[Oa-italia] Fw: Riviste LIS in Italia e OA

Andrea Marchitelli marchitelli a cilea.it
Gio 5 Lug 2007 15:30:59 CEST


Non mi pare che la risposta di Ridi, indirizzata alla lista, sia andata in 
distribuzione.
mi permetto di inoltrarla io.

AM
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Andrea Marchitelli <marchitelli a cilea.it>
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----- Original Message ----- 
From: "Riccardo Ridi" <ridi a aib.it>
To: "Andrea Marchitelli" <marchitelli a cilea.it>
Cc: <oa-italia a openarchives.it>
Sent: Thursday, July 05, 2007 12:28 PM
Subject: Riviste LIS in Italia e OA


>>  anche la decisione di non deposito dovrebbe essere presa dall'autore, 
>> cosa che non accade nelle riviste non ad accesso aperto! [AM]
>
> Certo. A meno che l'autore non abbia firmato un contratto o preso accordi 
> informali con l'editore che lo escludono.
>
>>Anche la Berlin Declaration (trad italiana qui 
>>http://oa.mpg.de/openaccess-berlin/BerlinDeclaration_it.pdf)
>
> Come alcuni di voi gia' sanno, la mia opinione e' che la dichiarazione di 
> berlino non sia il vangelo, e che in alcuni punti essa possa addirittura 
> essere dannosa al successo dell'open access. In particolare, la clausola 
> della liberta' di ridistribuzione e' assai controversa, e secondo me (ma 
> non solo) addirittura di retroguardia.
>
>>E' evidente che l'accordo di una rivista con un provider di contenuti (in 
>>questo senso si potrebbe interpretare la funzione di un archivio nel 
>>rapporto con una rivista E-LIS per BO, nel caso di cui parlavamo) non 
>>possa passare sopra la testa dell'autore.
>
> Bene, era questo il punto che mi interessava. Perche' invece vedo in giro 
> troppo spesso soggetti che decidono al posto degli autori "per il loro 
> bene".
>
>>Con una scelta responsabile di accesso aperto, l'editore assicura agli 
>>autori un maggior controllo dei propri diritti, che dovrebbe portare di 
>>conseguenza una modifica nel contratto di cessione dei diritti d'autore 
>>all'editore.
>
> Bene, ma a quel punto l'autore decidera' se depositare presso E-LIS, 
> altrove o da nessuna parte. Quindi in cosa consisterebbe l'accordo fra BO 
> e E-LIS se non in una lodevole iniziativa di sensibilizzazione?
>
>>Infine c'e' la scelta, sempre possibile, di boicottare le riviste ad 
>>accesso aperto e pubblicare su quelle subscription-based ma, soprattutto 
>>in un campo come il nostro, stento proprio a vederne l'utilita'...
>
> Ogni autore decide (quando puo' decidere) di pubblicare in una sede 
> piuttosto che in un'altra in base a molteplici fattori, non tutti 
> riconducibili alla dinamica pro/contro open access. Non me la sentirei di 
> dire che chi, nel nostro settore, pubblica un articolo su BO o il BollAIB 
> invece che su Bibliotime o AIB Notizie stia "boicottando" le rivise open 
> access.
>
> Riccaro Ridi
>
> 





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