[Oa-italia] Velterop alle Stelline

Susanna Mornati mornati a cilea.it
Gio 13 Mar 2008 18:16:42 CET


Grazie a Maria e Franco per le informazioni. Non 
sono riuscita a partecipare al convegno ma 
conosco Jan da molto tempo e non ho dubbi che 
l'abbia "venduta bene". I problemi che intravedo 
dietro sono parecchi. Velterop ha iniziato presso 
BiomedCentral, poi lasciata per Springer. Li' non 
e' riuscito a far scendere sotto i 3000 dollari 
l'opzione Open Choice. E' vero che il dollaro e' sceso ;-)
Ora si parla addirittura di pay-per-submission, 
che non e' un'idea di Velterop, sia chiaro, e' 
una proposta che gira nell'ambiente OA da almeno 
5 anni e su cui si sono scatenate polemiche feroci (per motivi comprensibili).
Io resto perplessa. I modelli di business, la 
sostenibilita' economica, ecc sono una questione, 
i profitti enormi (dichiarati, mentre e' piu' 
difficile stabilire quanto costa la peer review) 
degli editori STM un'altra. L'obbligo di pagare 
la revisione senza la certezza di essere 
pubblicati potrebbe avere effetti positivi: far 
crollare drasticamente il numero di articoli 
scritti male e inviati contemporaneamente a 
decine di riviste e convegni diversi e far tirare 
un respiro di sollievo ai poveri revisori non 
pagati (faccio parte della categoria). Pero' i 
progetti super-finanziati potrebbero sempre 
permetterselo aumentando il "divide" di 
opportunita' rispetto alla ricerca "povera". Non 
c'e' una relazione fra finanziamenti ricevuti e 
qualita' dei progetti. Questo sistema non 
migliorerebbe le cose, rischiando invece di peggiorarle.
SCOAP3 mi pare piu' rivoluzionario. Il controllo 
della comunicazione scientifica torna alle 
istituzioni. Ma i fisici stanno sempre 20 anni davanti agli altri. Quando s
succedera' al resto del mondo saro' gia in pensione :-)
Per riassumere: attenti alle volpi!

Susanna Mornati

At 17.27 13/03/2008, you wrote:
>Buongiorno!
>
>Sull'argomento sollevato da Velterop, maggiori dettagli sul blog
><http://unitosvicol.wordpress.com/>http://unitosvicol.wordpress.com
>dove all'indirizzo
><http://unitosvicol.wordpress.com/2008/03/08/author-pays/>http://unitosvicol.wordpress.com/2008/03/08/author-pays/
>è stato postato un articolo il giorno 8 marzo.
>
>Saluti
>
>
>2008/3/13, Maria Cassella 
><<mailto:maria.cassella a unito.it>maria.cassella a unito.it>:
>Cari colleghi,
>a Milano quest'anno i partecipanti al convegno delle Stelline hanno
>avuto modo di conoscere di persona ed apprezzare le qualità comunicative
>di Jan Velterop.
>Velterop è attualmente Direttore del Programma Open Choice di Springer,
>ma sta per lasciare l'incarico che aveva assunto nel 2005  per dedicarsi
>allo studio del Web Semantico (per chi legge il tedesco ed è interessato
>ad approfondire la notizia su
><http://www.inar.de/blog/wirtschaft/20080306/jan-velterop-verlaesst-springer.html>http://www.inar.de/blog/wirtschaft/20080306/jan-velterop-verlaesst-springer.html
>). Velterop ha partecipato insieme a Wiley, Elsevier, Paola Gargiulo,
>Tommaso Giordano, tra gli altri, alla tavola rotonnda sul copyright e le
>licenze del sei marzo e al seminario Springer su Consorzi: e-only, open
>access e copyright  il 7 marzo.
>
>Velterop ha lanciato la proposta di un nuovo modello economico che gli
>editori potrebbero adottare per sostenere l'accesso aperto e cioé quello
>della /submission fee/. Al momento il modello OA di Springer è lo
>Springer Open Choice, un modello ibrido
><http://www.springer.com/open+choice?SGWID=0-40359-0-0-0>http://www.springer.com/open+choice?SGWID=0-40359-0-0-0. 
>Il modello
>ibrido pare non decollare, ma soprattutto sembra lasciare invariati il
>costo degli abbonamenti. Secondo Velterop gli editori sostengono dei
>costi molto alti per mantenere alta la qualità di cio' che viene
>pubblicato ovvero per il /peer-review/, soprattutto per l'alto numero di
>articoli che vengono rifiutati. La /submission fee/ dovrebbe essere
>appunto un costo da sostenere da parte degli autori/istituzioni  nel
>momento stesso in cui un articolo viene sottoposto al comitato
>scientifico della rivista per la pubblicazione, indipendentemente dal
>fatto che poi venga accettato o rigettato.
>Veltrop sostiene comunque che gli editori devono cercare le strategie
>piu' adatte per convivere in modo fruttuoso con l'OA.
>Parlando di altro è una grande notizia quella segnalata da Susanna
>Mornati oggi sui 20 articoli piu' citati.
>Saluti
>MC
>
>
>--
>
>
>
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