<div dir="ltr">Mi piacerebbe, per una volta, <div>capire chi ha proposto/criticato cosa, cioè ripercorrere la storia del decreto e vedere chi ha fatto le modifiche e quali. Trattandosi di un testo solo, ce la dovremmo fare, secondo me</div>
<div>(usando Storify? Un wiki con le varie diff? commentpress?)</div><div><br></div><div>Andrea</div></div><div class="gmail_extra"><br><br><div class="gmail_quote">2013/10/4 Mauro Guerrini <span dir="ltr"><<a href="mailto:mauro.guerrini@unifi.it" target="_blank">mauro.guerrini@unifi.it</a>></span><br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div text="#000000" bgcolor="#FFFFFF">
<br>
<div><br>
<div><br>
</div>
<div><font face="Arial">Ecco il testo del D.L<font>.</font> Cultura convertito in legge<br>
</font></div>
<div><a href="http://download.repubblica.it/pdf/2013/cultura/disegno_legge_tutela.pdf" target="_blank">http://download.repubblica.it/pdf/2013/cultura/disegno_legge_tutela.pdf</a></div>
<div><br>
<font face="Arial">La norma sull'OA è stata
completamente svuotata.<br>
<font>Ciò dimostra che occorre grande senso di
responsabilità quando si trattano in pubblico questioni
delicate: <font>ne<font>lle settimane
scors<font>e qualcuno si è alzato a pontificare
contro il testo formulato inizialmente, accusato di
essere troppo moderato o inserito in un <font>documento improprio</font>; le sue
argomentazioni sono state usate da<font>gli
edito<font>ri più retrivi e </font></font>dall'AIE
stessa in funzione anti <font>testo </font>OA
formulato nel D.L. <font>Chi si esprime in
pubblico dovrebbe avere un grande senso di
responsabilità e sapere che ogni affermazione può
essere letta in modi estremamente diversi.</font><br>
<font>Occorre comprendere bene il contesto
editoriale<font> <font>e
accademico italiano, </font></font>che non è
affatto favorevole all'OA, come dimostra il t<font>esto convertito in legge ieri,
conseguenza dell'intervento delle lobbies potenti
di una parte consistente degli editori italiani
(per fortuna qualcuno di loro non è su queste
posizioni) e di una parte consi<font>stente
del mondo accademico</font>, visto che il testo
<font>è stato riformulato da un ex
rettore<font>. C'è anche chi ha detto
che l'Italia non <font>è ancora
pronta per una legge sull'OA! Mi sembra una
sciocchezza: <font>dieci-quindici
anni buttati via<font>? e le
università e le agenzie private che si
sono mosse attivamente in questa
direzione? Il tempo è questo, ma occorre
muoverci uniti e consa<font>pevoli
del contesto in gran parte <font>ostile.</font></font><br>
</font></font></font></font></font></font></font></font></font></font></font></font>Non dem<font>o</font>ralizziamoci,
ma cerchiamo, la prossima volta, di e<font>ssere più responsabili e avere
maggiore senso po<font>litico: chi
va alle trattative diviso è des<font>tinato a sicuro insuccesso.</font></font></font><br>
</div>
<br>
Saluti,<br>
mauro guerrini<br>
<br>
</div>
<br>
</div>
<br>_______________________________________________<br>
OA-Italia mailing list<br>
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PLEIADI: <a href="http://www.openarchives.it/pleiadi/" target="_blank">http://www.openarchives.it/pleiadi/</a><br></blockquote></div><br></div>