<div dir="auto">Bella l'idea dell'overlay e della migrazione dei comitati editoriali, come Lingua ==> Glossa. Ma tutto ciò implica una modifica.... copernicana della valutazione bibliometrica. O no?</div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il 09 mag 2017 22:23, "Elena Giglia" <<a href="mailto:elena.giglia@unito.it">elena.giglia@unito.it</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><div><div><div><div><div><div><div><div><div>Buonasera,<br></div>l'idea della piattaforma di pubblicazione e' in linea con quanto Bjorn Brembs va sostenendo da tempo sul suo blog <a href="http://bjoern.brembs.net/2016/05/why-havent-we-already-canceled-all-subscriptions/" target="_blank">http://bjoern.brembs.net/2016/<wbr>05/why-havent-we-already-<wbr>canceled-all-subscriptions/</a> (ce lo ha anche raccontanto a Roma lo scorso anno: la similitudine e' con Skype, nella sua università le chiamate Skype sono gratis, chi vuoel usare il telefono tradizionale paga sul suo stipendio. Cosi' chi vuole continuare a usare le riviste tradizionali puo' pagare di tasca sua. Ma i soldi pubblici dovrebbero andare in uan infrastruttura che permetta lo scambio di documenti: <a href="http://streaming.cineca.it/DefaultPlayer/div.php?evento=openAIRE/brembs" target="_blank">http://streaming.cineca.it/<wbr>DefaultPlayer/div.php?evento=<wbr>openAIRE/brembs</a>)<br><br></div>Il momento sembra favorevole, dato che e' l'Unione europea che ha preso l'iniziativa:<br><a href="http://science.sciencemag.org/content/355/6332/1357" target="_blank">http://science.sciencemag.org/<wbr>content/355/6332/1357</a><br></div>come ci ha raccontato JC Burgelmann a Berlino a marzo (<a href="https://www.open-science-conference.eu/wp-content/uploads/2016/02/Burgelman_2017-Science-2-Berlin-March-2017.pdf" target="_blank">https://www.open-science-<wbr>conference.eu/wp-content/<wbr>uploads/2016/02/Burgelman_<wbr>2017-Science-2-Berlin-March-<wbr>2017.pdf</a>). Personalmente sono favorevolissima.<br><br></div><div>Ci sono pero' resistenze da parte delle aree umane e sociali, in cui il ruolo degli editori (anche Open Access) resta piu' incisivo rispetto alle scienze esatte.<br><br></div><div>In questi giorni si sta svolgendo a Venezia l'Annual Meeting di COAR, in cui (almeno da Twitter) sembra siano state presentate cose molto interessanti: <a href="https://www.coar-repositories.org/community/coar-annual-meeting-2017/programme/" target="_blank">https://www.coar-repositories.<wbr>org/community/coar-annual-<wbr>meeting-2017/programme/</a><br></div><div><br></div>Quanto a OPERAS, e' un progetto ombrello non ancora operativo.<br></div>Il primo passo verso OPERAS, e unico progetto attivo, recentemente finanziato in H2020, e' HIRMEOS: durera' tre anni e allineera' le principali piattaforme di pubblicazione di monografie Open Access quanto a identificazione, annotazione ecc.: <a href="http://www.hirmeos.eu/" target="_blank">http://www.hirmeos.eu/</a> <br></div>A questo partecipa l'Universita' di Torino, attraverso il mio ufficio, con altri partner internazionali.<br><br></div>Insomma, ci sono sviluppi interessanti da seguire.<br></div>Saluti<br></div>eg<br></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il giorno 9 maggio 2017 14:32, Maria Cassella <span dir="ltr"><<a href="mailto:maria.cassella@unito.it" target="_blank">maria.cassella@unito.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><div><div><div>Cari, <br></div>ho scorso velocemente. Resto sempre un po' perplessa quando si parla di costruire un'infrastruttura pubblica europea. A mio modesto avviso l'infrastruttura esiste già; è per lo piu' gestita dalle università, dai centri di ricerca. Va potenziata sicuramente, vanno strette piu' collaborazioni che sono di natura politica più che tecnologica, perche' la tecnologia esiste ed è già potente. Vanno realizzate sinergie.<br></div>Concordo, quindi, in assoluto sul modello federato, ma sostenuto da politiche di collaborazione. L'esperienza di COAR dimostra i benefici della collaborazione.<br></div>A proposito dell'infrastruttura conoscete tutti immagino OPERAS <a href="http://operas.hypotheses.org/aboutoperas" target="_blank">http://operas.hypotheses.org/a<wbr>boutoperas</a> . Vi partecipano alcune università italiane tra cui la mia e la CRUI. Sarà interessante vedere i suoi risultati.<br><div><div>Saluti alla lista<br></div><div>mc<br></div></div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote"><div><div class="m_6209909856018773363h5">Il giorno 9 maggio 2017 14:14, Paola Gargiulo <span dir="ltr"><<a href="mailto:p.gargiulo@cineca.it" target="_blank">p.gargiulo@cineca.it</a>></span> ha scritto:<br></div></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div><div class="m_6209909856018773363h5">
<div bgcolor="#FFFFFF" text="#000000">
<p>Carissimi,</p>
<p>Un interessante post a cura di <em>Benedikt Fecher, Sascha
Friesike, Isabella Peters e Gert G. Wagne<strong>r</strong> </em>è
stato pubblicato sul blog di LSE in cui viene espressa una
proposta pratica volta alla creazione di un' infrastruttura
europea pubblica per l'open access .</p>
<p><a class="m_6209909856018773363m_-3008786006742532566m_3831939403841588201moz-txt-link-freetext" href="http://blogs.lse.ac.uk/impactofsocialsciences/2017/04/10/rather-than-simply-moving-from-paying-to-read-to-paying-to-publish-its-time-for-a-european-open-access-platform/" target="_blank">http://blogs.lse.ac.uk/impacto<wbr>fsocialsciences/2017/04/10/rat<wbr>her-than-simply-moving-from-<wbr>paying-to-read-to-paying-to-<wbr>publish-its-time-for-a-europea<wbr>n-open-access-platform/</a></p>
Sul blog di OpenAIRE, Tony Ross Hellauer ha commentato il post
evidenziando che sia preferibile un modello partecipativo e
federato, piuttosto che un approccio monolitico che a sua volta
creerebbe una forma di monopolio sottolineando il contributo che
OpenAIRE potrebbe dare in quanto ha gia' realizzato un serie di
servizi e che l’European Open Science Cloud potrebbe essere la casa
naturale di questa iniziativa e che il punto pù spinoso è come
sempre definire la governance.
<p><span class="m_6209909856018773363m_-3008786006742532566m_3831939403841588201moz-txt-link-freetext"><a class="m_6209909856018773363m_-3008786006742532566m_3831939403841588201moz-txt-link-freetext" href="https://blogs.openaire.eu/?p=1961" target="_blank">https://blogs.openaire.eu/?p=1<wbr>961</a></span></p>
Sul sito di AISA abbiamo pubblicato una notizia articolata sulla
proposta che è molto in linea con le posizioni di AISA sui temi
affrontati.<br>
<a class="m_6209909856018773363m_-3008786006742532566m_3831939403841588201moz-txt-link-freetext" href="http://aisa.sp.unipi.it/uninfrastruttura-pubblica-per-laccesso-aperto-in-europa-una-proposta/" target="_blank">http://aisa.sp.unipi.it/uninfr<wbr>astruttura-pubblica-per-lacces<wbr>so-aperto-in-europa-una-propos<wbr>ta/</a><br>
Commenti sono benvenuti<br>
<br>
Cordialmente <br><span class="m_6209909856018773363m_-3008786006742532566HOEnZb"><font color="#888888">
Paola<br>
<pre class="m_6209909856018773363m_-3008786006742532566m_3831939403841588201moz-signature" cols="72">--
Paola Gargiulo
OpenAIRE NOAD- National Open Access Desk-Italia
CINECA, Interuniversity Consortium for ICT & HPC
Via R. Sanzio 4, I-20090 Segrate MI, Italy
<a class="m_6209909856018773363m_-3008786006742532566m_3831939403841588201moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:email:p.gargiulo@cineca.it" target="_blank">email:p.gargiulo@cineca.it</a>
phone +39 02 26995-218
mobile + 39 328 9507 128
skype paolafoca</pre>
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PLEIADI: <a href="http://www.openarchives.it/pleiadi/" rel="noreferrer" target="_blank">http://www.openarchives.it/ple<wbr>iadi/</a><br></blockquote></div><br></div>
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