<div dir="ltr"><div><div><div><div>Il modello olandese prevede che ogni articolo pubblicato da un ricercatore olandese come corresponding in una rivista Springer sia reso open access subito senza ulteriori costi o embarghi.<br></div>E' dunque ragionevole pensare che il contratto austriaco si ispiri a questo.<br></div>In entrambi i casi però abbiamo un fortissimo appoggio da parte del ministero (NL) e degli enti finanziatori della ricerca (AT) per i quali l'accesso aperto è una priorità. <br></div>Saluti<br></div>Paola<br></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il giorno 17 settembre 2015 18:34, Alessandro Sarretta <span dir="ltr"><<a href="mailto:alessandro.sarretta@gmail.com" target="_blank">alessandro.sarretta@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
Grazie Paola per condividere questa notizia.<br>
Ovviamente fa piacere che, potenzialmente, ci saranno più
pubblicazioni OA disponibili per tutti, cosa che credo sia
l'obiettivo principale del movimento OA.<br>
Personalmente questa transizione graduale degli editori da closed
access, a hybrid access, a OA con accordi singoli, mi convince
sempre di più che il modello closed access non ha più alcun senso e
non porta alcun valore aggiunto né alle riviste, né al processo di
peer review, né ovviamente alla qualità degli articoli (cosa che
invece fino a poco tempo fa era una delle risposte più frequenti che
veniva data all'esigenza della chiusura all'accesso) e che,
conseguentemente, il futuro vedrà prevalere la pubblicazione in OA.<br>
Quello che si dovrebbe perseguire con forza credo dovrebbe essere
l'accelerazione di questa transizione e favorire (non solamente
permettere) la pubblicazione in OA rispetto a quella closed e
abbandonare il più velocemente possibile le subscription per i
Journal non OA (oltre a favorire processi di peer review più
trasparenti e coinvolgere in questa apertura totalmente anche i dati
e non solo le pubblicazioni).<br>
Un ultimo appunto, non chiarito dalla lettura dell'articolo,
riguarda il grado di apertura e le licenze associate a questo
accesso.<br>
Ultimamente ho visto vari hybrid journals che parlano di open
access, ma poi obbligano a embarghi di 24 mesi e vincolano ad usare
licenze CC-BY-NC-ND per il green access... Se fosse così, questo
sarebbe un ulteriore tentativo di dilazionare un'apertura che è (o
dovrebbe essere) sempre più inevitabile e mi parrebbe inoltre una
bella una presa in giro... :-)<br>
<br>
m2c<br>
<br>
Ale<div><div class="h5"><br>
<br>
<br>
<div>On 17/09/2015 13:22, Tessa Piazzini
wrote:<br>
</div>
<blockquote type="cite">
Aldilà delle percentuali degli autori che poi pubblicheranno in OA
su Springer, sono fermamente convinta che sia questa attualmente
la strada da perseguire: far entrare la tematica OA nella fase di
contrattazione degli accessi, almeno per quella che è la
situazione attuale in molti settori disciplinari dove la fa da
padrone il modello "ibrido".<br>
Che le università non siano in grado di sostenere il modello toll
access + APC (non contrattate precedentemente) è un dato di fatto
sotto gli occhi di tutti.<br>
Sarebbe interessante sapere quanto è costato in più l'attivazione
delle clausole OA nel contratto Springer.<br>
Buona giornata<br>
<pre cols="72">Tessa Piazzini
Responsabile del Servizio di informazione e comunicazione all'utenza
Biblioteca Biomedica <a href="http://www.sba.unifi.it/biomedica" target="_blank">http://www.sba.unifi.it/biomedica</a>
Università degli studi di Firenze
Largo Brambilla 3
50134 Firenze
tel. 055 2751375
fax 055 2751382
e-mail: <a href="mailto:tessa.piazzini@unifi.it" target="_blank">tessa.piazzini@unifi.it</a>
Blog Bibliomedica In-forma: <a href="http://www.bibliotecabiomedica.wordpress.com" target="_blank">www.bibliotecabiomedica.wordpress.com</a></pre>
<div>Il 17/09/2015 12:25, Maria Cassella
ha scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite">
<div dir="ltr">
<div>
<div>
<div>Per ciò che riguarda la percentuale di autori che si
avvalgono dell'opportunità di pubblicare gratuitamente
oa sarebbe sufficiente avere i dati dei contratti che
Springer aveva stipulato qualche anno fa in Germania.<br>
</div>
In Italia il contratto Springer è stato firmato da poco.
Sarebbe interessante capire con quali clausole relative
all'oa.<br>
</div>
Saluti alla lista<br>
</div>
Maria<br>
</div>
<div class="gmail_extra"><br>
<div class="gmail_quote">Il giorno 16 settembre 2015 22:52,
Paola Gargiulo <span dir="ltr"><<a href="mailto:p.gargiulo@cineca.it" target="_blank"></a><a href="mailto:p.gargiulo@cineca.it" target="_blank">p.gargiulo@cineca.it</a>></span>
ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<p>Di interesse per la lista</p>
<p>Springer e il consorzio delle biblioteche delle
università austriache(AALC/Kooperation E-Medien
Österreich/KEMÖ) hanno firmato un nuovo accordo con
Springer, denominato Springer Compact deal (2016
-2018) che comprende nella quota negoziata per
l'accesso online alle 2000 riviste Springer anche il
pagamento dei costi di pubblicazione degli articoli
ad accesso aperto (APC- Article Processing Charges)
che gli autori afferenti alle università austriache
pubblicheranno tra il 2016 e il 2018 sulle riviste
Springer.</p>
<p>In pratica dal 2016 gli autori austriaci potranno
pubblicare i loro articoli ad accesso aperto sulle
1600 riviste Springer (non OA), le cosiddette riviste
ibride, senza dover versare alcun pagamento aggiuntivo
perché già incluso nel pagamento delle quote per
accedere agli articoli non OA.<br>
Va sottolienato che alla negoziazione ha partecipato
anche la Fondazione austriaca per la scienza (FWF)
che è diventato un partner dell'iniziativa. FWF è un
forte sostenitore dell'accesso aperto da oltre un
decennio e coordina l' Open Access Network Austria
(OANA).</p>
<p>Un contratto simile è stato firmato alcuni mesi fa
dal consorzio olandese delle biblioteche delle
università. Accordi della medesima natura sono in
corso tra Springer e i consorzi di biblioteche in
Germania e Regno Unito. Si tratta di favorire una
transizione morbida e collaborativa all'OA che ha come
vantaggio immediato l' aumento della visibilità,
dell'impatto e dell'accesso ai risultati della ricerca
prodotta in Austria e pubblicata dall'editore
Springer.<br>
</p>
<p>Maggiori informazioni nel <a href="https://www.springer.com/us/about-springer/media/press-releases/corporate/austrian-scholars-can-publish-open-access-in-more-than-1-600-springer-journals/794476" target="_blank">comunicato stampa</a> di Springer<br>
</p>
<p>Cordialmente<span><font color="#888888"><br>
Paola<br>
</font></span></p>
<span><font color="#888888">
<pre cols="72">--
Paola Gargiulo
International Business Development Unit
IT Solutions for Institutional Research
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Via R. Sanzio 4, I-20090 Segrate MI, Italy
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skype paolafoca</pre>
</font></span></div>
<br>
_______________________________________________<br>
OA-Italia mailing list<br>
<a href="mailto:OA-Italia@openarchives.it" target="_blank">OA-Italia@openarchives.it</a><br>
<a href="http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia" rel="noreferrer" target="_blank">http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia</a><br>
PLEIADI: <a href="http://www.openarchives.it/pleiadi/" rel="noreferrer" target="_blank">http://www.openarchives.it/pleiadi/</a><br>
</blockquote>
</div>
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</div>
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<fieldset></fieldset>
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<pre>_______________________________________________
OA-Italia mailing list
<a href="mailto:OA-Italia@openarchives.it" target="_blank">OA-Italia@openarchives.it</a>
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PLEIADI: <a href="http://www.openarchives.it/pleiadi/" target="_blank">http://www.openarchives.it/pleiadi/</a></pre>
</blockquote>
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</blockquote>
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</div></div><div>
<font face="courier,verdana,arial,sans-serif" color="grey" size="2"> --
<p>Alessandro Sarretta</p>
<p>
skype/twitter: alesarrett<br>
Web: <a href="http://ilsarrett.wordpress.com" target="_blank">ilsarrett.wordpress.com</a>
</p>
<p>Research information:<br>
</p>
<ul>
<li><a href="http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it" target="_blank">Google
scholar profile</a></li>
<li><a href="http://orcid.org/0000-0002-1475-8686" target="_blank">ORCID</a></li>
<li><a href="https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta" target="_blank">Research
Gate</a></li>
<li><a href="https://impactstory.org/AlessandroSarretta" target="_blank"><img src="cid:part17.09000104.06030401@gmail.com" width="80"></a></li>
</ul>
</font>
</div>
</div>
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OA-Italia mailing list<br>
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PLEIADI: <a href="http://www.openarchives.it/pleiadi/" rel="noreferrer" target="_blank">http://www.openarchives.it/pleiadi/</a><br>
<br></blockquote></div><br><br clear="all"><br>-- <br><div class="gmail_signature"><div dir="ltr"><div><div>Paola Galimberti<br></div>Università degli Studi di Milano<br></div>20122 Via Festa del Perdono 7<br></div></div>
</div>