[Oa-italia] R: lavorare con i pre-print - quanto potrebbero essere diversi dai post-print ?

Elena Giglia elena.giglia a unito.it
Dom 18 Mar 2018 10:39:38 CET


Buongiorno
riposto prima questo perche' non sembra essere partito:
Aggiungo, perche' lo sto usando per un altro lavoro, questo pensiero di
Kathleen Fitzpatrick (Planned obsolescence)
<https://books.google.it/books?id=ESRqtClh9WgC&pg=PA1&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=3#v=onepage&q&f=false>,
a mio avviso ancora piu' importante perche' viene dalle scienze umane e
sociali:

Trovo molto bella l'idea sia l'idea di rendere pubblici subito i propri
testi di rimanere "engaged" con loro anche dopo.
Buona domenica


Il giorno 18 marzo 2018 10:19, stefano bianco <stefano.bianco a lnf.infn.it>
ha scritto:

> Cara Elena e tutti e tutte, mentre condivido che il vero problema sia
> nella definizione e validità' universale della peer review, vi informo che
> la fenomenologia del "preprint vs published" e' del tutto varia e dipende
> dalle comunità'. Nella mia (fisica),  dove si usa quasi universalmente
> arXiv come subject repository, e' abitudine (almeno di noi più' attenti
> alle tematiche OA) di :
>    1) postare il preprint su arXiv
>    2) attendere un primo giro di email con i commenti da colleghi
>    3) inviare a rivista con solito iter
>    4) effettuare le modifiche al contenuto del preprint secondo la peer
> review e il typesetting
>    5) aggiornare il preprint su arXiv che quindi contiene lo stesso
> contenuto dell'articolo pubblicato (non ovviamente la veste grafica che e'
> proprietaria del publisher)
>
>  Chi segue l'algoritmo 1-5 fornira' alla comunità' un contenuto identico
> alla versione peer reviewed. Nessun publisher a quanto ne so ha mai
> protestato (probabilmente  solo perché' non ha le forze per fare un
> controllo sistematico, e perché' e' consapevole delle usanze OA del
> settore).
>
>  HTH,
>
>  carissimi saluti
>  stefano
>
>
>
> 2018-03-16 9:11 GMT+01:00 Giovanni Salucci <salucci a gmail.com>:
>
>> Buongiorno
>>
>>
>>
>> lo studio  originale alla base dell'articolo suggerito da Elena Giglia
>>
>> è oggetto di controversia e ritenuto da alcuni del tutto inaffidabile: si
>> veda ad esempio
>>
>> https://scholarlykitchen.sspnet.org/2018/03/15/a-comment-on-
>> klein-et-als-comparing-articles-to-preprints/
>>
>>
>>
>> tornando alla questione dei preprint, credo che alla base di tanti
>> fraintendimenti ci sia una mutazione in atto
>>
>> nel concetto stesso di pre-print, come già introdotto da Paola Galimberti
>>
>> e da Elena Giglia in alcuni  interventi precedenti in questa stessa
>> discussione.
>>
>>
>>
>> Si intende per preprint la versione originale (cioè quella dell'autore)
>> di un articolo
>>
>> inviato ad una rivista per la valutazione?
>>
>> oppure
>>
>> si intende per preprint la versione "non editoriale" di un articolo, ma
>> che già
>>
>> è stata sottoposta a peer review e quindi del tutto equivalente alla
>> versione che poi sarà pubblicata,
>>
>> al netto di interventi editoriali?
>>
>> Oppure
>>
>> Si intende per preprint la pubblicazione in anteprima di un contributo
>> scientifico
>>
>> che l'autore fa per ottenere commenti e pareri, senza che questa si
>> astata ancora inviata a nessuna rivista?
>>
>> Oppure
>>
>> Si intende per preprint già la versione pubblicata di un articolo nel
>> modello "post peer review"
>>
>> e quindi in attesa di essere sottoposto alla peer review?
>>
>> Oppure.....
>>
>>
>>
>> E' evidente che molta della confusione è generata dai diversi preprint
>> server
>>
>> che esistono (e che stanno sorgendo) ognuno con "proprietari",  modelli
>> economici,
>>
>> criteri di ammissione e regole di gestione molto differenti da caso a caso
>>
>>
>>
>> In tutti i casi, ritengo che la battaglia sia a livello di Peer-Review,
>> cioè
>>
>> se davvero si possa continuare a considerare il modello attuale
>>
>> come unico modello affidabile per garantire la scientificità degli
>> articoli.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> *Da:* OA-Italia [mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it] *Per conto di
>> *Elena Giglia
>> *Inviato:* mercoledì 14 marzo 2018 18:18
>> *A:* Maria Chiara Pievatolo; Lista di discussione su temi relativi
>> all'accesso aperto
>> *Oggetto:* Re: [Oa-italia] lavorare con i pre-print - quanto potrebbero
>> essere diversi dai post-print ?
>>
>>
>>
>> Ecco un altro contributo sul tema pre-postprint come output tradizionali,
>> che credo riprenda gli articoli gia' citati (ma ho letto troppo
>> velocemente)...
>>
>> mi piaceva la conclusione
>> " What the research shows is that when it comes to academic publishing,
>> as in many other spheres, all that glitters is not gold: humble preprints
>> turn out to be almost identical to the articles later published in big-name
>> journals, but available sooner, and much more cheaply"
>> Glynn Moody, Techdirt 14 March 2018
>> Research Shows That Published Versions Of Papers In Costly Academic
>> Titles Add Almost Nothing To The Freely-Available Preprints They Are Based
>> On
>> <https://www.techdirt.com/articles/20180308/03225939387/research-shows-that-published-versions-papers-costly-academic-titles-add-almost-nothing-to-freely-available-preprints-they-are.shtml>
>>
>> Buona serata
>>
>>
>>
>> Il giorno 7 marzo 2018 17:53, Maria Chiara Pievatolo <
>> mariachiara.pievatolo a unipi.it> ha scritto:
>>
>> On 07-03-2018 14:02, Paola Galimberti wrote:
>>
>> In questo senso anche il termine pre-print non funziona più.
>> pre-print presuppone che ci sia un post-print.
>> Mentre nella infrastruttura descritta da Brembs le pubblicazioni sono un
>> qualcosa in divenire che appaiono in diverse versioni successive che
>> dipendono dal punto in cui la conversazione con la comunità scientifica
>> (open peer review) è giunto.
>>
>>
>> La stampa (*), in passato, e la valutazione di stato, adesso, ci hanno
>> abituato a lavorare con *prodotti* cristallizzati una volta *licenziati*
>> per le stampe.  Come scriveva anche Guédon nel testo da me segnalato nel
>> messaggio precedente, in rete non abbiamo nessun bisogno di imitarla, e
>> possiamo ritornare ai *processi*, come nell'età della cultura manoscritta (
>> http://bfp.sp.unipi.it/chiara/lm/aib_2005.html#quicksand) - disponendo,
>> fra l'altro, di strumenti di versioning assai più efficienti di quelli
>> degli antichi filologi, che dovevano spostarsi fisicamente di biblioteca in
>> biblioteca.
>>
>> Si veda per esempio H. van der Sompel, Scholarly Communication:
>> Deconstruct & Decentralize? https://www.youtube.com/watch?v=o4nUe-6Ln-8
>>
>> Un saluto,
>> MCP
>>
>> (*)  O, meglio,  la stampa come si è attestata nella storia contemporanea.
>>
>>
>> --
>> Maria Chiara Pievatolo
>> Dipartimento di Scienze politiche Università di Pisa
>> <https://maps.google.com/?q=di+Pisa+Via+Serafini+3+56126+Pisa+(Italy&entry=gmail&source=g>
>> Via Serafini 3 56126 Pisa (Italy
>> <https://maps.google.com/?q=di+Pisa+Via+Serafini+3+56126+Pisa+(Italy&entry=gmail&source=g>
>> )
>> +39 050 2212479
>> http://btfp.sp.unipi.it https://twitter.com/btfp1
>> https://twitter.com/MCPievatolo
>> https://people.unipi.it/mariachiara_pievatolo/
>>
>>
>> _______________________________________________
>> OA-Italia mailing list
>> OA-Italia a openarchives.it
>> https://liste.cineca.it/cgi-bin/mailman/listinfo/oa-italia
>> PLEIADI: http://www.openarchives.it/pleiadi/
>>
>>
>>
>>
>> --
>>
>> dr. Elena Giglia
>> Unità di progetto Open Access
>> Direzione Ricerca e Terza Missione
>> Universita' degli Studi di Torino
>> tel. +39.011.670 <+39%20011%20670>*.4191*
>>
>> www.oa.unito.it
>>
>>
>> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient> Mail
>> priva di virus. www.avast.com
>> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=emailclient>
>> <#m_-655619802476908553_m_5963069834973878448_DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
>>
>> _______________________________________________
>> OA-Italia mailing list
>> OA-Italia a openarchives.it
>> https://liste.cineca.it/cgi-bin/mailman/listinfo/oa-italia
>> PLEIADI: http://www.openarchives.it/pleiadi/
>>
>
>
>
> --
> Dr.Stefano Bianco
> Referente OA per l'INFN
> Alte Energie - Laboratori Nazionali di Frascati dell'INFN
> v.E.Fermi, 40 - 00044 Frascati (Roma) ITALY
> <https://maps.google.com/?q=Fermi,+40+-+00044+Frascati+(Roma)+ITALY&entry=gmail&source=g>
> ph.  +39-06-94038016 <+39%2006%209403%208016>, +39-06-94032793
> <+39%2006%209403%202793>
> fax  +39-06-94032427 <+39%2006%209403%202427>
> CERN: 16-2042cell, 73055office, +41754112042cell
>



-- 
dr. Elena Giglia
Unità di progetto Open Access
Direzione Ricerca e Terza Missione
Universita' degli Studi di Torino
tel. +39.011.670*.4191*
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