<div dir="ltr"><p class="MsoNormal">Cari tutti,</p>
<p class="MsoNormal">eccovi un brevissimo sunto dell’incontro di Amsterdam della
scorsa settimana, voluto dalla Presidenza Olandese della UE.<br></p>
<p class="MsoNormal">Intanto trovate un video-sintesi dell’incontro: <a href="https://www.youtube.com/watch?v=hMr47Fl24UI&feature=youtu.be">https://www.youtube.com/watch?v=hMr47Fl24UI&feature=youtu.be</a>
e un bellissimo video di interviste a ricercatori, bibliotecari, editori sul
valore della Open Science che è stato diffuso durante il convegno: <a href="https://goo.gl/N3skMl">https://goo.gl/N3skMl</a> </p>
<p class="MsoNormal">Alcune impressioni:</p>
<p class="" style="text-indent: -18pt;"><span style="mso-ascii-font-family:Calibri;mso-fareast-font-family:Calibri;
mso-hansi-font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri"><span style="mso-list:Ignore">-<span style="font:7pt "Times New Roman""> 1)
</span></span></span>Carlos Moedas, il Commissario europeo che ha
fatto dell’openness una priorità, ha aperto i lavori con una relazione
accattivante e ricca di spunti, che leggete qui: <a href="http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-16-1225_en.htm">http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-16-1225_en.htm</a></p>
<p class="">Sentire un Commissario europeo che inizia
parlando di SciHub e della sua importanza come segnale del cambiamento
necessario nella comunicazione scientifica attuale, e che conclude dicendo:
smettiamo di cercare di bloccare ciò che non è più bloccabile – la Open Science
appunto – e chiediamoci invece come può la Open Science lavorare per noi, è
stato meraviglioso.</p>
<p class="">Dà l’idea precisa di come in Europa la Open
Science sia sull’agenda politica, dell’impegno e della convinzione che sta
dietro, e che quindi finalmente forse qualcosa si sta muovendo davvero.</p>
<p class="" style="text-indent: -18pt;"><span style="mso-ascii-font-family:Calibri;mso-fareast-font-family:Calibri;
mso-hansi-font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri"><span style="mso-list:Ignore">-<span style="font:7pt "Times New Roman""> 2)
</span></span></span>Il cambiamento è in atto, e come è stato
ricordato più volte ad Amsterdam, o ne siamo parte e lo guidiamo oppure lo
subiremo. A malincuore ritengo che questo sia ancor più vero in Italia, in cui
non si trova un referente né politico né istituzionale da anni. Faccio notare
che gli unici italiani presenti erano una giornalista, una persona di CNR, una
persona di CINECA e io. E’ doloroso constatare l’assenza della<span style="mso-spacerun:yes"> </span>rappresentanza politica<span style="mso-spacerun:yes"> </span>italiana di alto livello né dal ministero, né
dal mondo dell’università e della ricerca. Fra i circa 350 partecipanti, per
ogni altro paese non si contavano funzionari dei Ministeri se non i ministri
stessi, e i rappresentanti ai massimi livelli di associazioni accademiche, di
editori, di ricercatori.</p>
<p class="" style="text-indent: -18pt;"><span style="mso-ascii-font-family:Calibri;mso-fareast-font-family:Calibri;
mso-hansi-font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri"><span style="mso-list:Ignore">-<span style="font:7pt "Times New Roman""> 3)
</span></span></span>La parola chiave è stata: ne abbiamo parlato per
anni, adesso è il momento di agire. Non a caso frutto del convegno sarà la
Amsterdam Call for Action che sostiene fra l’altro:</p>
<p class="" style="margin-left:72pt"><span style="font-family:"Courier New""><span style="mso-list:Ignore">o<span style="font:7pt "Times New Roman"">
</span></span></span>Servono nuovi criteri di valutazione per una
scienza che non è più prodotta a diffusa come vent’anni fa</p>
<p class="" style="margin-left:72pt"><span style="font-family:"Courier New""><span style="mso-list:Ignore">o<span style="font:7pt "Times New Roman"">
</span></span></span>Serve maggiore trasparenza anche nei contratti:
chi negozia con gli editori dovrebbe rifiutarsi di firmare contratti che
contengano clausole di non-disclosure sul prezzo pagato</p>
<p class="" style="margin-left:72pt"><span style="font-family:"Courier New""><span style="mso-list:Ignore">o<span style="font:7pt "Times New Roman"">
</span></span></span>Bisogna rendere il text e data mining più
facile, legalmente e tecnicamente</p>
<p class="" style="margin-left:72pt"><span style="font-family:"Courier New""><span style="mso-list:Ignore">o<span style="font:7pt "Times New Roman"">
</span></span></span>Applicare ai dati aperti il concetto FAIR
(Findable, Accessible, Interoperable, Reusable)</p>
<p class="" style="text-indent: -18pt;"><span style="mso-ascii-font-family:Calibri;mso-fareast-font-family:Calibri;
mso-hansi-font-family:Calibri;mso-bidi-font-family:Calibri"><span style="mso-list:Ignore">-<span style="font:7pt "Times New Roman""> 4)
</span></span></span>Trovate la Amsterdam Call for Action – che fino
al 14 aprile è ancora aperta per i commenti dei partecipanti- alla pagina della
presidenza olandese: <a href="http://english.eu2016.nl/events/2016/04/04/open-science-conference">http://english.eu2016.nl/events/2016/04/04/open-science-conference</a></p>
<p class="MsoNormal">La Call for Action verrà discussa al prossimo Council of Competitiveness
a metà maggio a Bruxells. Chissà se almeno in quella occasione l’Italia dirà la
sua.</p>
<br>Cari saluti<br>eg<br clear="all"><br>-- <br><div class="gmail_signature"><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div><div dir="ltr"><div><span style="color:rgb(103,78,167)">dr. Elena Giglia<span style="font-family:arial,helvetica,sans-serif"><br>Responsabile Ufficio Open Access - Editoria Elettronica<br>Direzione Sviluppo Organizzativo, Innovazione e Servizi Bibliotecari<br>Universita' degli Studi di Torino<br>tel. +39.011.670<b>.4191</b></span><br></span></div><span style="color:rgb(103,78,167)"><a href="http://www.oa.unito.it" target="_blank">www.oa.unito.it </a></span><br></div></div></div></div></div></div></div></div></div></div></div></div></div></div>
</div>