R: [Oa-italia] I 20 articoli piu' citati al mondo sono tutti OA

Maria Cassella maria.cassella a unito.it
Lun 17 Mar 2008 16:52:09 CET


Monica Marra ha scritto:

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> E' certamente un bene per le comunita' scientifiche quando la 
> letteratura e' accessibile in open access. Poi, l'"anche" apre scenari 
> curiosi, di cui forse proprio noi istituzioni astronomiche vediamo 
> alcuni paradossi piu' da vicino. Anche le amministrazioni delle 
> istituzioni attive in astronomia e astrofisica, infatti, debbono 
> pagare migliaia di euro ogni anno per le riviste del settore, pur 
> esistendo larga disponibilita' di open access: le cose, insomma, sono 
> molto meno semplici di quanto puo' sembrare.
>
>
>
> Monica Marra
>
>
Direi che non "devono pagare" ma "vogliono" cioe' hanno un'alternativa 
ai tradizionali abbonamenti.....
Credo, tuttavia, che non si possa semplificare o banalmente dire che la 
disponibilità di articoli OA elimina gli abbonamenti.
Si tratta di livelli differenti (un titolo vs un articolo - preprint o 
postprint che sia) con funzioni se vogliamo solo parzialmente 
sovrapponibili. Piu' semplicemnte l'autoarchiviaizone si affianca agli 
abbonamenti e non costituisce fino ad ora un'alternativa reale a questi 
se non per il fatto che gli studiosi hanno il vantaggio *reale* (questo 
si, si) di leggere prima e poter citare prima ( e di piu') un articolo 
archiviato. Direi che un impatto sugli abbonamenti potrebbe averlo più 
la Gold Road che non la Green Road, (speriamo che Harnad non mi traduca 
e legga, ma a lui le questioni economiche non interessano) se non fosse 
per i costi esorbitanti dei vari modelli ibridi - e sono d'accordo con 
Nicola Cavalli che la /submission fee /sia una soluzione che può piacere 
agli editori, ma meno agli autori e, invece, servono soluzioni che 
piacciano soprattutto a questi ultimi.
SCOAP3 è per  esempio un caso in cui due strategie OA (ArXiv e il 
Consorzio SCOAP3) si sommano agli abbonamenti, auspicando però che alla 
fine le biblioteche li eliminino del tutto per finanziare la 
pubblicazione delle riviste HEP a monte. Staremo a vedere cosa succede 
in questo caso.
Il problema reale è fino a quando riusciremo a sostenere il doppio 
binario: OA e abbonamenti? Quando non sarà più possibile  pagare tutti 
gli abbonamenti che le biblioteche oggi pagano resterà allora solo il 
materiale OA e più sarà, meglio sarà per tutti.
Poi c'è il problema della conservazione del digitale che un archivio 
(disciplinare o istituzionale che sia ) garantisce, i siti web personali 
no, gli editori commerciali ni ecc.
Come sempre le questioni sono diverse e molto complesse e i punti di 
vista dai quali partire per considerare i vantaggi dell'OA sono molteplici.
Saluti a tutti
MC



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