[Oa-italia] un albo sulla qualità degli editori?

valentina comba valentina_comba a yahoo.it
Ven 4 Maggio 2012 12:24:27 CEST


Ciò fa sì che spesso una collana non possa essere connotata come esclusivamente di ricerca, pur pubblicando lavori di ricerca a buon livello.L'idea potrebbe essere quella di una griglia di riferimento (a cui sia editori che autori o istituzioni possano riferirsi appunto) : sui citeri di revisione in particolare, sulla diffusione ecc. da applicarsi caso per caso.E naturalmente i full- text appena possibile.Saluti PG
 
 
Tutto quello che dice Paola Galimberti sembra molto ragionevole.
Come pure, per le riviste (in generale) la qualità del Comitato Scientifico e del processo di peer review.
Peraltro, per entrare nel novero delle riviste considerate in JCR, vengono valutati una serie di aspetti,
in primis questi due e le norme editoriali. Se le riviste umanistiche  vogliono entrare a 
far parte di queste banche dati, devono essere compliant con indicatori di qualità, con una regolarità
di pubblicazione annua, ecc. ecc.
 
Tutto questo va nella direzione di una comunicazione in ambito umanistico
più internazionale e standard
 
Valentina Comba
 
 
 


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