Re: [Oa-italia] Convegno 23 maggio "Cristalli di esperienza. Nuove prospettive e scenari per le tesi di dottorato: conservazione, accessibilità, certificazione, formati, integrazione con Open Access".
ezio tarantino
ezio.tarantino a uniroma1.it
Mar 15 Lug 2008 09:27:07 CEST
Cari colleghi, circa due mesi fa si è tenuta la giornata seminariale a
cura del CNBA dedicata alle tesi di dottorato (i cui atti saranno resi
liberamente disponibili sulla piattaforma Casalini Digital Division), e
mi ero impegnato a farne un resoconto. Poi, come succede, sono stato
travolto dagli eventi....
Ecco qui, con grave ritardo, una serie di impressioni che ho scritto a
caldo, subito dopo il Seminario, che avrei voluto rielaborare e rendere
più presentabili. Poiché l'ottimo è nemico del bene, ve le propongo as is...
Buona giornata
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Impressioni sulla Giornata dedicata all’archiviazione e diffusione in
open access delle tesi dottorato, tenuta a Torino, il 23 maggio 2008
Le procedure di acquisizione della tesi e del suo inserimento in un
archivio sono molto diverse da ateneo ad ateneo, in relazione ai diversi
regolamenti. Pare molto difficile trovare una strada uniforme, o
semplicemente prendere spunti da una procedura o da un’altra, essendo
queste troppo diverse fra loro. In generale è emersa una notevole
complessità burocratica, che penalizza, in alcuni casi, la disponibilità
del dottore di ricerca a depositare la tesi.
Sono necessari diversi livelli di controllo che appesantiscono il work-flow.
Alcune università (Bologna) fanno caricare i file da personale non
qualificato su indicazioni dei dottorati che firmano una liberatoria;
altre (Pisa) fanno eseguire l’upload al dottore di ricerca prima di aver
discusso la tesi (la segreteria del dottorato provvede in un secondo
momento a validare l’inserimento dopo che è avvenuta la discussione dopo
gli opportuni controlli sul database.
Gli aspetti più interessanti sono risultati quelli inerenti gli aspetti
archivistici, cioè quelli che trattano la tesi non come un “oggetto”
documentale, ma amministrativo e che riguardano quindi anche il problema
del deposito legale.
E’ stato detto (Penzo Doria, Università di Padova) che “l’accesso
pregiudica la conservazione”.
Questo vale nel mondo cartaceo come in quello digitale. Soluzioni? Una
copia su formato “solido” (cd/dvd) deve naturalmente essere “conforme” a
quella depositata. Non è semplice.
In effetti questo della copia conforme è stato più volte citato come un
problema di non poco conto: essere certi, anche ad anni di distanza, che
l’oggetto digitale disponibile in un archivio aperto sia effettivamente
quella e che soprattutto che sia sempre disponibile non è cosa banale.
La circolare ministeriale del 2006 che autorizzava la consegna di cd o
di dvd era gravemente lacunosa perché non teneva in nessun conto le
problematiche relative alla conservazione a lungo termine, essendo
questi supporti assolutamente inadatti.
Nel 2007 una nuova circolare ha consentito il download da parte delle
Biblioteche Nazionali centrali. Questo sembra dare maggiori garanzie,
perché il rappresentante delle BNCF, Giovanni Bergamin, ha illustrato
quali siano le procedure tecniche che sono state scelte e già
sperimentate per garantire l’accesso a lungo termine. Sembrano
effettivamente efficaci.
Il problema è stabilire se sia sufficiente che a farlo siano le
Nazionali o se serva che anche l’istituzione debba farsene carico. In
sostanza l’archiviazione digitale deve dare tutte le garanzie legali di
quella “normale”.
Formato del file: deve essere PDF/A (standard ISO da poco), che non
permette modifiche. Attualmente la maggior parte delle tesi non
utilizzano questo formato, che fra l’altro si ottiene solo utilizzando
le ultime versioni dei software che eseguono la conversione da word, o
altro formato, in PDF. Questo problema è stato messo in evidenza anche
dalle colleghe dell’Università di Bologna, che hanno cominciato la
sperimentazione con la BNCF.
Nuova normativa.
Paola Galimberti, della commissione CRUI sull’OA, ha ricordato che non è
possibile obbligare i dottori dei cicli già iniziati a depositare le
tesi nell’archivio. Si può solo cercare di convincerli. A regime quindi
la normativa partirà con il prossimo bando.
Ezio Tarantino ha scritto:
> anche io posso contribuire....
> ezio
>
> Paola Gargiulo ha scritto:
>> Non mi ricordo se era passato in lista il convegno del CNBA che
>> quest'anno dedica alle tesi di dottorato. Forse si'
>> “Cristalli di esperienza. Nuove prospettive e scenari per le tesi di
>> dottorato: conservazione, accessibilità, certificazione, formati,
>> integrazione con Open Access.”
>> organizatto in collaborazione con Biblioteca Centrale di Architettura
>> del Sistema Bibliotecario del Politecnico di Torino.
>> http://www.biblio.polito.it/eventi/cnba/abstracts.html
>> Molti dei relatori sono anche presenti e attivi su questa lista.
>> Qualcuno ci fara un breve report? (Maria ;-) )
>> Paola
--
Ezio Tarantino
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Sviluppo e innovazione
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Sapienza
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ezio.tarantino a uniroma1.it
"Sono le procedure che ci dividono dalle malvagie forze del caos"
(Buzz Lightyear)
"Se significa meno scartoffie preferisco il caos"
(Warp Darkmatter)
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