[Oa-italia] Garamond esce dall'AIE - Associazione Italiana Editori

Antonella De Robbio antonella.derobbio a unipd.it
Gio 3 Feb 2011 14:23:47 CET


Carissimi


Giro anche a voi il testo della lettera raccomandata inviata al
Presidente dell'AIE, con la quale Garamond annuncia e motiva la sua
uscita dall'Associazione Italiana Editori.

Il contenuto della lettera è emblematico
a presto
Antonella De Robbio
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Gentile Dott. Polillo,

con la presente, in qualità di titolare e legale rappresentante della
casa editrice Garamond di Roma, le comunico la nostra decisione di
uscire dalla Associazione Italiana Editori.

Garamond da tempo non si riconosce più nella politica
dell’Associazione e nelle modalità di rappresentare le istanze, i
valori e gli interessi della specifica categoria di editori di cui
Garamond fa parte, ovvero quella degli editori indipendenti ed
estranei alle concentrazioni dei tre o quattro grandi gruppi, che
sempre più risultano dominanti nel panorama editoriale italiano,
soprattutto nel settore scuola in cui operiamo.

In particolare, rilevo la totale difformità di posizione fra quanto
espresso in varie sedi da AIE e quanto noi sosteniamo, a proposito
delle trasformazioni in atto nel settore dei libri di testo scolastici
introdotte dalle recenti normative ministeriali sui testi digitali, ma
soprattutto dai cambiamenti effettivi di pratiche di studio e
acquisizione di conoscenza da parte degli studenti dei nostri giorni,
che chiedono contenuti digitali e di rete più che pesanti, rigidi e
costosi testi a stampa.

La società editrice che rappresento è convinta che le posizioni
espresse da AIE sul tema siano rappresentative di una sostanziale
resistenza al cambiamento, ai fini della difesa di rendite di
posizione consolidate nel mercato tradizionale dei libri di testo, in
una logica di chiusura all’innovazione e mera tutela di interessi
protetti e consolidati di chiara impronta corporativa, in evidente
contrasto con la direzione dell’innovazione sociale e gli interessi
degli utenti e dei fruitori ultimi del servizio editoriale, ovvero gli
studenti stessi degli anni ’10 del nuovo secolo.

Siamo anche fortemente persuasi che sia maturo il tempo per fare un
sostanziale salto di qualità nella strutturazione dell’offerta di
contenuti didattici, abbandonando il meccanismo del “libro di testo in
adozione” che, in un contesto di contenuti immateriali e di rete, a
nostro avviso non ha più alcun senso: la tecnologia favorisce
l’accesso a servizi condivisi, a contenuti aperti e ad una
molteplicità di materiali che rendono all’utente molto più economico
ed efficace l’uso di contenuti in formato digitale, sotto forma di
e-book, learning object o contenuti wiki. Tutto ciò in una logica di
conoscenza come bene comune, in cui è inevitabilmente messo in
discussione lo stesso concetto di proprietà privata del contenuti e di
copyright nel settore della manualistica didattica, in cui invece le
nuove forme di licenze Creative Commons appaiono più rispondenti alle
esigenze del settore educativo.

Abbiamo in più occasioni provato a sostenere la tesi della necessità
di guardare in faccia al cambiamento in atto prima che sia troppo
tardi, avanzando proposte innovative (marketplace di contenuti
digitali per le scuole), sollecitando a vari livelli e in varie sedi i
responsabili dell’Associazione e i rappresentanti di volta in volta
chiamati a partecipare ad incontri con i referenti ministeriali, senza
purtroppo riuscire ad ottenere l’attenzione che a nostro avviso tali
tematiche imporrebbero.

Pertanto, se l’AIE preferisce restare ferma alla difesa dello status
quo, Garamond non si sente più in alcun modo rappresentata
dall’Associazione, e preferisce uscire da essa piuttosto che rischiare
di uscire dal flusso di cambiamento in atto nella società e nella
scuola italiana, cosa che sarebbe senz’altro più grave per noi che
basiamo tutta la nostra azione sulla sensibilità e reattività ai
cambiamenti tecnologici e culturali in atto nel contesto
dell’istruzione e, in generale, della conoscenza.

In un certo senso, dunque, non è Garamond che esce da AIE, ma AIE che
esce dalla dinamica del cambiamento e dell’innovazione, preferendo il
sicuro mantenimento dell’esistente al rischio che ogni trasformazione
comporta. Ma il rischio effettivo più grave, secondo noi, è proprio
l’immobilità, che potrebbe rivelarsi nel tempo medio controproducente
per chi volesse continuare a fare l’editore anche nella scuola e nella
società dei prossimi anni, quando tutti avranno lettori di e-book,
iPod e iPad, tablet PC e connessione alla rete in mobilità e always
on. E Garamond intende continuare a fare l’editore anche quando carta,
inchiostro e magazzini saranno definitivamente soppiantati da reti,
bit e formati digitali, ovvero da domani, se non già da oggi.

Pertanto, Garamond esce dall’Associazione Italiana Editori, con
decisione irrevocabile e con ogni effetto, a partire dalla data
odierna.

La ringrazio dell’attenzione e le porgo il mio più cordiale saluto.

Roma, 2 febbraio 2011

Dott. Agostino Quadrino
Direttore Generale
GARAMOND Editoria e Formazione
ROMA

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Antonella De Robbio
CAB Centro di Ateneo per le Biblioteche
Universita' degli Studi di Padova
Via Anghinoni,
35121 PADOVA (ITALY)
++ 39 049 8273654
++ 334 6960555

""Coloro che non sanno imparare dalle riunioni
precedenti saranno condannati a ripeterle".
Massima di McKernan (dalle Leggi di Murphy)



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Antonella De Robbio
CAB Centro di Ateneo per le Biblioteche
Universita' degli Studi di Padova
Via Anghinoni,
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""Coloro che non sanno imparare dalle riunioni
precedenti saranno condannati a ripeterle".
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