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charset=iso-8859-15">
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<body bgcolor="#FFFFFF" text="#000000">
<p>Credo che non sia circolata alcuna notizia sulla lista a
proposito della chiusura, sembrerebbe definitiva della Beall's
list avvenuta a metà gennaio. Come molti di voi sapranno la
Beall's list era lista di proscrizione (black list) delle riviste
cosiddette predatorie, rivista prive di qualità scientifica che
propongono agli autori di pubblicare i loro articoli dietro
pagamento di una fee, inondandoli di un costante spamming che
punta alla vanità dell'autore e alla perversa pressione di
pubblicare.<br>
</p>
<p>Non si conoscono le ragioni ufficiali della chiusura
probabilmente dovute a qualche causa legale diverse ne sono state
intentate da piu' di un editore "proscritto" che si è conclusa con
una transazione che avrà previsto la chiusura del sito.</p>
<p>Molti si sono sentiti orfani di questa chiusura, molti altri in
rete hanno commentato che forse la chiusura del sito non è stato
un gran male, pur riconoscendogli il merito di aver portato alla
luce il problema, in quanto una lista di proscrizione (viene
messo in discussione il criterio stesso della proscrizione nel
post di Cameron Neylon)
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://cameronneylon.net/blog/blacklists-are-technically-infeasible-practically-unreliable-and-unethical-period/">https://cameronneylon.net/blog/blacklists-are-technically-infeasible-practically-unreliable-and-unethical-period/</a>
per di più gestita da un singolo, basata su pochi criteri e
spesso con valutazioni del tutto soggettive e opinabili non è la
soluzione migliore al problema. <br>
</p>
<p>Inoltre la presenza di questi editori ha danneggiato l'accesso
aperto, perche' molti hanno erroneamente e probabilmente in
cattiva fede equiparato open access come assenza di qualità.<br>
</p>
<p>Una maggiore consapevolezza e conoscenza dei criteri per
scegliere una rivista dovrebbe far parte della formazione di ogni
dottorando e di un giovane ricercatore come ricorda il sito <br>
</p>
<p><a class="moz-txt-link-freetext" href="http://thinkchecksubmit.org/">http://thinkchecksubmit.org/</a></p>
<p>Di recente è anche uscito su WAME - <span class="hidden-phone">A
global nonprofit voluntary association of editors of
peer-reviewed medical journals </span>(grazie a Paola De Castro
per la segnalazione) un documento che fornisce i criteri per
identificare una rivista fasulla da una seria e di qualità<br>
</p>
<p> Identifying Predatory or Pseudo-Journals-
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.wame.org/identifying-predatory-or-pseudo-journals">http://www.wame.org/identifying-predatory-or-pseudo-journals</a><br>
</p>
<p>Su Roars Paola Galimberti è dello stesso avviso e ha commentato
in un post di recente questa chiusura a cui sono seguite altre
osservzioni<br>
</p>
<p><a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.roars.it/online/il-ritiro-della-lista-di-beall-ne-sentiremo-la-mancanza/">http://www.roars.it/online/il-ritiro-della-lista-di-beall-ne-sentiremo-la-mancanza/</a></p>
<p>Saluti</p>
<p>Paola<br>
</p>
<p><br>
</p>
<p><br>
</p>
<br>
<pre class="moz-signature" cols="72">--
Paola Gargiulo
OpenAIRE NOAD- National Open Access Desk-Italia
CINECA, Interuniversity Consortium for ICT & HPC
Via R. Sanzio 4, I-20090 Segrate MI, Italy
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:email:p.gargiulo@cineca.it">email:p.gargiulo@cineca.it</a>
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skype paolafoca</pre>
</body>
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