino in un ministero che dovrebe
>         occuparsi di "beni
>         culturali", un settore, quello delle biblioteche e dei servizi
>         bibliografici, invece ben valorizzato in altri paesi,
>         considerato strategico
>         per lo sviluppo del libero pensiero dei cittadini, quindi
>         "strumento della
>         democrazia".
>
>         Cordiali saluti,
>         mauro guerrini
>
>         --
>         Prof. Mauro Guerrini
>         Università di Firenze
>         Full Professor of LIS, Library and Information Science
>         Professore ordinario
>         di Biblioteconomia Dipartimento di Storia, Archeologia,
>         Geografia, Arte e
>         Spettacolo (SAGAS) Via San Gallo 10
>         50129 Firenze - Italia
>
>         mauro.guerrini a unifi.it <mailto:mauro.guerrini a unifi.it>
>
>         http://www.unifi.it/p-doc2-2012-200007-G-3f2a3d31382a28.html
>
>         Presidente del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche
>         e gli
>         istituti culturali Membro del Consiglio Superiore per i Beni
>         Culturali e
>         Paesaggistici Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
>         del Turismo
>
>         http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Guerrini
>
>         JLIS.it <http://jlis.it> : Italian Journal of Library,
>         Archives, and Information Science =
>         rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza
>         dell'informazione:www.jlis.it <http://www.jlis.it>
>
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>         <http://openarchives.it/pipermail/oa-italia/attachments/20160528/7c0a276f/attachment.html>
>
>         ------------------------------
>
>         _______________________________________________
>         OA-Italia mailing list
>         OA-Italia a openarchives.it <mailto:OA-Italia a openarchives.it>
>         http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
>
>
>         Fine di Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 13
>         **************************************************
>
>
>
>
>         ------------------------------
>
>         Message: 2
>         Date: Sat, 28 May 2016 16:21:41 +0200
>         From: Mauro Guerrini <mauro.guerrini a unifi.it
>         <mailto:mauro.guerrini a unifi.it>>
>         Subject: Re: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico
>         scientifico
>                 per le  biblioteche e gli istituti culturali e dal
>         Consiglio
>         superiore
>                 dei beni culturali e paesaggistici
>         To: Rosa Maiello <rosa_maiello a virgilio.it
>         <mailto:rosa_maiello a virgilio.it>>
>         Cc: oa-italia a openarchives.it <mailto:oa-italia a openarchives.it>
>         Message-ID: <485D68BB-B3CF-40CA-BF1A-496AEF04F4AA a unifi.it
>         <mailto:485D68BB-B3CF-40CA-BF1A-496AEF04F4AA a unifi.it>>
>         Content-Type: text/plain;       charset=utf-8
>
>         Grazie mille
>         Manca Gino Roncaglia
>         Ti chiamo tra poco
>         Mauro
>
>         Inviato da iPhone
>
>         > Il giorno 28 mag 2016, alle ore 16:05, Rosa Maiello
>         <rosa_maiello a virgilio.it <mailto:rosa_maiello a virgilio.it>>
>         ha scritto:
>         >
>         > Caro Mauro
>         > ho mandato un messaggio in  AIB-CUR per comunicare la notizia ed
>         > esprimere un commento che mi permetto di riportare anche qui di
>         > seguito, rinnovandoti un sentito ringraziamento Cari saluti Rosa
>         >
>         > " [...]
>         >
>         > Ci vuole coraggio a dimettersi da un incarico governativo e
>         credo che
>         > dobbiamo ringraziare Solimine, Guerrini, Bellingeri e
>         Matthiae che,
>         > con il loro gesto, richiamano tutti noi, ciascuno per la propria
>         > parte, ai doveri di onestà intellettuale e fedeltà all'etica
>         > professionale nello svolgimento del proprio lavoro.
>         >
>         > Tornando al merito della questione, pare che, anche voler
>         mantenere il
>         > bilancino, ossia tenendo conto del fabbisogno di organico
>         così come
>         > pianificato nell'attuale assetto ministeriale, i funzionari
>         > bibliotecari da reclutare sarebbero stati almeno una decina
>         in più
>         rispetto ai 25 previsti.
>         > Tuttavia, è la tendenza generale alla dismissione di un
>         intero settore
>         > che preoccupa e, in proposito, mi limito ad aggiungere un dato
>         > strutturale, tratto da un comunicato della CGIL Funzione
>         Pubblica di
>         > ieri, 27 maggio
>         > 2016: dopo l'ultima riforma del MiBACT determinata dalla
>         Spending
>         > Review, "i funzionari bibliotecari hanno perso circa il 45%
>         dei posti
>         > previsti nell'organico del 1997, quindi il doppio dei tagli
>         operati
>         > dalle varie manovre dal 1997 ad oggi".
>         >
>         > In queste condizioni, si ha un bel dire che i bibliotecari
>         devono
>         > essere preparatissimi, innovativi, propositivi e aperti:
>         certo che
>         > dobbiamo esserlo! La biblioteca è un'organizzazione
>         complessa, mica
>         > puoi metterla in mano al primo che passa. Posto però che i
>         > bibliotecari sono lavoratori al pari degli altri, non è che
>         si possa
>         > pretendere dal bibliotecario medio di essere infiammato da
>         eroico
>         > furore e di esserlo sempre, inossidabilmente e a dispetto delle
>         > circostanze. il clima organizzativo che servirebbe per stimolare
>         > innovazione, propositività e apertura (in tutte le accezioni
>         possibili
>         > della parola "apertura", che è tra le più belle del nostro
>         > vocabolario) è l'opposto di un clima di declino pianificato
>         quale
>         > quello in cui spesso i bibliotecari operano - in massima parte
>         > anziani, diminuiscono di anno in anno, i carichi di lavoro
>         aumentano
>         > perché quello che prima facevano in 10, ora dovrebbero farlo
>         in 2, e
>         > fatti bersaglio delle (spesso
>         > giuste) proteste degli utenti.
>         >
>         > Ora, non so se e quanto nella fattispecie sia intenzionale,
>         ma il
>         > meccanismo del declino pianificato è esattamente questo:
>         togli risorse
>         > a un servizio pubblico, non investire sulla sua
>         qualificazione ecc.,
>         > fallo funzionare al minimo e senza ricambio generazionale, senza
>         > innestare energie fresche, fai in modo che sia insufficiente e
>         > inadeguato ai bisogni degli utenti affinché protestino o non ne
>         > percepiscano l'utilità e infine - avendo raggiunto il necessario
>         > consenso sociale - chiudilo o privatizzalo archiviando la
>         questione sotto
>         la voce "Economie di scala".
>         >
>         > Di fatto, mentre tra noi continuiamo a litigare a colpi di
>         citazioni
>         > autorevoli sull'accezione biblioteconomica e su quella normativa
>         > dell'aggettivo "pubblica", o sulla prevalenza del "servizio"
>         o della
>         > "collezione", o su come debbano essere fatte le scuole di
>         > Biblioteconomia e i corsi di aggiornamento professionale, altri
>         > cominciano a pensare che è proprio l'oggetto di questi esercizi,
>         > la*Biblioteca*, un concetto desueto, un nome dato nel passato a
>         > istituti destinati alla scomparsa (tanto c'è Google, ci sono
>         le banche
>         dati online ecc.).
>         >
>         > Dove rintracciare elementi di ottimismo (e conseguente
>         motivazione
>         > all'impegno, nostro e delle nuove generazioni, compresi i
>         giovanissimi
>         > che oggi scelgono di studiare per diventare bibliotecari)?
>         Solo nella
>         > storia, provando a osservare l'epoca presente da una certa
>         distanza,
>         > come se la cosa non ci riguardasse come cittadini, prima
>         ancora che
>         > come addetti ai lavori (alla Totò: "tanto, mica so' Pasquale").
>         > Le biblioteche oggi, nel loro insieme e indipendentemente
>         > dall'appartenenza istituzionale e destinazione d'uso, fanno
>         una cosa
>         > che solo le biblioteche possono fare: attuano o dovrebbero
>         attuare il
>         > principio per cui tutto ciò che è pubblicato e veicola
>         informazioni
>         > deve essere concretamente utilizzabile dal pubblico, oggi e
>         in futuro,
>         > contribuendo così a promuovere "lo sviluppo della cultura e
>         la ricerca
>         > scientifica e tecnica" e la libertà di "manifestare
>         liberamente il
>         > proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
>         > diffusione", ad assicurare "la tutela del patrimonio
>         storico" e a
>         > rimuovere "gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
>         limitando
>         > di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
>         impediscono il
>         > pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
>         partecipazione di tutti i
>         lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale
>         del Paese".
>         > Sebbene tali principi vengano spesso ignorati dalle politiche
>         > culturali contingenti e da amministrazioni distratte, le
>         biblioteche,
>         > sempre nel loro insieme, sono riuscite a cooperare e a porre
>         in essere
>         > processi che, dal basso e senza neppure robusti supporti
>         normativi
>         > (come osservava Fausto Rosa in un contributo pubblicato su
>         AIB Studi
>         > nel 2012, il Servizio sanitario nazionale non esisterebbe
>         senza leggi,
>         > ed auspicava leggi apposite anche per il Servizio bibliotecario
>         > nazionale),  hanno permesso di offrire servizi incomparabili
>         > (incomparabilmente più *aperti*) con quelli di tutti gli
>         altri settori
>         > pubblici; andando ancora più lontano, vale poi ricordare che le
>         > biblioteche sono nate prima della Costituzione italiana,
>         prima delle
>         > Carte internazionali dei diritti, prima della nascita
>         dell'editoria,
>         > prima di istituzioni come i Comuni, gli Stati, le Università
>         e hanno
>         > continuato a esistere e a trasformarsi sopravvivendo a qualunque
>         > latitudine alla scomparsa di intere civiltà, di cui offrono
>         > testimonianza. Sono quindi un'entità tenace, resistente e
>         molto più
>         > flessibile e aperta al cambiamento di qualsiasi altra
>         istituzione e, a
>         > dispetto delle apparenze e delle contingenze, probabilmente
>         > perdureranno  finché esisterà memoria registrata e un giorno
>         narreranno ai
>         posteri la storia di Google quando anche Google sarà un vago
>         ricordo.
>         >
>         > Saluti a tutti
>         >
>         > Rosa Maiello
>         > rosa_maiello a virgilio.it <mailto:rosa_maiello a virgilio.it>"""
>         >
>         >
>         >
>         >
>         >
>         ----------------------------------------------------------------------
>         >
>         > Message: 1
>         > Date: Sat, 28 May 2016 11:30:39 +0200
>         > From: Mauro Guerrini <mauro.guerrini a unifi.it
>         <mailto:mauro.guerrini a unifi.it>>
>         > Subject: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico
>         scientifico per
>         >    le biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio
>         superiore
>         > dei
>         >    beni culturali e paesaggistici
>         > To: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto"
>         >    <oa-italia a openarchives.it
>         <mailto:oa-italia a openarchives.it>>
>         > Message-ID: <d2aa420d-9362-4681-9331-35b4e20bf037 a unifi.it
>         <mailto:d2aa420d-9362-4681-9331-35b4e20bf037 a unifi.it>>
>         > Content-Type: text/plain; charset="utf-8"
>         >
>         >
>         >
>         > Il 26 maggio 2016 alle ore 14:29 ho inviato all'on. Ministro
>         per i
>         > beni e le attività culturali e del turismo Dario
>         Franceschini e p.c.
>         > al Presidente del consiglio superiore dei beni culturali e
>         > paesaggistici Giuliano Volpe la lettera di dimissioni
>         dell'intero
>         > Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti
>         > culturali
>         >
>         > Prof. Mauro Guerrini, presidente
>         >
>         > Dr. Luca Bellingeri, vicepresidente
>         >
>         > Prof. Paolo Matthiae, membro
>         >
>         > Prof. Gino Roncaglia, membro
>         >
>         > Il Comitato ha voluto così esprimere il proprio sconcerto e il
>         > profondo disagio per quanto previsto dal Bando di concorso per
>         > funzionari bibliotecari pubblicato il 25 maggio 2016 sul
>         sito del
>         > MiBACT, in base al quale, nell?ambito del concorso per
>         l?assunzione di
>         > 500 nuovi funzionari, è stato previsto il reclutamento di 25
>         > (venticinque) unità da inquadrare nel profilo di funzionario
>         bibliotecario, ovvero il 5 % del totale dei posti.
>         >
>         > La lettera di dimissioni è stata deliberatamente comcepita
>         in modo
>         > tecnico, secondo le finalità del nostro Comitato. Essa ha
>         pertanto
>         > richiamato la consapevolezza dei vincoli imposti alla
>         procedura di
>         > reclutamento, che doveva necessariamente tenere conto delle
>         tabelle
>         > organiche approvate con d.m. 6 agosto 2015. Tale scelta,
>         tuttavia,
>         > oltre a non tener in alcun conto le nuove competenze ed esigenze
>         > funzionali derivanti dall?approvazione della Legge n.
>         125/2015, la
>         > quale ha nuovamente attribuito allo Stato le funzioni in
>         materia di
>         > tutela di beni librari di proprietà non statale, e dal
>         successivo d.m.
>         > 23 gennaio 2016, che ha trasformato le Soprintendenze
>         archivistiche in
>         > Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, non sembra
>         rispettare
>         > nemmeno gli scollamenti fra quanto previsto dalle nuove
>         dotazioni
>         > organiche (che si sono limitate a ?fotografare? la situazione
>         > esistente, prescindendo dai reali fabbisogni degli istituti)
>         e il
>         > personale in effettivo servizio nei ruoli di bibliotecario,
>         in base ai
>         > quali il reclutamento (ragionando con i criteri del medesimo
>         Ministero)
>         avrebbe dovuto riguardare almeno una decina di unità in più
>         delle 25
>         previste.
>         >
>         > In questa situazione, mentre da un lato appare in serio pericolo
>         > l?effettivo esercizio da parte dello Stato delle funzioni di
>         tutela
>         > sui beni librari, lo stesso futuro di molte tra le principali
>         > biblioteche del nostro Paese risulta irrimediabilmente
>         compromesso e
>         > fortemente pregiudicata la possibilità per esse di
>         continuare a poter
>         > svolgere un adeguato servizio al pubblico e a favore
>         dell?intera comunità
>         nazionale.
>         > Basti pensare che nelle sole regioni di Lazio e Toscana, dove è
>         > concentrato il più alto numero di biblioteche pubbliche statali,
>         > comprese le due Biblioteche Nazionali Centrali, chiamate a
>         garantire
>         > l?erogazione dei servizi bibliografici nazionali, la carenza in
>         > organico di figure di funzionario bibliotecario ammonta a 37
>         unità, a
>         > fronte delle 15 per le quali è prevista l?assunzione.
>         >
>         > Nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della
>         > sostanziale inutilità dello sforzo fin qui intrapreso a
>         favore delle
>         > nostre più importanti e significative biblioteche, anche con
>         > l?elaborazione di specifiche proposte di intervento che non
>         possono
>         > prescindere dal ricorso a un adeguato personale tecnico
>         scientifico,
>         > ci siamo dimessi, seppur con rammarico e dispiacere, non
>         ritenendo in
>         > una tale situazione di poter più fornire alcun utile
>         contributo al futuro
>         delle nostre biblioteche statali.
>         >
>         > Con le dimissioni, il Presidente decade da membro del Consiglio
>         > superiore dei beni culturali e paesaggistici (con diritto di
>         voto) e
>         > il Vicepresidente non potrà più partecipare al Consiglio.
>         >
>         > Giovanni Solimine, membro del Consiglio di nomina del Ministro
>         > Franceschini, ha inviato una lettera di dimissioni più
>         politica, che
>         condivido pienamente.
>         > Nel periodo di presidenza del Comitato tecnico scientifico
>         per le
>         > biblioteche e gli istituti culturali ho avuto modo di
>         lavorare in
>         > piena sintonia con tutti i membri, in particolare con il
>         > Vicepresidente (ho avuto conferma della sua grande competenza
>         > professionale) e con Rossana Rummo, direttore generale beni
>         librari e
>         > istituti culturali, dirigente intelligente e capace che ha
>         introdotto un
>         modo funzionale di concepire il suo mandato.
>         > Ringrazio il prof. Giuliano Volpe e tutti i membri del Consiglio
>         > superiore: abbiamo lavorato in concordia, seppure con scarso
>         peso
>         > sulle decisioni ministeriali.
>         >
>         > Faccio proprie le parole del collega e amico Giovanni
>         Solimine, che,
>         > nella sua lettera inviata ai soci della SISBB scrive che le
>         dimissioni
>         > arrivano alla fine di un percorso in cui si è preso atto della
>         > "sostanziale inutilità della presenza" di consulenti in
>         organismi
>         > ministeriali, se i loro pareri non sono mai stati presi in
>         considerazione.
>         > Il presidente Volpe ha risposto alle lettera di dimissioni
>         pregandoci
>         > di ritirarla. Siamo consapevoli che occorra presidiare il
>         campo, ma
>         > siamo ugualmente decisi a operare per un rinnovamente delle
>         politiche
>         > ministeriali nel mondo del libro, delle biblioteche, dei servizi
>         > bibliografici ai cittadini e ai ricercatori professionali,
>         più volte
>         > dichiarate, ma al momento non realizzate e certamente mai
>         realizzate,
>         > se il Ministero non doterà le biblioteche di personale
>         qualificato.
>         >
>         > L'uscita del bando ci ha costretti a battere un colpo e un
>         colpo forte.
>         >
>         > Da più parti si assiste a un attacco alle biblioteche
>         considerate
>         > inutili, retaggio di un passato sepolto. Un passo decisivo
>         in questa
>         > direzizone è non alimentarle con finanziamenti e con personale
>         > qualificato; moriranno come un lumicino.
>         > Ciò significherebbe la morte collaterale di molti, compresi
>         coloro che
>         > dovrebbero preparare un personale culturalmente e tecnicamente
>         > competente che non sarà mai accolto nelle strutture.
>         >
>         > Al momento prevale la deluzione per l'assoluta
>         incomprensione del
>         > valore delle biblioteche perfino in un ministero che dovrebe
>         occuparsi
>         > di "beni culturali", un settore, quello delle biblioteche e dei
>         > servizi bibliografici, invece ben valorizzato in altri paesi,
>         > considerato strategico per lo sviluppo del libero pensiero dei
>         > cittadini, quindi "strumento della democrazia".
>         >
>         > Cordiali saluti,
>         > mauro guerrini
>         >
>         > --
>         > Prof. Mauro Guerrini
>         > Università di Firenze
>         > Full Professor of LIS, Library and Information Science
>         Professore
>         > ordinario di Biblioteconomia Dipartimento di Storia,
>         Archeologia,
>         > Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) Via San Gallo 10
>         > 50129 Firenze - Italia
>         >
>         > mauro.guerrini a unifi.it <mailto:mauro.guerrini a unifi.it>
>         >
>         > http://www.unifi.it/p-doc2-2012-200007-G-3f2a3d31382a28.html
>         >
>         > Presidente del Comitato tecnico scientifico per le
>         biblioteche e gli
>         > istituti culturali Membro del Consiglio Superiore per i Beni
>         Culturali
>         > e Paesaggistici Ministero dei Beni e delle Attività
>         Culturali e del
>         > Turismo
>         >
>         > http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Guerrini
>         >
>         > JLIS.it <http://jlis.it> : Italian Journal of Library,
>         Archives, and Information
>         > Science = rivista italiana di biblioteconomia, archivistica
>         e scienza
>         > dell'informazione:www.jlis.it <http://www.jlis.it>
>         >
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>         > Fine di Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 13
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