[Oa-italia] I fatturati dei principali editori scientifici mondiali e alcune riflessioni dell'Eprist + petizione sulla legge digitale in Francia
Paola Gargiulo
p.gargiulo a cineca.it
Gio 31 Mar 2016 15:37:36 CEST
si', sicuramente, Nicola, se non fosse per ROARS qui in Italia non si
sentirebbe nessuna voce....
Tornando al tema dell'accesso aperto, quest'ultimo è stato trattato di
nuovo su Le Monde pochi giorni fa a proposito della petizione a favore
della proposta di legge sulla repubblica digitale che all'articolo 17
intende modificare la legge sul diritto d'autore con riferimento alla
ripubblicazione in accesso aperto sul modello tedesco, olandese (a
questo proposito vedi anche proposta di AISA in Italia
http://bfp.sp.unipi.it/aisa/attivita/diritto-di-ripubblicazione-in-ambito-scientifico/).
La proposta di legge francese è stata approvata dalla Camera ed è ora al
vaglio del Senato dove le lobby degli editori stanno lavorando per
annacquarla e pertanto diversi scienziati,professori, premi Nobel
francesi, intellettuali e cittadini si stanno mobilitando tramite una
petizione pubblicata anche su Le Monde
L'articolo su Le Monde sul tema e sulla petizione
http://www.lemonde.fr/sciences/article/2016/03/07/pour-une-science-ouverte-a-tous_4878011_1650684.html?xtmc=pour_une_science_ouverte_a_tous&xtcr=4
Chi vuol firmare la petizione, la trova qui
https://www.change.org/p/thierry-mandon-education-gouv-fr-pour-une-science-ouverte-%C3%A0-tous
Le critiche alla legge non mancano e mostrano la vivacità del dibattito
in Francia
http://www.liberation.fr/debats/2016/03/28/publications-scientifiques-on-vaut-mieux-que-ca_1442009
Paola
Il 31/03/2016 14:47, Nicola Cavalli ha scritto:
> Grazie Paola,
>
> lo studio mi pare molto interessante e tratta di una questione a mio
> parere importante.
> Noto che in Francia la sensibilità sull'argomento è molto forte, cosa
> che non riscontro invece in Italia....
>
> Nicola
>
> Il 31/03/2016 14:27, Paola Gargiulo ha scritto:
>> L'EPRIST l'associazione francese che raccoglie i responsabili
>> dell'informazione tecnico-scientifica delle istituzioni pubbliche di
>> ricerca in Francia ha pubblicato qualche giorno fa un'analisi sui
>> principali editori scientifici mondiali partendo dai fatturati 2015 resi
>> pubblici nel mese di febbraio.
>> http://www.eprist.fr/
>>
>> Estratto dalla prima parte
>> Cinq des 6 premiers éditeurs scientifiques mondiaux (Elsevier, Wiley,
>> Wolters Kluwer, Thomson Reuters, Taylor & Francis, le 6ème, non coté,
>> étant le groupe Springer-Nature qui ne publie pas de résultats) ont
>> publié dans la seconde moitié de février leurs résultats annuels 2015.
>> En incluant Springer-Nature, on constate que les six premiers éditeurs
>> scientifiques mondiaux réalisent un CA cumulé de 7,5 Milliards d’Euros
>> (en progression organique de 2,9% sur 2014) soit 38% du CA mondial de
>> l’édition scientifique (estimé à 23 000 M€). Mais surtout ces 6 éditeurs
>> captent 65% des profits générés globalement par l’édition scientifique,
>> grâce à des taux de marge opérationnelle hors-norme de plus de 36% sur
>> CA. Ce niveau de profit et cette captation (qui s’accentue au fil des
>> ans) par seulement 6 acteurs des surplus économiques générés par
>> l’édition scientifique mondiale pose le problème du « juste prix » de la
>> prestation éditoriale. Mais aussi celle du rapport de force contractuel
>> entre fournisseurs et clients des services IST. Une question dont il est
>> urgent que s’empare la communauté scientifique (au-delà du débat sur le
>> libre accès) en repensant ses stratégies de négociation face à ces
>> grands éditeurs.
>>
>> mia traduzione imperfetta
>> Cinque dei sei principali editori accademici a livello mondiale
>> (Elsevier, Wiley, Wolters Kluwer, Thomson Reuters, Taylor & Francis il
>> sesto , non citato è Springer-Nature che non ha reso pubblici i dati )
>> hanno pubblicato nella seconda metà di febbraio il loro fatturato
>> relativo al 2015. Se includiamo anche Springer- Nature possiamo
>> constatare che i primi sei editori scientifici a livello mondiale
>> realizzano un fatturato complessivo di 7,5 miliardi di euro (un
>> incremento del 2,9% rispetto al 2014) che rappresenta il 38% del
>> fatturato globale delle pubblicazioni scientifiche (stimato in 23 000 M
>> €). Ma soprattutto i sei editori detengono il 65% dei profitti
>> complessivi generati dalle pubblicazioni scientifiche con un margine
>> operativo di oltre il 36% sul fatturato. Questo livello di profitto (che
>> sta aumentando nel corso degli anni) in mano a solo 6 attori che
>> gestiscono il surplus economico generato dalle pubblicazioni
>> scientifiche a livello mondiale pone il problema del "prezzo equo" dei
>> servizi editoriali nell'ambito tecnico scientifico, ma anche quello del
>> rapporto di forza tra fornitori e clienti di questi servizi. Una
>> questione di cui la comunità scientifica deve appropriarsi (al di là
>> del dibattito sull'accesso aperto) ripensando alle sue strategie di
>> negoziazione per affrontare questi grandi editori.
>>
>> Per continuare la lettura in francese, lo studio è disponibile in PDF
>> http://www.eprist.fr/wp-content/uploads/2016/03/I-IST_16_R%C3%A9sultatsFinanciers2015EditionScientifique.pdf
>>
>> qui la fonte dei dati (in inglese)
>> http://goo.gl/XiroFM
>>
>> E' interessante visitare il sito e sfogliare i suoi contenuti. Mi piace
>> constatare che in Francia ci sia questa organizzazione che svolge un
>> ruolo informativo, di studio, di analisi, che abbia un sito e metta a
>> disposizione i risultati contribuendo a diffondere la conoscenza e la
>> consapevolezza su questi temi! Due suoi membri fanno anche parte di
>> Couperin, il consorzio per le acquisizioni delle risorse informative
>> elettroniche.
>>
>> Cordialmente
>> Paola
>>
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