[Oa-italia] Journal authors' rights: perception and reality: studio del PRC

Maria Cassella maria.cassella a unito.it
Mar 17 Mar 2009 10:50:40 CET


Sally Morris non è esattamente una sostenitrice dell'OA. In questo studio portato avanti per il Publishing Research Consortium dal titolo *Journal authors' rights: perception and reality* la Morris ha svolto un'indagine tra gli autori di articoli pubblicati in riviste indicizzate dall'ISI per capire lo scarto che esiste tra ciò che gli autori desidererebbero fare con i loro articoli, ciò che pensano si possa fare e cio' che gli editori consentono di fare.
1163 hanno risposto all'indagine.

Per gli autori è strategico scambiare articoli con colleghi di altre istituzioni, incorporarli in altri lavori e depositarli su siti personali, subject repositories e/o institutional repositories.
Dai risultati dell'indagine emerge inoltre che solo un 43% degli autori nel campo della medicina e delle scienze della vita crede di poter depositare un postprint in un archivio disciplinare e ancora più bassa  sembrerebbe essere la percentuale tra i fisici ( che pero' ben consocono ArXiv, quindi questo dato mi sembra abbastanza dubbio).
In teoria lo studio della Morris metterebbe in evidenza che gli editori consentono di fare molto di più di quanto gli autori non pensino o pratichino nella loro attività di ricerca.
> As these figures show, a very large percentage of publishers (as 
> calculated by the number of articles they publish) do allow authors to 
> provide copies to colleagues, to incorporate their articles in their 
> own subsequent works, and to use in course packs -- in all cases, with 
> the final published version. Many also allow free access to supporting 
> datasets from the final version, and over 40% make the final version 
> accessible to text mining. In addition (though this was not the 
> question asked of authors), 61% of publishers (93% by number of 
> articles) permit subscribing institutions to use licensed content in 
> course packs, and 57% (91% by articles) allow use of print and/or 
> electronic copies for inter-library loan. However, when it comes to 
> self-archiving, although 80% or more allow selfarchiving to a personal 
> or departmental website, over 60% to an institutional repository, and 
> over 40% to a subject repository, in most cases this is only permitted 
> for the submitted and/or accepted version; use of the final, published 
> version for selfarchiving is very much more restricted
Gli autori, invece, sovrastimano ciò che è possibile fare con la versione finale dell'articolo pubblicata dall'editore, generalmente in formato .pdf.
A parte alcuni risultati di questa indagine che meriterebbero un ulteriore approfondimento, lo scenario è quello di una diffusa scarsa consapevolezza degli autori rispetto a quelli che sono i loro diritti. Per le biblioteche una mission fondamentale sembra dunque essere quella di contribuire ad accrescere questa consapevolezza. 
Il report sintetico della Morris si trova alla URL
http://www.publishingresearch.net/documents/JournalAuthorsRights.pdf

-- 
saluti
mc




Maggiori informazioni sulla lista OA-Italia