[Oa-italia] riflessioni sulla peer review

Elena Giglia elena.giglia a unito.it
Mar 15 Nov 2011 13:48:10 CET


Buongiorno,
segnalo alla lista l'ultimo caso di ritrattazione di articoli pubblicati
su prestigiose riviste (in questo caso Science) a causa di dati
falsi/inventati. Si tratta di un famosissimo psicologo olandese, ex
preside di Facolta' a Tilburg.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/14/sono-inventato-tutto-fallito-confessione-luminare-imbroglione/170688/
Esiste anche un blog sull'argomento, Retractation Watch:
http://retractionwatch.wordpress.com/
Secondo me vale la pena riflettere su un sistema di comunicazione
scientifica/valutazione della ricerca che ti obbliga a pubblicare purche'
sia, e sui vizi della peer review cieca, attraverso le cui maglie passa di
tutto. E, se sei famoso (ma come lo sei diventato, viene da cheidersi,
visto il sistema?), ti fa pubblicare su Science anche dati inventati.
Ritengo piu' corretto l'approccio open peer review, o la novita' di PLoS
ONE, in cui il vero valore di un articolo si vede dai commenti e dal riuso
ex-post.
Il principio e' lo stesso del sotftware Open Source: mille occhi vedono un
baco meglio di due.
Non a caso, l'olandese e' stato scoperto dai suoi colleghi, ai quali non
tornavano i dati presentati.
Buona giornata
elena

--
dott.ssa Elena Giglia
Responsabile Progetti Open Access
Sistema Bibliotecario di Ateneo
Università degli Studi di Torino
via Michelangelo, 27
10126 Torino
011.6705309
Pubblicazioni e presentazioni in Open Access su E-LIS:
http://tinyurl.com/6gbgaj2
___________
Again, you can't connect the dots looking forward; you can only connect
them looking backwards. So you have to trust that the dots will somehow
connect in your future [S.Jobs]





Maggiori informazioni sulla lista OA-Italia