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<p>Grazie per i vari contributi,</p>
On 12/03/2018 09:51, Maria Cassella wrote:<br>
<blockquote type="cite"
cite="mid:CACOickThMxE6=BxrRRxDAk5ZgatZRut-32Fx467o2AknuXpaag@mail.gmail.com">
<div dir="auto">Si tratta di una discussione interessante.
<div dir="auto">Se parliamo di esperti della materia che si
dedicano a tempo perso alla data curation direi che è la
solita soluzione tampone... formati possono farlo, si. Ma
quando? docenti e ricercatori non hanno tempo per farlo. Il
data curator è una professione del digitale. Dovrebbe essere
riconosciuta negli organici come profilo specializzato
all'interno dei profili legati alla digital library. Questo
per le biblioteche. Il data curator è trasversale però
all'area MAB. Quindi proviene anche dall'area archivistica e
da quella museale.</div>
</div>
</blockquote>
Io parto da un'esperienza all'interno di un istituto del CNR, nel
quale i dati della ricerca li gestiscono direttamente i ricercatori
e non esiste un servizio di biblioteca per quanto riguarda i dati.
<p>Nei vari domini di ricerca ci sono infrastrutture, portali,
database di gestione e accesso ai dati spesso molto specialistici
e specializzati, con standard e servizi interoperabili che hanno
esigenze e regole molto specifiche. Per quanto i dati geografici,
cito solamente la Direttiva INSPIRE, con quintali di requirement
relativi a metadati, modelli dati, servizi. L'archiviazione in
repository come quelli raccolti in <a
href="https://www.re3data.org/">https://www.re3data.org/</a> mi
pare sia ancora solamente la parte finale (a cui spesso nemmeno si
arriva) di un processo di gestione dei dati che è al di fuori del
mondo bibliotecario (questo nella mia esperienza).</p>
<p>La mia domanda è quanto la data curation in questo ambito è vista
più come la gestione della pubblicazione scientifica (nel senso
standard di archiviazione) o invece si ragiona in termini più
complessivi di gestione (dalla pianificazione dalla raccolta dai
dati, alla analisi, metadatazione, pubblicazione interoperabile su
web, ecc.).</p>
<p>Mi incuriosisce comprendere quanto il profilo di data curator si
possa avvicinare a quello di molti colleghi (me compreso) che
investono parte del proprio tempo in vari di questi passaggi
collegati ai dati della ricerca.</p>
<p>Forse sono due profili complementari che si dovrebbe cercare di
connettere maggiormente?</p>
<p>Ale<br>
</p>
<div class="moz-signature">-- <br>
<font size="2" face="courier,verdana,arial,sans-serif"
color="grey">
--
<p>Alessandro Sarretta</p>
<p>
skype/twitter: alesarrett<br>
Web: <a href="http://ilsarrett.wordpress.com">ilsarrett.wordpress.com</a>
</p>
<p>Research information:<br>
</p>
<ul>
<li><a
href="http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it">Google
scholar profile</a></li>
<li><a href="http://orcid.org/0000-0002-1475-8686">ORCID</a></li>
<li><a
href="https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta">Research
Gate</a></li>
<li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta">Impactstory</a></li>
<!-- <li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta"><img src="https://impactstory.org/logo/small" width="80" /></a></li> -->
</ul>
</font>
</div>
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