[Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici

Valeria De Bartolomeis vdebartolomeis a unite.it
Lun 30 Maggio 2016 08:34:28 CEST


Oltre ad esprimere tutta la mia solidarietà al Comitato dimissionario e a
concordare pienamente con Rosa, mi associo alle parole Marialaura: la
stessa situazione di "declino pianificato" si sta verificando nelle
università, nella errata convinzione delle amministrazioni che "tanto ci
vuole poco a gestire una biblioteca, basta che sia aperta fino a
mezzanotte". Una conseguenza fra le tante è la "fuga" di molti colleghi,
stanchi di presidiare la trincea, verso settori considerati più
remunerativi in termini di immagine e qualificazione.
Saluti

Dr.ssa Valeria De Bartolomeis
Responsabile Sistema bibliotecario
Università degli studi di Teramo
c/o Facoltà Giurisprudenza (3° livello)
Campus universitario di Coste S. Agostino - Via R. Balzarini 1
64100 Teramo
Tel. 0861.266080 Fax 0861.266081
e-mail: vdebartolomeis a unite.it
Bibliotecario. Professione disciplinata dalla legge n. 4/2013; iscritto
all’elenco degli Associati AIB, delibera n. E/2014/0107



*NOTA DI RISERVATEZZAIl contenuto di questo messaggio e dei files allegati
è riservato e da considerarsi solamente per l’uso della persona e dell’ente
cui è indirizzato. Se avete ricevuto questa e-mail per errore, siete
pregati di rimandarla al mittente o di eliminarla.The content of this
message and any files is confidential and intended solely for the use of
the person or institution to whom it is addressed. If you have received
this message in error, please return it to the sender or delete it.*

Il giorno 28 maggio 2016 16:54, Marialaura Vignocchi <
marialaura.vignocchi a unibo.it> ha scritto:

> Desidero esprimere la mia solidarietà al Comitato dimissionario. Condivido
> le parole di Rosa e ricordo che quanto accade a livello ministeriale sta
> accadendo anche nelle singole università.
> Saluti,
> Marialaura Vignocchi
> ________________________________________
> Da: oa-italia-bounces a openarchives.it [oa-italia-bounces a openarchives.it]
> per conto di Rosa Maiello [rosa_maiello a virgilio.it]
> Inviato: sabato 28 maggio 2016 16.30
> A: oa-italia a openarchives.it
> Oggetto: Re: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per
> le     biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio    superiore
> dei beni culturali e paesaggistici
>
> Mi scuso con Gino Roncaglia perché, per un refuso, manca il suo nome
> nell'elenco dei ringraziamenti, che ovviamente sono sentitamente
> indirizzati
> anche a lui.
>
> Lo avevo però inserito nella prima parte del messaggio alla lista AIB-CUR,
> qui non riportata, ove riferivo la notizia delle dimissioni e brani tratti
> dalle lettere di dimissioni.
>
> Saluti a tutti
> Rosa Maiello
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: oa-italia-bounces a openarchives.it
> [mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it] Per conto di
> oa-italia-request a openarchives.it
> Inviato: sabato 28 maggio 2016 16:22
> A: oa-italia a openarchives.it
> Oggetto: Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 14
>
> Invia le richieste di iscrizione alla lista OA-Italia all'indirizzo
>         oa-italia a openarchives.it
>
> Per iscriverti o cancellarti attraverso il web, visita
>         http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
> oppure, via email, manda un messaggio con oggetto `help' all'indirizzo
>         oa-italia-request a openarchives.it
>
> Puoi contattare la persona che gestisce la lista all'indirizzo
>         oa-italia-owner a openarchives.it
>
> Se rispondi a questo messaggio, per favore edita la linea dell'oggetto in
> modo che sia più utile di un semplice "Re: Contenuti del digest della lista
> OA-Italia..."
>
>
> Argomenti del Giorno:
>
>    1. Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per le
>       biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio      superiore
>       dei beni culturali e paesaggistici (Rosa Maiello)
>    2. Re: Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per le
>       biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio      superiore
>       dei beni culturali e paesaggistici (Mauro Guerrini)
>
>
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Message: 1
> Date: Sat, 28 May 2016 16:05:27 +0200
> From: "Rosa Maiello" <rosa_maiello a virgilio.it>
> Subject: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per
>         le      biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio
> superiore dei
>         beni culturali e paesaggistici
> To: <oa-italia a openarchives.it>, Mauro Guerrini (università)
>         <mauro.guerrini a unifi.it>
> Message-ID: <01c101d1b8e9$ffe7b100$ffb71300$@virgilio.it>
> Content-Type: text/plain;       charset="iso-8859-1"
>
> Caro Mauro
> ho mandato un messaggio in  AIB-CUR per comunicare la notizia ed esprimere
> un commento che mi permetto di riportare anche qui di seguito, rinnovandoti
> un sentito ringraziamento Cari saluti Rosa
>
> " [...]
>
> Ci vuole coraggio a dimettersi da un incarico governativo e credo che
> dobbiamo ringraziare Solimine, Guerrini, Bellingeri e Matthiae che, con il
> loro gesto, richiamano tutti noi, ciascuno per la propria parte, ai doveri
> di onestà intellettuale e fedeltà all'etica professionale nello svolgimento
> del proprio lavoro.
>
> Tornando al merito della questione, pare che, anche voler mantenere il
> bilancino, ossia tenendo conto del fabbisogno di organico così come
> pianificato nell'attuale assetto ministeriale, i funzionari bibliotecari da
> reclutare sarebbero stati almeno una decina in più rispetto ai 25 previsti.
> Tuttavia, è la tendenza generale alla dismissione di un intero settore che
> preoccupa e, in proposito, mi limito ad aggiungere un dato strutturale,
> tratto da un comunicato della CGIL Funzione Pubblica di ieri, 27 maggio
> 2016: dopo l'ultima riforma del MiBACT determinata dalla Spending Review,
> "i
> funzionari bibliotecari hanno perso circa il 45% dei posti previsti
> nell'organico del 1997, quindi il doppio dei tagli operati dalle varie
> manovre dal 1997 ad oggi".
>
> In queste condizioni, si ha un bel dire che i bibliotecari devono essere
> preparatissimi, innovativi, propositivi e aperti: certo che dobbiamo
> esserlo! La biblioteca è un'organizzazione complessa, mica puoi metterla in
> mano al primo che passa. Posto però che i bibliotecari sono lavoratori al
> pari degli altri, non è che si possa pretendere dal bibliotecario medio di
> essere infiammato da eroico furore e di esserlo sempre, inossidabilmente e
> a
> dispetto delle circostanze. il clima organizzativo che servirebbe per
> stimolare innovazione, propositività e apertura (in tutte le accezioni
> possibili della parola "apertura", che è tra le più belle del nostro
> vocabolario) è l'opposto di un clima di declino pianificato quale quello in
> cui spesso i bibliotecari operano - in massima parte anziani, diminuiscono
> di anno in anno, i carichi di lavoro aumentano perché quello che prima
> facevano in 10, ora dovrebbero farlo in 2, e fatti bersaglio delle (spesso
> giuste) proteste degli utenti.
>
> Ora, non so se e quanto nella fattispecie sia intenzionale, ma il
> meccanismo
> del declino pianificato è esattamente questo: togli risorse a un servizio
> pubblico, non investire sulla sua qualificazione ecc., fallo funzionare al
> minimo e senza ricambio generazionale, senza innestare energie fresche, fai
> in modo che sia insufficiente e inadeguato ai bisogni degli utenti affinché
> protestino o non ne percepiscano l'utilità e infine - avendo raggiunto il
> necessario consenso sociale - chiudilo o privatizzalo archiviando la
> questione sotto la voce "Economie di scala".
>
> Di fatto, mentre tra noi continuiamo a litigare a colpi di citazioni
> autorevoli sull'accezione biblioteconomica e su quella normativa
> dell'aggettivo "pubblica", o sulla prevalenza del "servizio" o della
> "collezione", o su come debbano essere fatte le scuole di Biblioteconomia e
> i corsi di aggiornamento professionale, altri cominciano a pensare che è
> proprio l'oggetto di questi esercizi, la*Biblioteca*, un concetto desueto,
> un nome dato nel passato a istituti destinati alla scomparsa (tanto c'è
> Google, ci sono le banche dati online ecc.).
>
> Dove rintracciare elementi di ottimismo (e conseguente motivazione
> all'impegno, nostro e delle nuove generazioni, compresi i giovanissimi che
> oggi scelgono di studiare per diventare bibliotecari)? Solo nella storia,
> provando a osservare l'epoca presente da una certa distanza, come se la
> cosa
> non ci riguardasse come cittadini, prima ancora che come addetti ai lavori
> (alla Totò: "tanto, mica so' Pasquale").
> Le biblioteche oggi, nel loro insieme e indipendentemente dall'appartenenza
> istituzionale e destinazione d'uso, fanno una cosa che solo le biblioteche
> possono fare: attuano o dovrebbero attuare il principio per cui tutto ciò
> che è pubblicato e veicola informazioni deve essere concretamente
> utilizzabile dal pubblico, oggi e in futuro, contribuendo così a promuovere
> "lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica" e la libertà
> di "manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e
> ogni altro mezzo di diffusione", ad assicurare "la tutela del patrimonio
> storico" e a rimuovere "gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
> limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il
> pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
> lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
> Sebbene tali principi vengano spesso ignorati dalle politiche culturali
> contingenti e da amministrazioni distratte, le biblioteche, sempre nel loro
> insieme, sono riuscite a cooperare e a porre in essere processi che, dal
> basso e senza neppure robusti supporti normativi (come osservava Fausto
> Rosa
> in un contributo pubblicato su AIB Studi nel 2012, il Servizio sanitario
> nazionale non esisterebbe senza leggi, ed auspicava leggi apposite anche
> per
> il Servizio bibliotecario nazionale),  hanno permesso di offrire servizi
> incomparabili (incomparabilmente più *aperti*) con quelli di tutti gli
> altri
> settori pubblici; andando ancora più lontano, vale poi ricordare che le
> biblioteche sono nate prima della Costituzione italiana, prima delle Carte
> internazionali dei diritti, prima della nascita dell'editoria, prima di
> istituzioni come i Comuni, gli Stati, le Università e hanno continuato a
> esistere e a trasformarsi sopravvivendo a qualunque latitudine alla
> scomparsa di intere civiltà, di cui offrono testimonianza. Sono quindi
> un'entità tenace, resistente e molto più flessibile e aperta al cambiamento
> di qualsiasi altra istituzione e, a dispetto delle apparenze e delle
> contingenze, probabilmente perdureranno  finché esisterà memoria registrata
> e un giorno narreranno ai posteri la storia di Google quando anche Google
> sarà un vago ricordo.
>
> Saluti a tutti
>
> Rosa Maiello
> rosa_maiello a virgilio.it"""
>
>
>
>
> ----------------------------------------------------------------------
>
> Message: 1
> Date: Sat, 28 May 2016 11:30:39 +0200
> From: Mauro Guerrini <mauro.guerrini a unifi.it>
> Subject: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per
>         le biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio superiore
> dei
>         beni culturali e paesaggistici
> To: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto"
>         <oa-italia a openarchives.it>
> Message-ID: <d2aa420d-9362-4681-9331-35b4e20bf037 a unifi.it>
> Content-Type: text/plain; charset="utf-8"
>
>
>
> Il 26 maggio 2016 alle ore 14:29 ho inviato all'on. Ministro per i beni e
> le
> attività culturali e del turismo Dario Franceschini e p.c. al Presidente
> del
> consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici Giuliano Volpe la
> lettera di dimissioni dell'intero Comitato tecnico scientifico per le
> biblioteche e gli istituti culturali
>
> Prof. Mauro Guerrini, presidente
>
> Dr. Luca Bellingeri, vicepresidente
>
> Prof. Paolo Matthiae, membro
>
> Prof. Gino Roncaglia, membro
>
> Il Comitato ha voluto così esprimere il proprio sconcerto e il profondo
> disagio per quanto previsto dal Bando di concorso per funzionari
> bibliotecari pubblicato il 25 maggio 2016 sul sito del MiBACT, in base al
> quale, nell?ambito del concorso per l?assunzione di 500 nuovi funzionari, è
> stato previsto il reclutamento di 25 (venticinque) unità da inquadrare nel
> profilo di funzionario bibliotecario, ovvero il 5 % del totale dei posti.
>
> La lettera di dimissioni è stata deliberatamente comcepita in modo tecnico,
> secondo le finalità del nostro Comitato. Essa ha pertanto richiamato la
> consapevolezza dei vincoli imposti alla procedura di reclutamento, che
> doveva necessariamente tenere conto delle tabelle organiche approvate con
> d.m. 6 agosto 2015. Tale scelta, tuttavia, oltre a non tener in alcun conto
> le nuove competenze ed esigenze funzionali derivanti dall?approvazione
> della
> Legge n. 125/2015, la quale ha nuovamente attribuito allo Stato le funzioni
> in materia di tutela di beni librari di proprietà non statale, e dal
> successivo d.m. 23 gennaio 2016, che ha trasformato le Soprintendenze
> archivistiche in Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, non sembra
> rispettare nemmeno gli scollamenti fra quanto previsto dalle nuove
> dotazioni
> organiche (che si sono limitate a ?fotografare? la situazione esistente,
> prescindendo dai reali fabbisogni degli istituti) e il personale in
> effettivo servizio nei ruoli di bibliotecario, in base ai quali il
> reclutamento (ragionando con i criteri del medesimo Ministero) avrebbe
> dovuto riguardare almeno una decina di unità in più delle 25 previste.
>
> In questa situazione, mentre da un lato appare in serio pericolo
> l?effettivo
> esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela sui beni librari,
> lo
> stesso futuro di molte tra le principali biblioteche del nostro Paese
> risulta irrimediabilmente compromesso e fortemente pregiudicata la
> possibilità per esse di continuare a poter svolgere un adeguato servizio al
> pubblico e a favore dell?intera comunità nazionale.
> Basti pensare che nelle sole regioni di Lazio e Toscana, dove è concentrato
> il più alto numero di biblioteche pubbliche statali, comprese le due
> Biblioteche Nazionali Centrali, chiamate a garantire l?erogazione dei
> servizi bibliografici nazionali, la carenza in organico di figure di
> funzionario bibliotecario ammonta a 37 unità, a fronte delle 15 per le
> quali
> è prevista l?assunzione.
>
> Nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della sostanziale
> inutilità dello sforzo fin qui intrapreso a favore delle nostre più
> importanti e significative biblioteche, anche con l?elaborazione di
> specifiche proposte di intervento che non possono prescindere dal ricorso a
> un adeguato personale tecnico scientifico, ci siamo dimessi, seppur con
> rammarico e dispiacere, non ritenendo in una tale situazione di poter più
> fornire alcun utile contributo al futuro delle nostre biblioteche statali.
>
> Con le dimissioni, il Presidente decade da membro del Consiglio superiore
> dei beni culturali e paesaggistici (con diritto di voto) e il
> Vicepresidente
> non potrà più partecipare al Consiglio.
>
> Giovanni Solimine, membro del Consiglio di nomina del Ministro
> Franceschini,
> ha inviato una lettera di dimissioni più politica, che condivido
> pienamente.
> Nel periodo di presidenza del Comitato tecnico scientifico per le
> biblioteche e gli istituti culturali ho avuto modo di lavorare in piena
> sintonia con tutti i membri, in particolare con il Vicepresidente (ho avuto
> conferma della sua grande competenza professionale) e con Rossana Rummo,
> direttore generale beni librari e istituti culturali, dirigente
> intelligente
> e capace che ha introdotto un modo funzionale di concepire il suo mandato.
> Ringrazio il prof. Giuliano Volpe e tutti i membri del Consiglio
> superiore: abbiamo lavorato in concordia, seppure con scarso peso sulle
> decisioni ministeriali.
>
> Faccio proprie le parole del collega e amico Giovanni Solimine, che, nella
> sua lettera inviata ai soci della SISBB scrive che le dimissioni arrivano
> alla fine di un percorso in cui si è preso atto della "sostanziale
> inutilità
> della presenza" di consulenti in organismi ministeriali, se i loro pareri
> non sono mai stati presi in considerazione.
> Il presidente Volpe ha risposto alle lettera di dimissioni pregandoci di
> ritirarla. Siamo consapevoli che occorra presidiare il campo, ma siamo
> ugualmente decisi a operare per un rinnovamente delle politiche
> ministeriali
> nel mondo del libro, delle biblioteche, dei servizi bibliografici ai
> cittadini e ai ricercatori professionali, più volte dichiarate, ma al
> momento non realizzate e certamente mai realizzate, se il Ministero non
> doterà le biblioteche di personale qualificato.
>
> L'uscita del bando ci ha costretti a battere un colpo e un colpo forte.
>
> Da più parti si assiste a un attacco alle biblioteche considerate inutili,
> retaggio di un passato sepolto. Un passo decisivo in questa direzizone è
> non
> alimentarle con finanziamenti e con personale qualificato; moriranno come
> un
> lumicino.
> Ciò significherebbe la morte collaterale di molti, compresi coloro che
> dovrebbero preparare un personale culturalmente e tecnicamente competente
> che non sarà mai accolto nelle strutture.
>
> Al momento prevale la deluzione per l'assoluta incomprensione del valore
> delle biblioteche perfino in un ministero che dovrebe occuparsi di "beni
> culturali", un settore, quello delle biblioteche e dei servizi
> bibliografici, invece ben valorizzato in altri paesi, considerato
> strategico
> per lo sviluppo del libero pensiero dei cittadini, quindi "strumento della
> democrazia".
>
> Cordiali saluti,
> mauro guerrini
>
> --
> Prof. Mauro Guerrini
> Università di Firenze
> Full Professor of LIS, Library and Information Science Professore ordinario
> di Biblioteconomia Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e
> Spettacolo (SAGAS) Via San Gallo 10
> 50129 Firenze - Italia
>
> mauro.guerrini a unifi.it
>
> http://www.unifi.it/p-doc2-2012-200007-G-3f2a3d31382a28.html
>
> Presidente del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli
> istituti culturali Membro del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e
> Paesaggistici Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
>
> http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Guerrini
>
> JLIS.it : Italian Journal of Library, Archives, and Information Science =
> rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza
> dell'informazione:www.jlis.it
>
> -------------- parte successiva -------------- Un allegato HTML è stato
> rimosso...
> URL:
>
> http://openarchives.it/pipermail/oa-italia/attachments/20160528/7c0a276f/att
> achment.html
>
> ------------------------------
>
> _______________________________________________
> OA-Italia mailing list
> OA-Italia a openarchives.it
> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
>
>
> Fine di Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 13
> **************************************************
>
>
>
>
> ------------------------------
>
> Message: 2
> Date: Sat, 28 May 2016 16:21:41 +0200
> From: Mauro Guerrini <mauro.guerrini a unifi.it>
> Subject: Re: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico
>         per le  biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio
> superiore
>         dei beni culturali e paesaggistici
> To: Rosa Maiello <rosa_maiello a virgilio.it>
> Cc: oa-italia a openarchives.it
> Message-ID: <485D68BB-B3CF-40CA-BF1A-496AEF04F4AA a unifi.it>
> Content-Type: text/plain;       charset=utf-8
>
> Grazie mille
> Manca Gino Roncaglia
> Ti chiamo tra poco
> Mauro
>
> Inviato da iPhone
>
> > Il giorno 28 mag 2016, alle ore 16:05, Rosa Maiello
> <rosa_maiello a virgilio.it> ha scritto:
> >
> > Caro Mauro
> > ho mandato un messaggio in  AIB-CUR per comunicare la notizia ed
> > esprimere un commento che mi permetto di riportare anche qui di
> > seguito, rinnovandoti un sentito ringraziamento Cari saluti Rosa
> >
> > " [...]
> >
> > Ci vuole coraggio a dimettersi da un incarico governativo e credo che
> > dobbiamo ringraziare Solimine, Guerrini, Bellingeri e Matthiae che,
> > con il loro gesto, richiamano tutti noi, ciascuno per la propria
> > parte, ai doveri di onestà intellettuale e fedeltà all'etica
> > professionale nello svolgimento del proprio lavoro.
> >
> > Tornando al merito della questione, pare che, anche voler mantenere il
> > bilancino, ossia tenendo conto del fabbisogno di organico così come
> > pianificato nell'attuale assetto ministeriale, i funzionari
> > bibliotecari da reclutare sarebbero stati almeno una decina in più
> rispetto ai 25 previsti.
> > Tuttavia, è la tendenza generale alla dismissione di un intero settore
> > che preoccupa e, in proposito, mi limito ad aggiungere un dato
> > strutturale, tratto da un comunicato della CGIL Funzione Pubblica di
> > ieri, 27 maggio
> > 2016: dopo l'ultima riforma del MiBACT determinata dalla Spending
> > Review, "i funzionari bibliotecari hanno perso circa il 45% dei posti
> > previsti nell'organico del 1997, quindi il doppio dei tagli operati
> > dalle varie manovre dal 1997 ad oggi".
> >
> > In queste condizioni, si ha un bel dire che i bibliotecari devono
> > essere preparatissimi, innovativi, propositivi e aperti: certo che
> > dobbiamo esserlo! La biblioteca è un'organizzazione complessa, mica
> > puoi metterla in mano al primo che passa. Posto però che i
> > bibliotecari sono lavoratori al pari degli altri, non è che si possa
> > pretendere dal bibliotecario medio di essere infiammato da eroico
> > furore e di esserlo sempre, inossidabilmente e a dispetto delle
> > circostanze. il clima organizzativo che servirebbe per stimolare
> > innovazione, propositività e apertura (in tutte le accezioni possibili
> > della parola "apertura", che è tra le più belle del nostro
> > vocabolario) è l'opposto di un clima di declino pianificato quale
> > quello in cui spesso i bibliotecari operano - in massima parte
> > anziani, diminuiscono di anno in anno, i carichi di lavoro aumentano
> > perché quello che prima facevano in 10, ora dovrebbero farlo in 2, e
> > fatti bersaglio delle (spesso
> > giuste) proteste degli utenti.
> >
> > Ora, non so se e quanto nella fattispecie sia intenzionale, ma il
> > meccanismo del declino pianificato è esattamente questo: togli risorse
> > a un servizio pubblico, non investire sulla sua qualificazione ecc.,
> > fallo funzionare al minimo e senza ricambio generazionale, senza
> > innestare energie fresche, fai in modo che sia insufficiente e
> > inadeguato ai bisogni degli utenti affinché protestino o non ne
> > percepiscano l'utilità e infine - avendo raggiunto il necessario
> > consenso sociale - chiudilo o privatizzalo archiviando la questione sotto
> la voce "Economie di scala".
> >
> > Di fatto, mentre tra noi continuiamo a litigare a colpi di citazioni
> > autorevoli sull'accezione biblioteconomica e su quella normativa
> > dell'aggettivo "pubblica", o sulla prevalenza del "servizio" o della
> > "collezione", o su come debbano essere fatte le scuole di
> > Biblioteconomia e i corsi di aggiornamento professionale, altri
> > cominciano a pensare che è proprio l'oggetto di questi esercizi,
> > la*Biblioteca*, un concetto desueto, un nome dato nel passato a
> > istituti destinati alla scomparsa (tanto c'è Google, ci sono le banche
> dati online ecc.).
> >
> > Dove rintracciare elementi di ottimismo (e conseguente motivazione
> > all'impegno, nostro e delle nuove generazioni, compresi i giovanissimi
> > che oggi scelgono di studiare per diventare bibliotecari)? Solo nella
> > storia, provando a osservare l'epoca presente da una certa distanza,
> > come se la cosa non ci riguardasse come cittadini, prima ancora che
> > come addetti ai lavori (alla Totò: "tanto, mica so' Pasquale").
> > Le biblioteche oggi, nel loro insieme e indipendentemente
> > dall'appartenenza istituzionale e destinazione d'uso, fanno una cosa
> > che solo le biblioteche possono fare: attuano o dovrebbero attuare il
> > principio per cui tutto ciò che è pubblicato e veicola informazioni
> > deve essere concretamente utilizzabile dal pubblico, oggi e in futuro,
> > contribuendo così a promuovere "lo sviluppo della cultura e la ricerca
> > scientifica e tecnica" e la libertà di "manifestare liberamente il
> > proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
> > diffusione", ad assicurare "la tutela del patrimonio storico" e a
> > rimuovere "gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando
> > di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il
> > pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti
> i
> lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
> > Sebbene tali principi vengano spesso ignorati dalle politiche
> > culturali contingenti e da amministrazioni distratte, le biblioteche,
> > sempre nel loro insieme, sono riuscite a cooperare e a porre in essere
> > processi che, dal basso e senza neppure robusti supporti normativi
> > (come osservava Fausto Rosa in un contributo pubblicato su AIB Studi
> > nel 2012, il Servizio sanitario nazionale non esisterebbe senza leggi,
> > ed auspicava leggi apposite anche per il Servizio bibliotecario
> > nazionale),  hanno permesso di offrire servizi incomparabili
> > (incomparabilmente più *aperti*) con quelli di tutti gli altri settori
> > pubblici; andando ancora più lontano, vale poi ricordare che le
> > biblioteche sono nate prima della Costituzione italiana, prima delle
> > Carte internazionali dei diritti, prima della nascita dell'editoria,
> > prima di istituzioni come i Comuni, gli Stati, le Università e hanno
> > continuato a esistere e a trasformarsi sopravvivendo a qualunque
> > latitudine alla scomparsa di intere civiltà, di cui offrono
> > testimonianza. Sono quindi un'entità tenace, resistente e molto più
> > flessibile e aperta al cambiamento di qualsiasi altra istituzione e, a
> > dispetto delle apparenze e delle contingenze, probabilmente
> > perdureranno  finché esisterà memoria registrata e un giorno narreranno
> ai
> posteri la storia di Google quando anche Google sarà un vago ricordo.
> >
> > Saluti a tutti
> >
> > Rosa Maiello
> > rosa_maiello a virgilio.it"""
> >
> >
> >
> >
> > ----------------------------------------------------------------------
> >
> > Message: 1
> > Date: Sat, 28 May 2016 11:30:39 +0200
> > From: Mauro Guerrini <mauro.guerrini a unifi.it>
> > Subject: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per
> >    le biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio superiore
> > dei
> >    beni culturali e paesaggistici
> > To: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto"
> >    <oa-italia a openarchives.it>
> > Message-ID: <d2aa420d-9362-4681-9331-35b4e20bf037 a unifi.it>
> > Content-Type: text/plain; charset="utf-8"
> >
> >
> >
> > Il 26 maggio 2016 alle ore 14:29 ho inviato all'on. Ministro per i
> > beni e le attività culturali e del turismo Dario Franceschini e p.c.
> > al Presidente del consiglio superiore dei beni culturali e
> > paesaggistici Giuliano Volpe la lettera di dimissioni dell'intero
> > Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti
> > culturali
> >
> > Prof. Mauro Guerrini, presidente
> >
> > Dr. Luca Bellingeri, vicepresidente
> >
> > Prof. Paolo Matthiae, membro
> >
> > Prof. Gino Roncaglia, membro
> >
> > Il Comitato ha voluto così esprimere il proprio sconcerto e il
> > profondo disagio per quanto previsto dal Bando di concorso per
> > funzionari bibliotecari pubblicato il 25 maggio 2016 sul sito del
> > MiBACT, in base al quale, nell?ambito del concorso per l?assunzione di
> > 500 nuovi funzionari, è stato previsto il reclutamento di 25
> > (venticinque) unità da inquadrare nel profilo di funzionario
> bibliotecario, ovvero il 5 % del totale dei posti.
> >
> > La lettera di dimissioni è stata deliberatamente comcepita in modo
> > tecnico, secondo le finalità del nostro Comitato. Essa ha pertanto
> > richiamato la consapevolezza dei vincoli imposti alla procedura di
> > reclutamento, che doveva necessariamente tenere conto delle tabelle
> > organiche approvate con d.m. 6 agosto 2015. Tale scelta, tuttavia,
> > oltre a non tener in alcun conto le nuove competenze ed esigenze
> > funzionali derivanti dall?approvazione della Legge n. 125/2015, la
> > quale ha nuovamente attribuito allo Stato le funzioni in materia di
> > tutela di beni librari di proprietà non statale, e dal successivo d.m.
> > 23 gennaio 2016, che ha trasformato le Soprintendenze archivistiche in
> > Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, non sembra rispettare
> > nemmeno gli scollamenti fra quanto previsto dalle nuove dotazioni
> > organiche (che si sono limitate a ?fotografare? la situazione
> > esistente, prescindendo dai reali fabbisogni degli istituti) e il
> > personale in effettivo servizio nei ruoli di bibliotecario, in base ai
> > quali il reclutamento (ragionando con i criteri del medesimo Ministero)
> avrebbe dovuto riguardare almeno una decina di unità in più delle 25
> previste.
> >
> > In questa situazione, mentre da un lato appare in serio pericolo
> > l?effettivo esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela
> > sui beni librari, lo stesso futuro di molte tra le principali
> > biblioteche del nostro Paese risulta irrimediabilmente compromesso e
> > fortemente pregiudicata la possibilità per esse di continuare a poter
> > svolgere un adeguato servizio al pubblico e a favore dell?intera comunità
> nazionale.
> > Basti pensare che nelle sole regioni di Lazio e Toscana, dove è
> > concentrato il più alto numero di biblioteche pubbliche statali,
> > comprese le due Biblioteche Nazionali Centrali, chiamate a garantire
> > l?erogazione dei servizi bibliografici nazionali, la carenza in
> > organico di figure di funzionario bibliotecario ammonta a 37 unità, a
> > fronte delle 15 per le quali è prevista l?assunzione.
> >
> > Nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della
> > sostanziale inutilità dello sforzo fin qui intrapreso a favore delle
> > nostre più importanti e significative biblioteche, anche con
> > l?elaborazione di specifiche proposte di intervento che non possono
> > prescindere dal ricorso a un adeguato personale tecnico scientifico,
> > ci siamo dimessi, seppur con rammarico e dispiacere, non ritenendo in
> > una tale situazione di poter più fornire alcun utile contributo al futuro
> delle nostre biblioteche statali.
> >
> > Con le dimissioni, il Presidente decade da membro del Consiglio
> > superiore dei beni culturali e paesaggistici (con diritto di voto) e
> > il Vicepresidente non potrà più partecipare al Consiglio.
> >
> > Giovanni Solimine, membro del Consiglio di nomina del Ministro
> > Franceschini, ha inviato una lettera di dimissioni più politica, che
> condivido pienamente.
> > Nel periodo di presidenza del Comitato tecnico scientifico per le
> > biblioteche e gli istituti culturali ho avuto modo di lavorare in
> > piena sintonia con tutti i membri, in particolare con il
> > Vicepresidente (ho avuto conferma della sua grande competenza
> > professionale) e con Rossana Rummo, direttore generale beni librari e
> > istituti culturali, dirigente intelligente e capace che ha introdotto un
> modo funzionale di concepire il suo mandato.
> > Ringrazio il prof. Giuliano Volpe e tutti i membri del Consiglio
> > superiore: abbiamo lavorato in concordia, seppure con scarso peso
> > sulle decisioni ministeriali.
> >
> > Faccio proprie le parole del collega e amico Giovanni Solimine, che,
> > nella sua lettera inviata ai soci della SISBB scrive che le dimissioni
> > arrivano alla fine di un percorso in cui si è preso atto della
> > "sostanziale inutilità della presenza" di consulenti in organismi
> > ministeriali, se i loro pareri non sono mai stati presi in
> considerazione.
> > Il presidente Volpe ha risposto alle lettera di dimissioni pregandoci
> > di ritirarla. Siamo consapevoli che occorra presidiare il campo, ma
> > siamo ugualmente decisi a operare per un rinnovamente delle politiche
> > ministeriali nel mondo del libro, delle biblioteche, dei servizi
> > bibliografici ai cittadini e ai ricercatori professionali, più volte
> > dichiarate, ma al momento non realizzate e certamente mai realizzate,
> > se il Ministero non doterà le biblioteche di personale qualificato.
> >
> > L'uscita del bando ci ha costretti a battere un colpo e un colpo forte.
> >
> > Da più parti si assiste a un attacco alle biblioteche considerate
> > inutili, retaggio di un passato sepolto. Un passo decisivo in questa
> > direzizone è non alimentarle con finanziamenti e con personale
> > qualificato; moriranno come un lumicino.
> > Ciò significherebbe la morte collaterale di molti, compresi coloro che
> > dovrebbero preparare un personale culturalmente e tecnicamente
> > competente che non sarà mai accolto nelle strutture.
> >
> > Al momento prevale la deluzione per l'assoluta incomprensione del
> > valore delle biblioteche perfino in un ministero che dovrebe occuparsi
> > di "beni culturali", un settore, quello delle biblioteche e dei
> > servizi bibliografici, invece ben valorizzato in altri paesi,
> > considerato strategico per lo sviluppo del libero pensiero dei
> > cittadini, quindi "strumento della democrazia".
> >
> > Cordiali saluti,
> > mauro guerrini
> >
> > --
> > Prof. Mauro Guerrini
> > Università di Firenze
> > Full Professor of LIS, Library and Information Science Professore
> > ordinario di Biblioteconomia Dipartimento di Storia, Archeologia,
> > Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) Via San Gallo 10
> > 50129 Firenze - Italia
> >
> > mauro.guerrini a unifi.it
> >
> > http://www.unifi.it/p-doc2-2012-200007-G-3f2a3d31382a28.html
> >
> > Presidente del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli
> > istituti culturali Membro del Consiglio Superiore per i Beni Culturali
> > e Paesaggistici Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
> > Turismo
> >
> > http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Guerrini
> >
> > JLIS.it : Italian Journal of Library, Archives, and Information
> > Science = rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza
> > dell'informazione:www.jlis.it
> >
> > -------------- parte successiva -------------- Un allegato HTML è
> > stato rimosso...
> > URL:
> > http://openarchives.it/pipermail/oa-italia/attachments/20160528/7c0a27
> > 6f/att
> > achment.html
> >
> > ------------------------------
> >
> > _______________________________________________
> > OA-Italia mailing list
> > OA-Italia a openarchives.it
> > http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
> >
> >
> > Fine di Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 13
> > **************************************************
> >
>
>
>
>
> ------------------------------
>
> _______________________________________________
> OA-Italia mailing list
> OA-Italia a openarchives.it
> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
>
>
> Fine di Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 14
> **************************************************
>
>
> _______________________________________________
> OA-Italia mailing list
> OA-Italia a openarchives.it
> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
> PLEIADI: http://www.openarchives.it/pleiadi/
>
> _______________________________________________
> OA-Italia mailing list
> OA-Italia a openarchives.it
> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
> PLEIADI: http://www.openarchives.it/pleiadi/
>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://liste.cineca.it/pipermail/oa-italia/attachments/20160530/c98291bf/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista OA-Italia