[Oa-italia] Quanto manca la formazione Open access

Ezio Tarantino ezio.tarantino a uniroma1.it
Mer 10 Maggio 2017 10:57:51 CEST


Cara Elena, ti stupisci? Io no.
Sono anni che vado dicendo che le cose potranno cominciare a cambiare
esclusivamente in presenza di azioni violente e coercitive rigorosamente
top-down. C'è ancora una drammatica sproporzione fra il numero dei
bibliotecari e dei docenti coinvolti. E' indispensabile e opportuno che
bibliotecari e tecnici se ne continuino ad occupare, ma se si vogliono
ottenere risultati bisogna farlo in incognito, diventando trasparenti,
fingendo che le cose siano state decise da qualcun altro. Non vedo altra
strada.

Ezio

Il giorno 10 maggio 2017 09:22, Elena Giglia <elena.giglia a unito.it> ha
scritto:

> Buongiorno,
> solo per raccontarvi di alcuni scambi deliranti avvenuti ieri sulla pagina
> ROARS di Facebook.
> A un ricercatore che voleva capire come funzionasse IRIS e che
> astiosamente diceva "perché io mica voglio cedere i miei diritti al mio
> ateneo" ho cercato di spiegare che IRIS e' un mezzo per disseminare i
> propri lavori - pagati con fondi pubblici - e che, in ogni caso, trovo
> strano stracciarsi le vesti per cedere i diritti a una istituzione che
> dissemina senza scopo di lucro quando invece li si cedono a occhi chiusi ai
> grandi editori internazionali che poi ci lucrano il 38%.
> Apriti cielo.
> Nei commenti, ignoranza totale, fra chi si fa bello del fatto di non
> mettere in IRIS il pdf perche' "non possono mica costringerci a violare il
> copyright io" a chi ha un astio totale verso il sistema di valutazione e
> verso gli atenei che non pagano borse di dottorato.
> Forse se qualcuno avesse spiegato loro che in IRIS si puo' mettere solo la
> versione consentita, e che IRIS serve non solo per l'odiato MIUR/ANVUR ma
> anche per rendere visibile, utile e riusabile il proprio lavoro, saremmo
> tutti qualche passo piu' avanti.
> Sono anni che ripeto che la formazione su questi temi e' essenziale,
> soprattuto in Italia dove siamo indietro su tutto. Abbiamo cercato di
> organizzare corsi sugli Open data, l'ultimo dei quali come sapete sara' a
> Milano il 24 e 25. Ma se manca la formazione capillare negli Atenei, serve
> a poco.
> IRIS sarebbe stata un'occasione perfetta per organizzare corsi nazionali
> sull'Open Access/Open Science (come proposto in piu' sedi). Sprecata.
> Abbiamo uno strumento che puo' fare da vetrina alla intera produzione
> nazionale, sprecato e inutilizzato perche' i ricercatori si rifiutano di
> inserire i prodotti per fare un dispetto a MIUR/ANVUR.
> Situazione assurda. Sarebbe stato compito di chi crede nella Open science
> evitare che accadesse.
> Buona giornata
> eg
>
>
> --
> dr. Elena Giglia
> Unità di progetto Open Access
> Direzione Ricerca e Terza Missione
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> tel. +39.011.670 <+39%20011%20670>*.4191*
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