[Oa-italia] Confindustria si preoccupa per la diffusione del sw open source

Susanna Mornati mornati a cilea.it
Mer 16 Maggio 2007 13:05:23 CEST


Mi ricorda molto la posizione degli editori 
contro l'Open Access: riporto per intero il breve 
comunicato stampa del 14 maggio di 
Aitech-Assinform, l’Associazione nazionale delle 
imprese d’informatica aderente a Confindustria.
Saluti,
Susanna

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http://www.aitech-assinform.it/aree_sx/informazioni/comunicati/comunicato_14052007_asso.htm

OPEN SOURCE: NO A SCELTE IDEOLOGICHE.
AITECH-ASSINFORM CHIEDE, PER LA PA, NEUTRALITA’ 
TECNOLOGICA E PLURALISMO DELLE SOLUZIONI SOFTWARE

Milano, 14/5/2007 – In una lettera inviata a 
centinaia di esponenti delle istituzioni sia 
centrali che locali, Aitech-Assinform, 
l’Associazione nazionale delle imprese 
d’informatica aderente a Confindustria, ha preso 
posizione in materia di open source, chiedendo 
che, per quanto riguarda le scelte relative al 
software nelle Pubbliche Amministrazioni, venga 
affermato il principio del pluralismo e della libera concorrenza.

Per open source si intende un software rilasciato 
con un tipo di licenza che mette a disposizione 
degli utenti il codice sorgente del programma, 
per eventuali sviluppi. L’esigenza da parte delle 
imprese informatiche di scendere in campo su 
questo tema nasce dalla preoccupazione di veder 
emergere, nell’ambito della Pa, sia a livello 
nazionale che locale, posizioni politiche a 
favore di una scelta normativa sull’open source. 
Posizioni che secondo AITech-Assinform sono 
dettate più da una visione ideologica sulla 
contrapposizione tra software proprietario e 
software libero, che dall’applicazione del 
principio di neutralità tecnologica.

Aitech-Assinform insiste, infatti, sulla 
necessità che le soluzioni software siano 
lasciate al libero confronto fra Pa e imprese 
informatiche, dovendo rispondere al solo 
requisito di soddisfacimento di necessità 
specifiche, nell’ambito di una corretta 
valutazione dei costi e dei relativi benefici. E’ 
fondamentale, si legge nella lettera, che la Pa 
contribuisca a promuovere il principio di 
interoperabilità a tutti i livelli, riconoscendo 
senza pregiudiziali la validità di tutti gli 
standard tecnici presenti sul mercato e 
l’importanza dei formati standard documentali 
aperti. Solo mantenendo la neutralità nella 
valutazione dei vari modelli o piattaforme 
software, è possibile, a seconda dei contesti di 
impiego, privilegiare di volta in volta 
specifiche soluzioni, siano esse open source, proprietarie o miste.



Susanna Mornati, CILEA
Project Leader AEPIC, www.aepic.it
+39 348 7090 226, mailto:mornati a cilea.it

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