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E’ uscito il fascicolo 11-12 del volume 129 di D-lib Magazine tra
gli articoli pubblicati segnaliamo<br>
quello dedicato alla situazione degli archivi aperti in Germania di
Paul Vierkant dal titolo “<a
href="http://www.dlib.org/dlib/november13/vierkant/11vierkant.html">
Census of Open Access Repositories in Germany: Turning Perceived
Knowledge Into Sound Understanding</a>“.<br>
L’articolo descrive la situazione in Germania dove sono presenti
archivi istituzionali, disciplinari e interdisciplinari che
rispondono a diverse esigenze, fino ad oggi non era stata fatta
alcuna indagine sul tema. <br>
Nelle conclusioni dell'articolo viene detto che :<br>
<div class="entry">
<li> OPUS è il software di repository più usato in Germania,
tuttavia una tendenza verso software utilizzati a livello
mondiale come DSpace e EPrints è visibile,</li>
<li> Simple Dublin Core è di gran lunga l’unico formato di
metadati supportato dagli archivi tedeschi ad accesso aperto da
poter essere chiamato uno standard,</li>
<li> Messo a confronto con tutti gli altri registri di repository
il motore di ricerca accademico Bielefeld (BASE) ha la migliore
copertura dei tedeschi archivi ad accesso aperto,</li>
<li> Più di un quarto di istituzioni gestiscono un repository a
sostegno dell’ accesso aperto in una varietà di modi, </li>
<li> La maggior parte dei piccoli archivi ad accesso aperto in
Germania utilizzano servizi di hosting,</li>
<li>Uno su due di tutti gli archivi ad accesso aperto in Germania
hanno un’interfaccia per gli utenti (GU) bilingue in tedesco e
in inglese </li>
<li>C’è bisogno di più servizi di base a valore aggiunto in
archivi ad accesso aperto della Germania .</li>
<p>Secondo l'autore il censimento ha rivelato carenze e punti di
forza dei software dei repository di istituzioni di supporto
alle decisioni future riguardanti lo sviluppo della loro
repository. Inoltre, ha indicato che il movimento dell’accesso
aperto è forte e in una fase di crescita in Germania. Rileva
però la mancanza attuale di funzioni di base come l’esportazione
bibliografica, statistiche di utilizzo, social media o supporto
multilingue nella maggior parte degli archivi ad accesso aperto
in Germania.<br>
Lo studio ha fornito risultati senza precedenti, ma ha lasciato
molte domande senza risposta. Il Dipartimento di Information
Management della Scuola di Berlino di biblioteconomia e scienza
dell’informazione condurrà in futuro un Censimento degli archivi
aperti in Germania e nel corso di un seminario tenterà di
affrontare questioni irrisolte.<br>
Interessante è l'ultima frase dell'articolo dove viene affermato
che il futuro non dipende solo dall'archivio, ma anche e
soprattutto dalla volontà dei manager dei repository, dei
finanziatori e dagli altri portatori di interesse di affrontare
in modo duraturo le problematiche connesse all'implementazione e
alla gestione degli archivi aperti e dell'accesso aperto in
generale.<br>
</p>
</div>
Cordiali saluti<br>
Paola<br>
PS la notizia più estesa è riportata nella CLUG Newsletter<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://clugnews.cineca.it/?p=18965">http://clugnews.cineca.it/?p=18965</a><br>
<pre class="moz-signature" cols="72">--
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