[Oa-italia] Francia - Progetto di Legge per una repubblica digitale e a raccomandazione del CNRS francese sulla libertà degli articoli scientifici
roberto delle donne
delledon a libero.it
Dom 11 Ott 2015 09:27:40 CEST
Il 6 ottobre ho partecipato a una giornata di studio presso l'"Institut des
sciences de la communication" del CNRS dedicata a "Les connaissances
scientifiques : biens privés, publics ou communs ?". Era organizzata da 3
giuristi, Alexandra Giannopoulou, Tristan Berger et Mélanie Dulong de
Rosnay. C'è stata un'ampia discussione anche sul "projet de loi pour une
République numérique".
Dall'Italia, oltre a me, era stato invitato Stefano Rodotà.
Tutti gli interventi di 10/15 minuti sono stati trasmessi in streaming e
registrati: http://www.iscc.cnrs.fr/spip.php?article2104. Saranno quindi
accessibili in rete in tempi brevi.
In Francia la situazione è per alcuni versi diversa dalla nostra; per altri,
è analoga alla nostra, con luci e ombre.
Con i colleghi francesi è quindi possibile muoversi di concerto, anche per
ottenere che siano superate alcune criticità presenti nella legislazione
europea, come è emerso dall'intervento molto analitico di Agnès Robin, una
giurista dell'università di Montpellier.
Un caro saluto,
Roberto
From: Elena Giglia
Sent: Wednesday, October 07, 2015 12:00 PM
To: Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto
Subject: Re: [Oa-italia]Francia - Progetto di Legge per una repubblica
digitale e a raccomandazione del CNRS francese sulla libertà degli articoli
scientifici
Mi sembra un grande passo avanti.
Quanto all'imitazione, dobbiamo attivarci...
Cari saluti
eg
Il giorno 7 ottobre 2015 10:28, Paola Gargiulo <p.gargiulo a cineca.it> ha
scritto:
Segnaliamo una notizia rilevante che riguarda l'OA in Francia, pubblicata in
italiano sul sito di AISA
http://bfp.sp.unipi.it/aisa/?p=694
Lo stato francese ha aperto una consultazione pubblica on-line a proposito
di un progetto di legge per una repubblica digitale (projet de loi pour une
République numérique – Digital republic bill) il cui scopo è governare i
cambiamento sociali, culturali, amministrativi e politici conseguente alla
rivoluzione digitale, in modo da disegnare una società conforme ai principi
repubblicani di liberté, égalité et fraternité.
Il consiglio scientifico del CNRS si è espresso con una raccomandazione
(tradotta anche in inglese) la quale riafferma due principi fondamentali:
la scienza è un bene comune dell’umanità che non può venir sequestrato
abusivamente da parte di interessi privati;
l’accesso libero ai risultati dell’attività scientifica (pubblicazioni, dati
di ricerca, metadati, servizi a valore aggiunto) non può essere ostacolato
senza rimettere in questione lo sviluppo stesso della scienza.
Sulla base di questi principi, il consiglio manifesta la sua preoccupazione
in merito alla durata eccessiva del cosiddetto embargo, che nel disegno
proposto è di 12 mesi per le scienze naturali e di 24 per quelle umane, in
luogo dei 6/12 mesi raccomandati dall’UE e vigenti in stati come la
Germania, la Gran Bretagna, il Canada e gli USA.
Le modifiche suggerite dal CNRS al disegno di legge francese riguardano l’articolo
9, dedicato all’accesso libero alle pubblicazioni della ricerca pubblica, e
sono visibili sul sito della consultazione, qui. Chi desidera sottoscriverle
deve semplicemente registrarsi e votarle: per farlo non è necessario essere
cittadini francesi.
Ecco una traduzione dell’articolo come emendato dal CNRS:
I. Quando un testo scientifico, derivante da un’attività di ricerca
finanziata almeno a metà da fondi pubblici, è pubblicato in un periodico,
in un’opera che esce almeno una volta all’anno, in atti di convegni o
simposi, o in raccolte miscellanee, i diritti di sfruttamento sono cedibili
alle condizioni menzionate nella sezione prima del capitolo II del titolo
III del Libro I del codice della proprietà intellettuale. In special modo,
non possono in nessun caso essere ceduti all’editore a titolo esclusivo.
Inoltre, il suo autore ha il diritto di mettere gratuitamente a disposizione
in formato digitale, con la riserva del diritto di eventuali coautori, l’ultima
versione del suo manoscritto accettata dall’editore, con l’esclusione del
lavoro di formattazione a carico di quest’ultimo, con una dilazione che non
può superare i sei mesi per le discipline scientifiche, tecniche e mediche e
i dodici per le scienze umane e sociali, a partire dalla data della prima
pubblicazione. Infine devono essere liberamente accessibili i dati necessari
al text and data mining [N.d.T. La fouille de texte et de données dell’originale
francese corrisponde a quanto in Italia è noto come text and data mining]
II. Le disposizioni del presente articolo sono d’ordine pubblico e ogni
clausola a esse contraria è considerata nulla. Non si applicano ai contratti
in corso.
La proposta del CNRS francese è simile – nel suo intento di proteggere il
diritto dell’autore dal sequestro editoriale – alla legge attualmente in
vigore in Germania e si discosta invece significativamente da quella
italiana.
L’uso dell’espressione “diritto” indica che si tratta di qualcosa di più di
un’eccezione all’esclusiva. È un passo avanti importante, meritevole di
essere imitato.
-- Paola Gargiulo International Business Development Unit IT Solutions for
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Direzione Sviluppo Organizzativo, Innovazione e Servizi Bibliotecari
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