[Oa-italia] Articolo su i costi istituzionali dei modelli Open Access

[Maria Cassella]

Salve a tutti,
e' stato pubblicato sul JASIST (2007) n. 1 un interessane articolo di 
William H. Walters

> http://dx.doi.org/10.1002/asi.20441

che analizza i costi istituzionali di alcuni modelli di Open Access 
pricing (es. PLOS) rispetto al tradizione modello commerciale basato 
sulle sottoscrizioni. L'articolo analizza 4 aree disciplinari (biologia 
generale, biologia cellulare, chimica organica, fisica applicata). Le 
università scelte per l'indagine sono 9 (grandi e piccole).
Le conclusioni in breve sono le seguenti:
esistono enormi differenze  tra le diverse universita' nella quantita' 
di ricerca;
in base a queste differenze il passaggio dal modello commerciale 
tradizionale (abbonamenti) ad un modello economico di tipo Open Access 
consentirebbe un risparmio notevole per le piccole universita' (fino al 
60%), mentre graverebbe in modo sostanziale sulle istituzioni piu' 
grandi, dove si fa piu' ricerca. Tuttavia vanno considerate anche le 
seguenti variabili:
1. che il modello Open Access sposta il baricentro dalle biblioteche ai 
dipartimenti ovvero che i costi per sostenere  un modello" author pays" 
verrebbero sostenuti prevalentemente da questi ultimi;
2. che il modello "author pays" favorisce un numero maggiore di articoli 
accettati e pubblicati per ogni testata. Aumentando il numero di 
articoli pubblicati potrebbero diminuire anche le "fees" pagate per ogni 
articolo;
3. che un modello OA ibrido favorisce l'evoluzione del tradizionale 
modello commerciale basato sulle subscriptions, garantendo una maggiore 
trasparenza nella determinazione dei prezzi degli abbonamenti.
Una curiosita':  la piu' piccola delle universita' oggetto dell'indagine 
ha 1.100 studenti, la piu' grande 54.600.
Spero di essere stata chiara.
L'articolo puo' essere richiesto ai sottoscrittori del contratto Wiley , 
anche a me, che posso inoltrarvelo via fax.
Saluti a tutti
Maria Cassella



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Maria Cassella
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