<html>
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</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<p>Grazie Maria Chiara,<br>
</p>
On 10/10/2018 09:46, Maria Chiara Pievatolo wrote:<br>
<blockquote type="cite"
cite="mid:9409ecf0fd609b9aa714317b11b01ab1@mailbox.unipi.it">Ogni
volta che si entra in Fb e si accetta tutto questo, si
contribuisce al suo successo. Per me stare su Fb è come essere a
favore della scienza aperta e però pubblicare e fare da revisore
per le riviste ad accesso chiuso di Elsevier, perché sono parte
della realtà.
<br>
</blockquote>
Il successo di Facebook, non mina la possibilità di avere e
stimolare buona comunicazione e discussione, sia personale sia
scientifica. L'interpretazione che fai è personale e la rispetto, ma
non è così per tutti.<br>
<blockquote type="cite"
cite="mid:9409ecf0fd609b9aa714317b11b01ab1@mailbox.unipi.it">L'unico
modo per usare FB senza esserne usati è appunto - così per esempio
fa Roberto Caso - impiegarlo esclusivamente per condividere
informazioni e invitare chi vuole discuterle a spostarsi con noi
altrove, mostrando con i fatti che si può conversare più
civilmente in altri ambienti.
<br>
</blockquote>
Di nuovo non sono d'accordo. Condividere informazioni in FB senza
stimolare alcuna interazione non è assolutamente l'unico modo (e si
rivela anche poco efficace secondo me); questa è una tua scelta
rispettabilissima, ma non corrisponde alla realtà. Si può conversare
civilmente in qualunque ambiente, dipende dall'atteggiamento e dalla
volontà. Ovviamente FB, Twitter e chat stimolano un'interazione più
istintiva e meno ragionata, ma non per questo sono da evitare.<br>
In FB io ho interazioni e discussioni anche con conoscenti e amici
con simpatie razziste e anche fasciste, con l'obiettivo non di far
cambiare idea a loro ma di fornire degli elementi di informazione,
dubbio, ragionamento che, ritengo, possono prima o poi avere effetti
positivi. Figuriamoci se non ritengo utile interagire in un gruppo
che parla di accademia, ricerca e scienza nel quale si può
sicuramente ragionare con più serietà..<br>
Pensare di non interagire nelle piattaforme che ora sono, a volte
anche quasi esclusivamente, luogo e veicolo di scambi di
informazioni per miliardi di persone, per me significa ingenuamente
e inefficacemente ridursi a discutere con chi la pensa più o meno
come me... e questo non è sempre utile.<br>
<blockquote type="cite"
cite="mid:9409ecf0fd609b9aa714317b11b01ab1@mailbox.unipi.it">Parlo
solo per me e non per AISA: che cosa avrebbe guadagnato la causa
della scienza aperta dalla trasformazione di uno scontro personale
in uno scontro istituzionale? Perché dovremmo farci condizionare
così da Fb da trasformare un potenziale alleato in un nemico?
Fuori da Fb, chi è padrone di sé sa apprezzare la differenza fra
chi butta i bibliotecari dalla finestra e chi fa entrare i
ricercatori dalla porta :-)
<br>
</blockquote>
Questo secondo me è un altro errore/semplificazione, che fa anche
Roberto.<br>
Nella discussione in Facebook non è in atto uno scontro personale
Marcati/Giglia. Casomai c'è un discussione
Marcati/Giglia/Sarretta/Carpi e altri che qualcuno (e il maschile è
indicativo) ha "arricchito" di toni e attacchi personali. E non vedo
nessuno scontro istituzionale. E non si stanno facendo nemici.
Queste sono interpretazioni veramente semplicistiche.<br>
L'effetto fin'ora è che EMS (la società europea dei matematici) ha
ritrattato e corretto un articolo ricco di falsità e informazioni
scorrette (anche l'attuale contiene inesattezze...) e questo
principalmente per merito di Elena. Anche il prof. Marcati ha
modificato il suo post che ora informa (un po') meglio sulla
posizione di EMS e alcuni contenuti del PlanS. La discussione sta
continuando su altri elementi connessi all'Open Access, alle APC,
alla green e gold road, ecc., tutti temi cari a tutti noi.<br>
<br>
Non mi pare assolutamente inutile né sterile nè tantomeno dannoso
continuare a esserci e discutere, dove lo si fa, con competenza e
serietà, su temi importanti.<br>
<br>
Ale<br>
<br>
<div class="moz-signature">-- <br>
<font size="2" face="courier,verdana,arial,sans-serif"
color="grey">
--
<p>Alessandro Sarretta</p>
<p>
skype/twitter: alesarrett<br>
Web: <a href="http://ilsarrett.wordpress.com">ilsarrett.wordpress.com</a>
</p>
<p>Research information:<br>
</p>
<ul>
<li><a
href="http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it">Google
scholar profile</a></li>
<li><a href="http://orcid.org/0000-0002-1475-8686">ORCID</a></li>
<li><a
href="https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta">Research
Gate</a></li>
<li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta">Impactstory</a></li>
<!-- <li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta"><img src="https://impactstory.org/logo/small" width="80" /></a></li> -->
</ul>
</font>
</div>
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</html>