<div dir='auto'>Caro Alessandro,<div dir="auto"><br></div><div dir="auto">Ti confermo quanto hai suggerito, la possibilità di depositare in arxiv o repec i post print di elsevier è quello che suggeriamo ai ricercatori che si trovano nella situazione che hai descritto.</div><div dir="auto"><br></div><div dir="auto">In questo caso si deve indicare bene negli acknowledgement il grant per il text mining di openaire. In alternativa bisogna effettuare il claim collegando il paper al progetto una volta che l'articolo è stato colleIonato da openaire.</div><div dir="auto"><br></div><div dir="auto">Un caro saluto</div><div dir="auto"><br></div><div dir="auto">Emma Lazzeri</div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il 06 lug 2018 08:36, Alessandro Sarretta <alessandro.sarretta@gmail.com> ha scritto:<br type="attribution" /><blockquote class="quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div>
<p>Ciao a tutte/i.</p>
<p>Nella mia esperienza di ricercatore e di collega di ricercatori
in ambito marino, vedo che i vincoli principali alla compliance
con il mandato open access di H2020 sono i costi delle APC per la
via gold OA e i tempi di embargo per la via green.</p>
<p>In particolare per questi ultimi, uno dei problemi evidenti è che
si pubblica molto con Elsevier (lasciamo stare tutte le
considerazioni relative...) e i loro tempi di embargo sono
solitamente 24 mesi, mentre per H2020 al massimo devono essere 6.
Fin'ora quindi non ero mai riuscito a trovare una modalità da
consigliare per uscire da questo impasse per chi desidera
pubblicare in quelle riviste e non ha soldi/voglia di pagare APCs.<br />
</p>
<p>Da uno scambio di tweet mi sembra di aver trovato uno spiraglio,
che ho provato a descrivere qui:
<a href="https://ilsarrett.wordpress.com/2018/07/05/how-scientists-can-comply-with-the-h2020-open-access-mandate-through-self-archiving/">https://ilsarrett.wordpress.com/2018/07/05/how-scientists-can-comply-with-the-h2020-open-access-mandate-through-self-archiving/</a></p>
<p>In pratica, Elsevier dice che si possono caricare i post-print
senza embargo "by updating a preprint in arXiv or RePEc with the
accepted manuscript" (vedi
<a href="https://www.elsevier.com/about/policies/sharing">https://www.elsevier.com/about/policies/sharing</a>). Anche MarXiv
(<a href="https://marxiv.org/">https://marxiv.org/</a>) sembra poter essere assimilato a quei due
repository in quanto nonprofit e subject-specific
(<a href="https://twitter.com/MarXivPapers/status/1014171094733877248">https://twitter.com/MarXivPapers/status/1014171094733877248</a>),
quindi archiviando lì il ricercatore dovrebbe essere apposto
formalmente con H2020.</p>
<p>Cosa ne dite? Fila effettivamente tutto? Mi piacerebbe avere
feedback per poter poi ben consigliare in tal senso colleghi e
comunità marina tutta..</p>
<p>Grazie,</p>
<p>Ale<br />
</p>
<div>-- <br />
<font size="2" face="courier,verdana,arial,sans-serif" color="grey">
--
<p>Alessandro Sarretta</p>
<p>
skype/twitter: alesarrett<br />
Web: <a href="http://ilsarrett.wordpress.com">ilsarrett.wordpress.com</a>
</p>
<p>Research information:<br />
</p>
<ul><li><a href="http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it">Google
scholar profile</a></li><li><a href="http://orcid.org/0000-0002-1475-8686">ORCID</a></li><li><a href="https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta">Research
Gate</a></li><li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta">Impactstory</a></li></ul>
</font>
</div>
</div>
</blockquote></div><br></div>