[Oa-italia] In California nasce un progetto per condividere materiale didattico OA

Mauro Guerrini guerrini.mauro a fastwebnet.it
Gio 4 Mar 2010 17:06:25 CET


Cara Valentina,

conosco il progetto AlmaDL dell'Università di Bologna e mi complimento: 
Bologna gestisce molto bene il materiale scientifico e il materiale 
didattico; ha una politica per l'OA.
Secondo il mio parere, il materiale didattico non dovrebbe risiedere nel 
medesimo IR che contiene i risultati della ricerca originale. 
Quest'ultimo dovrebbe caratterizzarsi, sempre secondo me, per una 
funzione squisitamente "scientifica". In questo modo potremmo auspicare 
la valutazione dei contributi depositati in un IR. Un IR contaminato 
diventa un pot purri privo di senso: e purtroppo ce ne sono in giro.
Il problema di riportare nelle dispense materiale altrui può creare 
problemi legati al diritto d'autore. Una cosa infatti è la citazione di 
una frase e una cosa è la citazione di interi brani di un autore; il 
confine fra dove finisce la citazione breve e dove inizia la citazione 
lunga può essere labile e opinabile nel punto centrale, ma non negli 
estremi. La citazione di pagine tratte da autori diversi non è più una 
citazione ma un'antologia di brani! Ho parlato a lungo del tema con 
Antonella De Robbio, avendone delucidazioni preziose (e ancora la 
ringrazio).
Un altro problema importante mi pare quello legato alla produzione 
"professionale" dell'autore; per esempio: un professore è anche 
presidente di un'associazione professionale e pubblica interventi 
presentati sotto questa egida, che abbracciano sia la dimensione 
scientifica sia la dimensione politica: depositarli nell'IR 
istituzionale della propria università o solo nell'IR disciplinare?

Grazie mille della discussione e un caro saluto,

Mauro





valentina comba ha scritto:
> Caro Mauro,
> l'Università di Bologna ha realizzato, a partire dal 2002 nell'ambito 
> del progetto AlmaDL, anche l'archivio dei materiali didattici:
> http://almadl.cib.unibo.it/
>  
> I materiali didattici sono 19975 e ci sono stati più di 2 milioni di 
> donwloads.
> In questo modo l'Università di Bologna ha risolto il problema dei 
> materiali didattici dispersi tra i siti dei vari docenti, e 
> dell'accesso garantito per tutto il periodo in cui gli studenti hanno 
> diritto ad accedere (l'anno in corso più due anni fuori corso).
> L'archivio è aperto ai Docenti e studenti dell'Unibo ( sono richieste 
> le credenziali di Ateneo).
> La politica rispetto al diritto d'autore è regolata e i Docenti 
> debbono firmare una liberatoria.
> (perchè il problema più diffuso è che vengono messi online  documenti 
> di proprietà altrui senza chiedere il permesso).
>  
> Le Open Educational Resources in senso proprio appartengono di più al 
> mondo dell'e-learning. Su questo tema ti consiglio di parlare con 
> Antonio Fini, della tua università, che per la sua tesi di dottorato 
> alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Firenze ha fatto un 
> sondaggio sulle OER. Purtroppo la situazione italiana è molto 
> determinata dall'approccio dei Docenti e delle case editrici italiane 
> sul diritto d'autore; solo alcuni illuminati - e non vi è un 
> discrimine per area disciplinare - hanno un atteggiamento consapevole 
> riguardo alle OER e aperto all'innnovazione nella comunicazione didattica.
> Un caro saluto,
> Valentina Comba
>  
>
> --- *Mer 3/3/10, Mauro Guerrini /<guerrini.mauro a fastwebnet.it>/* ha 
> scritto:
>
>
>     Da: Mauro Guerrini <guerrini.mauro a fastwebnet.it>
>     Oggetto: Re: [Oa-italia] In California nasce un progetto per
>     condividere materiale didattico OA
>     A: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto"
>     <oa-italia a openarchives.it>
>     Data: Mercoledì 3 marzo 2010, 22:11
>
>     Mi piace il progetto dell'Open Educational Resources Center for
>     California e spero che un'iniziativa analoga possa trovare spazio
>     anche in Italia (quando?). In attesa della realizzazione di questo
>     interessante progetto, si constata che al momento alcuni docenti
>     italiani (pochi, in verità) depositano il materiale didattico nei
>     siti personali presso i dipartimenti (fra questi io) o nei siti
>     privati, altri presso gli IR (la maggior parte presso le
>     copisterie!). Si pongono due problemi: quale tipologia di
>     materiale può essere depositata in un IR accademico? è opportuno
>     prevedere una o più sequenze (liste) per tipologie documentarie
>     differenti? Gino Roncaglia ipotizza la creazione di archivi aperti
>     che contengano materiale didattico in modo distinto rispetto
>     all’archivio in cui sono depositati i prodotti della ricerca e
>     l'ipotesi non mi dispiace. Si configurerebbero due ambienti: l’IR
>     preposto alla ricerca e un archivio per il materiale didattico (ma
>     gli archivi potrebbero essere anche più numerosi). La gestione di
>     diversi repository è tuttavia impegnativa da parte dell’ente e
>     questo tipo di organizzazione frantuma l’insieme della produzione
>     di uno stesso autore. (La constatazione amara che i docenti non
>     conoscono gli IR e quindi non li usano si lascia nel cassetto).
>     Come comportarsi, dunque?
>     Un caro saluto,
>
>     Mauro Guerrini
>
>
>
>
>     Maria Cassella ha scritto:
>     > In California è appena stato lanciato l'*Open Educational
>     Resources Center for California *http://grou.ps/oercenter/.
>     >
>     > Si tratta di un progetto pilota dello stato della California
>     nato allo scopo di aiutare i docenti e gli insegnanti a trovare e
>     riutilizzare i materiali necessari a svolgere le loro attività
>     didattiche.
>     >
>     > "The *Open Educational Resources Center for California* is
>     committed to aiding educators in the state's community colleges in
>     finding, using and developing the best and most affordable open
>     learning materials to meet the needs of their students."
>     > Il sito dell'OERCC consente di raccogliere informazioni, creare,
>     disseminare e scambiarsi materiale didattici e libri di testo ad
>     accesso aperto. Il materiale didattico ivi depositato è di
>     pubblico dominio e può essere liberamente riutilizzato e
>     personalizzato.
>     >
>     > I vantaggi di utilizzare una risorsa didattica aperta di questo
>     tipo sono molteplici:
>     >
>     > costi ridotti per gli studenti;
>     >
>     > un rapido feedback da parte degli utenti che utilizzano i
>     materiali didattici;
>     >
>     > ampia visibilità e riconoscimento professionale;
>     >
>     > adattabiltà a differenti stili didattici.
>     >
>     > Il sito è gestito dal Foothill College
>     http://www.foothill.edu/index.php (California) grazie ad un
>     accordo con il California Community Colleges Chancellor's Office.
>     >
>     > Invia ad un amico
>     <http://cab.unime.it/cibernewsletter/?p=6959&email=1
>     <http://cab.unime.it/cibernewsletter/?p=6959&email=1>> Invia ad un
>     amico <http://cab.unime.it/cibernewsletter/?p=6959&email=1
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