[Oa-italia] Articolo su Scientist

Susanna Mornati mornati a cilea.it
Mar 6 Nov 2007 12:30:40 CET


Grazie Maria per averlo segnalato. E' davvero interessante.

Ho sempre trovato Esposito abbastanza sterilmente 
provocatorio nei suoi messaggi alle liste, ma 
farlo scrivere su The Scientist e' una vera 
bischerata (sono reduce da un giro in 
Toscana...): un commerciale consulente di editori 
commerciali. Accompagna l'articolo il terribile 
editoriale di Gallagher, uno abituato a far soldi 
con la scienza da quando dirigeva Nature, come 
rubare le caramelle ai bambini (perche' gli 
scienziati di queste cose non capiscono un 
accidente, o meglio fanno finta perche' non gli 
interessa): http://www.the-scientist.com/2007/11/1/13/1

Al commento di Askey, che condivido, aggiungerei 
che Esposito fa una gran confusione di 
argomentazioni e fatti, senza contribuire alla 
comprensione dei fenomeni. Facciamo un po' di 
analisi stilistica: l'articolo e' pesantemente 
disseminato di espressioni quali assumption, 
suppose, apparent, unclear, per coprire ma non 
troppo la posizione netta (ovviamente contraria 
all'OA) dell'autore, e ancora little, small, 
easy, simply, che minimizzano una serie di esempi legati all'OA, ecc.
Non ho purtroppo tempo per andare piu' a fondo, 
quindi non vorrei esprimere una condanna 
superficiale: ciascuno si legga l'articolo e se 
ne formi un proprio giudizio, solo attenzione a 
non cadere nelle trappole oratorie del vecchio Joe.
L'unica incontrovertibile e lapalissiana verita' 
e' che e' piu' facile leggere e riutilizzare un 
articolo ad accesso aperto che un articolo a 
pagamento. Sul resto si discute ancora, ma fare 
bilanci adesso non e' solo ingeneroso, e' anche 
inutile. E se vengono pubblicati su simili 
riviste a larga diffusione, oserei aggiungere controproducente.

Saluti a tutti,
Susanna


At 10.14 06/11/2007, Maria Cassella wrote:
>Gentili colleghi,
>ho letto velocemente ( e parzialmente) questo 
>articolo di J. Esposito su The Scientist e mi sembra interessante.
>http://www.the-scientist.com/2007/11/1/52/1/
>
>L 'autore affronta alcuni problemi dell'accesso 
>aperto: modelli commerciali, sostenibilità 
>economica e ne sottolinea i vantaggi per 
>comunità scientifiche ristrette, nuove riviste, 
>autori dei paesi in via di sviluppo ecc. Anche 
>la lettura di qualche commento al testo mi 
>sembra significativa. Sarebbe ineressante se 
>qualcuno della lista riuscisse a leggerlo e 
>aggiungesse qualche considerazione alle mie.
>Saluti
>MC
>
>--
>Maria Cassella
>
>
>
>
>_______________________________________________
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