[Oa-italia] [Fwd: Alma Swan: The OA citation advantage: Studiesand results to date]

Giovanni Sica giovanni.sica a polimetrica.com
Lun 15 Mar 2010 10:27:44 CET


Cara Maria,
tu dici:
"sia quasi giocoforza per uno studioso trascurare ciò che esiste solo in 
formato cartaceo e prediligere ciò che si trova online";
a me sembra che gli autori scientifici abbiano una diversa visione delle 
cose.
Condivido quanto scrive il prof. Guerrini: "Uno studioso professionale 
dovrebbe avere un approccio assai diverso: lo studio, si sa, richiede tempo, 
capacità di indagine e di selezione, riflessione, condivisione, etc. "
La tecnologia digitale ha finora consentito nuove opportunità di 
comunicazione dei contenuti scientifici; tuttavia la qualità della ricerca è 
garantita da esseri umani e non da macchine o calcoli alfanumerici.
L'OA riuscirà a superare le prove di qualità che tutti si aspettano?
Finora l'OA è una scelta di pochi studiosi; i numeri delle risorse in rete 
non sono una chiave di lettura gradita agli autori, attenti a confrontarsi 
sulla qualità (e originalità) delle proprie ricerche.
Ho motivo di ritenere che nel futuro ci saranno nuovi filtri selettivi nelle 
pubblicazioni di testi scientifici e si creeranno differenti livelli di 
"trustfulness"; il rischio che corre l'OA, se non sostenuto da rigore e 
qualità, è che le pubblicazioni OA vengano considerate pubblicazioni 
"grigie", di scarso interesse per gli autori e per la comunità scientifica.
Un cordiale saluto,
Giovanni Sica
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From: "Maria Cassella" <maria.cassella a unito.it>
Sent: Monday, March 15, 2010 9:05 AM
To: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto" 
<oa-italia a openarchives.it>
Subject: Re: [Oa-italia] [Fwd: Alma Swan: The OA citation advantage: 
Studiesand results to date]

> Mauro Guerrini ha scritto:
>> Non metto in dubbio che questo sia un comportamento assai diffuso: mi
>> chiedo se ciò non sia solo la prosecuzione di quella superficialità
>> che ha sempre contraddistinto il dilettante. Uno studioso
>> professionale dovrebbe avere un approccio assai diverso: lo studio, si
>> sa, richiede tempo, capacità di indagine e di selezione, riflessione,
>> condivisione, etc. Non tutto è a portata di mano e, almeno, in passato
>> ciò che era considerato prezioso era ben tutelato. La velocità e il
>> pressapochismo, insomma, non sono mai una buona compagnia, anche in
>> epoca contemporanea e anche con l'OA.
>> Ciao, Mauro
>>
>>
>>
> Caro Mauro,
>
> la mia lettura di questo tipo di comportamento è leggermente diversa. Ci
> sarà certamente anche il fattore superficialità a dirigere questo tipo
> di comportamento, ma secondo me è anche una questione di tempo. Per
> studiosi e docenti il tempo è un fattore strategico. La disponibilità di
> contenuti in rete è aumentata negli ultimi anni in modo esponenziale, mi
> riferisco alle risorse OA e alle risorse commerciali che le biblioteche
> mettono a disposizione dei loro utenti. L'informazione abbonda,
> l'attenzione è scarsa. In questo contesto informativo ricco e
> frammentato credo che sia quasi giocoforza per uno studioso trascurare
> ciò che esiste solo in formato cartaceo e prediligere ciò che si trova
> online e si riesce a scaricare subito sul proprio PC.
>
> Un caro saluto
> Maria
>
> -- 
> Maria Cassella
 




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