[Oa-italia] IFLA Open Access Section?

Susanna Mornati mornati a cilea.it
Gio 2 Set 2010 10:22:13 CEST


Ringrazio Maria e Giulio per questi interessanti spunti di discussione.
Dobbiamo pero' a mio avviso stare attenti a focalizzare gli sforzi in 
direzioni precise per non rischiare di disperderne l'efficacia.
Contenuti liberi in rete ce ne sono ormai per una quantita' che 
oltrepassa largamente la letteratura tradizionale. Non e' pero' detto 
detto che siano tutti di qualita' o che contribuiscano al progresso 
dell'umanita'.

Ricordo la definizione della BOAI:

The literature that should be freely accessible online is that which 
scholars give to the world without expectation of payment. [...] By 
"open access" to this literature, we mean its free availability on the 
public internet, permitting any users to read, download, copy, 
distribute, print, search, or link to the full texts of these articles, 
crawl them for indexing, pass them as data to software, or use them for 
any other lawful purpose, without financial, legal, or technical 
barriers other than those inseparable from gaining access to the 
internet itself.

Se poi per ragioni varie, ad esempio di mercato, un autore ritiene di 
poter ricavare denaro da un'opera e intende venderla e non metterla a 
disposizione, liberissimo. OA non e' un valore in se', almeno non nel 
senso in cui lo intendevamo negli anni '70 ai tempi della dittatura del 
proletariato. OA e' un sacrosanto diritto dei contribuenti ad accedere 
ai risultati rilevanti della ricerca scientifica finanziata con i loro 
soldi.

Ciao e grazie
Susanna

Susanna Mornati, CILEA, SURplus and AePIC Team Leader
Via R. Sanzio 4, I-20090 SEGRATE MI, ITALY
tel. +39 02 2699 5322, cell. +39 348 7090 226

Il 26/08/2010 15.47, Giulio Blasi ha scritto:
>
> Il giorno 26 agosto 2010 15:17, Maria Cassella <maria.cassella a unito.it
> <mailto:maria.cassella a unito.it>> ha scritto:
>
>     Quanto al fatto che tutto ciò che sia accessibile liberamente in
>     rete, ad esempio, attraverso Google Book Search sia OA secondo me
>     bisogna operare un distinguo perche' è OA solo ciò che è accessibile
>     mentre è ancora tutelato da copyright. Un'edizione dell'Ottocento di
>     "The rape of the lock" di Pope non è OA. Un'edizione critica del
>     2010 della stessa opera liberamente accessibile in rete è OA. Poi i
>     confini concettuali sono fatti per essere allargati, per carità, e
>     se ne può discutere su questa lista.
>
>
> Concordo ovviamente sulla distinzione concettuale. Nel mondo delle
> biblioteche pubbliche OA in senso più "stretto" sono tutti i contenuti
> disponibili gratuitamente con licenze speciali (si pensi alla musica con
> licenze CC, a fenomeni come Jamendo, ecc.). Su Google Books (al di là
> del pubblico dominio in senso stretto, su cui concordo con Maria
> Cassella) ci sono titoli come quelli di Wu Ming caratterizzati da una
> qualche forma di rinuncia parziale al copyright, e molti materiali
> simili sono reperibili su Internet Archive e un'infinità di altri
> repository non-accademici e più "generalisti" nel mondo.
>
> Nella mia mail sottolineavo semplicemente che è venuto il tempo di
> astrarre (con le dovute distinzioni, per carità) il concetto di OA in
> modo simmetrico a quanto avviene nel marketing (si pensi alle analisi di
> Anderson sul concetto di gratuità) e soprattutto in parallelo
> all'emergere di grandi quantità di "unità editoriali" copyright free in
> ambiti non accademici. Nell'epoca del web 2.0 e dello "user (free)
> generated content" quanto sostengo è una banalità. Ma è una banalità
> ancora non "registrata" in ambito biblioteconomico, temo. Per questo è
> importante il ruolo propulsivo di quanti si occupano di OA in senso
> "stretto".
>
> Naturalmente poi è chiaro che il tema dell'OA nel mondo accademico abbia
> una sua autonomia concettuale che ha senso mantenere. Ma dato che molti
> di noi si occupano anche di biblioteche non accademiche mi sembrava
> opportuno segnalare che quello dell'accesso aperto (+ pubblico dominio,
> per completezza) è un tema rilevante anche nel settore delle biblioteche
> pubbliche.
>
> saluti a tutti
>
> Giulio
> -----------------------------------------------------------
> *Horizons Unlimited srl*
> via Cignani, 66 - 40128 Bologna (ITALY)
> tel. 051-370887 | fax. 051-4157636
> *http://www.medialibrary.it* | blasi a horizons.it <mailto:blasi a horizons.it>
> *Skype: *giulio.blasi64
> MSN: blasi a horizons.it <mailto:blasi a horizons.it>
> Facebook: http://bit.ly/dyNf6t
>





Maggiori informazioni sulla lista OA-Italia