[Oa-italia] Quanto manca la formazione Open access

Tessa Piazzini tessa.piazzini a unifi.it
Mer 10 Maggio 2017 11:40:48 CEST


Purtroppo trovo che ci sia poco da commentare: è una realtà che più o 
meno tutti conosciamo bene e sono discorsi che almeno una volta ci siamo 
sentiti fare tutti.
L'aver permesso che IRIS diventasse sinonimo di "valutazione MIUR/ANVUR" 
ha contribuito ulteriormente ad affossare le possibilità di far capire 
il reale scopo e vantaggio dei repository.

Sinceramente sono d'accordo con Ezio: la nostra comunità, per quanto 
motivata e combattiva, nulla può contro l'inerzia e il disinteresse di 
chi ha il reale potere di influenzare e spingere i docenti e i ricercatori.

Tessa

Tessa Piazzini
Responsabile del Servizio di informazione e comunicazione all'utenza
Biblioteca Biomedica http://www.sba.unifi.it/biomedica
Responsabile Gdl SBA per l'accesso aperto e il supporto alla valutazione della ricerca
Membro della Commissione di Ateneo per l'accesso aperto ai prodotti della ricerca
Università degli studi di Firenze
Largo Brambilla 3
50134 Firenze
tel. 055 2751375/1370
fax 055 2751382
e-mail: tessa.piazzini a unifi.it
Blog Bibliomedica In-forma: www.bibliotecabiomedica.wordpress.com

Il 10/05/2017 10:57, Ezio Tarantino ha scritto:
> Cara Elena, ti stupisci? Io no.
> Sono anni che vado dicendo che le cose potranno cominciare a cambiare 
> esclusivamente in presenza di azioni violente e coercitive 
> rigorosamente top-down. C'è ancora una drammatica sproporzione fra il 
> numero dei bibliotecari e dei docenti coinvolti. E' indispensabile e 
> opportuno che bibliotecari e tecnici se ne continuino ad occupare, ma 
> se si vogliono ottenere risultati bisogna farlo in incognito, 
> diventando trasparenti, fingendo che le cose siano state decise da 
> qualcun altro. Non vedo altra strada.
>
> Ezio
>
> Il giorno 10 maggio 2017 09:22, Elena Giglia <elena.giglia a unito.it 
> <mailto:elena.giglia a unito.it>> ha scritto:
>
>     Buongiorno,
>     solo per raccontarvi di alcuni scambi deliranti avvenuti ieri
>     sulla pagina ROARS di Facebook.
>     A un ricercatore che voleva capire come funzionasse IRIS e che
>     astiosamente diceva "perché io mica voglio cedere i miei diritti
>     al mio ateneo" ho cercato di spiegare che IRIS e' un mezzo per
>     disseminare i propri lavori - pagati con fondi pubblici - e che,
>     in ogni caso, trovo strano stracciarsi le vesti per cedere i
>     diritti a una istituzione che dissemina senza scopo di lucro
>     quando invece li si cedono a occhi chiusi ai grandi editori
>     internazionali che poi ci lucrano il 38%.
>     Apriti cielo.
>     Nei commenti, ignoranza totale, fra chi si fa bello del fatto di
>     non mettere in IRIS il pdf perche' "non possono mica costringerci
>     a violare il copyright io" a chi ha un astio totale verso il
>     sistema di valutazione e verso gli atenei che non pagano borse di
>     dottorato.
>     Forse se qualcuno avesse spiegato loro che in IRIS si puo' mettere
>     solo la versione consentita, e che IRIS serve non solo per
>     l'odiato MIUR/ANVUR ma anche per rendere visibile, utile e
>     riusabile il proprio lavoro, saremmo tutti qualche passo piu' avanti.
>     Sono anni che ripeto che la formazione su questi temi e'
>     essenziale, soprattuto in Italia dove siamo indietro su tutto.
>     Abbiamo cercato di organizzare corsi sugli Open data, l'ultimo dei
>     quali come sapete sara' a Milano il 24 e 25. Ma se manca la
>     formazione capillare negli Atenei, serve a poco.
>     IRIS sarebbe stata un'occasione perfetta per organizzare corsi
>     nazionali sull'Open Access/Open Science (come proposto in piu'
>     sedi). Sprecata.
>     Abbiamo uno strumento che puo' fare da vetrina alla intera
>     produzione nazionale, sprecato e inutilizzato perche' i
>     ricercatori si rifiutano di inserire i prodotti per fare un
>     dispetto a MIUR/ANVUR.
>     Situazione assurda. Sarebbe stato compito di chi crede nella Open
>     science evitare che accadesse.
>     Buona giornata
>     eg
>
>
>     -- 
>     dr. Elena Giglia
>     Unità di progetto Open Access
>     Direzione Ricerca e Terza Missione
>     Universita' degli Studi di Torino
>     tel. +39.011.670 <tel:+39%20011%20670>*.4191*
>     www.oa.unito.it <http://www.oa.unito.it>
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>
>
>
>
> -- 
> dr. Ezio Tarantino
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>
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