<html>
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<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8">
</head>
<body text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<p>Mi fa molto (amaramente) sorridere che il dibattito si stia
fortemente spostando sui dati, quando ancora dobbiamo risolvere la
questione dell'accesso aperto alle "semplici" pubblicazioni,
considerando che l'evoluzione dei modelli economici del mercato
editoriale (con il ribaltamento dei costi dagli abbonamenti alle
APC) non mi pare assolutamente una buona strada.<br>
</p>
<pre class="moz-signature" cols="72">Tessa Piazzini
Responsabile del Servizio di informazione e comunicazione all'utenza
Biblioteca Biomedica <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.sba.unifi.it/biomedica">http://www.sba.unifi.it/biomedica</a>
Responsabile Gdl SBA per l'accesso aperto e il supporto alla valutazione della ricerca
Membro della Commissione di Ateneo per l'accesso aperto ai prodotti della ricerca
Università degli studi di Firenze
Largo Brambilla 3
50134 Firenze
tel. 055 2751375/1370
fax 055 2751382
e-mail: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:tessa.piazzini@unifi.it">tessa.piazzini@unifi.it</a>
Blog Bibliomedica In-forma: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.bibliotecabiomedica.wordpress.com">www.bibliotecabiomedica.wordpress.com</a></pre>
<div class="moz-cite-prefix">Il 13/06/2018 11:08, Elena Giglia ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite"
cite="mid:CAMn2N3BxCNL2NitueU8J7k9AbGdBPU6inqyCyaTBtYHGsa16xg@mail.gmail.com">
<div dir="ltr">
<div>cari tutti,</div>
<div>
<div>Ecco un breve sunto dell'EOSC Summit di lunedi' a
Bruxelles, in cui rappresentavo IOSSG.</div>
<div>In generale direi che e' stato molto poco interattivo, le
sessioni del mattino erano troppo piene e quindi per
rispettare i tempi e' stato lasciato pochissimo tempo per
commenti.</div>
<div>Il modo migliore per avere un resoconto dettagliato e'
cercare su Twitter #EOSCsummit : ormai i commenti passano
tutti da li'.</div>
<div><br>
</div>
<div>Sottolineo solo:</div>
<div>- c'e' come prevedibile un <b>fortissimo impegno</b> da
parte della Commissione e del Consiglio a far si' che in
novembre durante il meeting di Vienna (23 nov.) EOSC venga
lanciata in modo ufficiale, con la governance gia'
impostata. Inutile dire che in questo processo l'Italia e'
totalmente assente</div>
<div>- ma il messaggio chiave e': la <b>EOSC o viene
co-creata</b> o non esistera'. Non puo' essere imposta
dall'alto<br>
</div>
<div>- e' importante che ognuno dica la sua utilizzando la <b>Open
Consultation </b>che vi ho gia' segnalato: <a
href="https://www.eoscpilot.eu/open-consultation"
target="_blank" moz-do-not-send="true">https://www.eoscpilot.eu/open-consultation</a><br>
</div>
<div>- il focus del discorso e' stato molto sui <b>bisogni
dei ricercatori, </b>piu' che, come avviene di solito,
sulle infrastrutture. Tutti lo hanno notato in modo
positivo. Altre parole chiave sono state "integrazione di
servizi" e "intedisciplinarieta'", ma lo scopo finale resta
quello di fornire ai ricercatori e a chi fa innovazione uno
strumento da usare ogni giorno<br>
</div>
<div>- l'analogia con il <b>modello "a clessidra"</b> di
Internet [<a
href="https://www.tomshardware.com/news/internet-core-technology-tcp-ipv4-udp-internet-protocols,13286.html"
target="_blank" moz-do-not-send="true">https://www.tomshardware.com/news/internet-core-technology-tcp-ipv4-udp-internet-protocols,13286.html</a>
oppure <a
href="https://phys.org/news/2011-08-internet-architecture-hourglass-future.html"
target="_blank" moz-do-not-send="true">https://phys.org/news/2011-08-internet-architecture-hourglass-future.html</a>
e' stato ribadito piu' volte: al centro poche regole
condivise, sopra e sotto protocolli via via piu'
specializzati</div>
<div>- Silvana Muscella ha presentato la bozza del <b>secondo
rapporto dell'High Level Expert Group</b>, <a
href="https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/conferences/eosc_summit_2018/prompting_an_eosc_in_practice_eosc_hleg_interim_report.pdf"
target="_blank" moz-do-not-send="true">https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/conferences/eosc_summit_2018/prompting_an_eosc_in_practice_eosc_hleg_interim_report.pdf</a>
Alle pagine 8 e 9 trovte le Implementation, Engagement e
Steering Recommendations<br>
</div>
<div>- il <b>modello di FAIR object</b> (guardate l'immagine:
<a
href="https://twitter.com/simonhodson99/status/1006106264215195648"
target="_blank" moz-do-not-send="true">https://twitter.com/simonhodson99/status/1006106264215195648</a>)
e' molto chiaro: al centro i dati, poi gli identificativi,
poi gli standard, e infine i metadati. Inutile sottolineare
che in Italia va creata una cultura del data management, e
qui IOSSG puo' avere un ruolo importante.
Simon Hodson ha ribadito che sono necessari policies, DMPs,
identifiers, standards and repositories <br>
</div>
<div>- importante anche il report Turning FAIR data into
reality: <a
href="https://zenodo.org/record/1285272#.WyDDKSDON9B"
target="_blank" moz-do-not-send="true">https://zenodo.org/record/1285272#.WyDDKSDON9B</a><br>
</div>
<div>- fino al 5 agosto c'e' tempo per <b>commentare</b> il
documento <b>FAIR data Action Plan</b>: <a
href="https://github.com/FAIR-Data-EG/Action-Plan"
target="_blank" moz-do-not-send="true">https://github.com/FAIR-Data-EG/Action-Plan</a>
Siete caldamente invitati a farlo rispondendo a queste
domande</div>
<div>
<ol>
<li>How important is this recommendation? Leave a reaction
e.g. thumbs up, thumbs down, heart, confused</li>
<li>Are the actions appropriate? Is there an action
missing?</li>
<li>Are any of the listed actions superfluous / less
important?</li>
<li>Are the stakeholders correct?</li>
<li>What is an appropriate timescale for the action?</li>
<li>What existing activity does this recommendation /
action need to build upon? What needs to be done to make
this action a reality? Who should take responsibility
for the delivery of this action?</li>
</ol>
- nel pomeriggio ci sono stati i workshop. Ho partecipato a
quello sul FAIR data action plan, nel gruppo Libraries. E'
emerso che le biblioteche possono giocare un ruolo
importante come "hub" nel supporto alla "FAIRificazione dei
dati", facendo leva sulle proprie competenze sui metadati e
rinviando a un network di servizi per gli aspetti legali o
tecnici. E' stato ribadita la necessita' di 500.000 data
stewards - che non possono essere bibliotecari, come gia'
detto altrove, ma esperti della materia (es. PhD) con
specifica formazione sul data management.</div>
</div>
<div>Cari saluti</div>
<div>eg<br>
</div>
<div><br>
-- <br>
<div dir="ltr" class="gmail_signature"
data-smartmail="gmail_signature">
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<div><span
style="color:rgb(103,78,167)">dr.
Elena Giglia<span
style="font-family:arial,helvetica,sans-serif"><br>
Unità di progetto
Open Access<br>
Direzione Ricerca e
Terza Missione<br>
Universita' degli
Studi di Torino<br>
tel. +39.011.670<b>.4191</b></span><br>
</span></div>
<span
style="color:rgb(103,78,167)"><a
href="http://www.oa.unito.it" target="_blank" moz-do-not-send="true">www.oa.unito.it
</a></span><br>
</div>
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<!--'"--><br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
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<pre wrap="">_______________________________________________
OA-Italia mailing list
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:OA-Italia@openarchives.it">OA-Italia@openarchives.it</a>
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PLEIADI: <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.openarchives.it/pleiadi/">http://www.openarchives.it/pleiadi/</a></pre>
</blockquote>
<br>
</body>
</html>