[Oa-italia] As open as possible, as closed as necessary: Ancora sui dati della ricerca

Paola Gargiulo p.gargiulo a cineca.it
Gio 15 Set 2016 13:17:20 CEST


*Mi scuso per il cross-posting*

Buongiorno a tutti,

suggerisco la lettura di questo post a firma di Paola Galimberti appena  
uscito su ROARS dedicato ai dati della ricerca
http://www.roars.it/online/as-open-as-possible-as-closed-as-necessary-ancora-sui-dati-della-ricerca/

Partendo  da una breve panoramica sullo stato dell'arte delle attivitā 
intraprese da organizzazioni, enti finanziatori, progetti in questo 
ambito nei paesi europei, il post riflette sul recentissimo UK  
Concordat  che definisce 10 principi condivisi al fine di promuovere 
l'accesso e il riuso dei dati. Si tratta di un documento rilasciato 
alcune settimane la cui elaborazione ha visto la  collaborazione di 
diversi soggetti tra cui gli UK Research Council, il Welcome Trust , 
HCFE,  Uk Universities. http://www.rcuk.ac.uk/media/news/160728/
(segnalato gia' a ferragosto sul sito di AISA 
http://bfp.sp.unipi.it/aisa/uk-concordato-sui-dati-aperti-della-ricerca-basato-su-10-principi/)

  Nel suo post Paola Galimberti  riporta quello che si sta facendo in 
Italia grazie all'impegno di singole persone e istituzioni, di 
associazioni come AISA, del ruolo propulsore di di OpenAIRE nella totale 
assenza di strategie a livello nazionale evidenziando le necessitā  di 
policy, di infrastrutture nazionale, di attenzione e di scelte  sui temi 
specifici dei dati della ricerca. Attualmente l'attenzione del governo č 
sui big data e gli open data in genere, con vaghissimi riferimenti ai 
dati della ricerca

Estraggo dalle conclusioni

/Nonostante il tema dei dati della ricerca sia oggetto di discussione da 
tempo e grandi passi siano stati fatti da parte della EC, in Italia/

//

  * /manca una conoscenza approfondita del tema e un soggetto che ne sia
    responsabile/
  * /mancano delle politiche e delle direttive da parte del ministero (e
    di conseguenza anche da parte delle Universitā) armonizzate con
    quanto avviene nel resto dell’Europa/
  * /manca una infrastruttura tecnologica che possa essere di appoggio
    per gli atenei e i loro ricercatori/

//

/Il gruppo di lavoro coordinato dal NOAD di OpenAIRE e la Associazione 
italiana per la scienza aperta hanno accumulato un bel po’ di esperienza 
su queste tematiche, ci auguriamo che quando il ministero deciderā di 
colmare l’enorme lacuna rispetto all’open science (e agli open research 
data) in Italia, sappia giovarsi dei percorsi e degli studi giā avviati 
da atenei, centri di ricerca e associazioni, per non reinventare ogni 
volta la ruota./

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Vorrei anche aggiungere un'altra informazione che anche quest'anno a  
metā novembre si terrā un workshop, precisamente il 14 e il 15 novembre  
a Firenze sul tema del riuso e della riproducibilitā dei dati alla luce 
dei principi di FAIR (Findable Accessible, Interoperable, Retrievable) 
nella prossima settimana annunceremo il programma di massima, intanto 
gli interessati

Ricordo a tutti che la pagina sul wiki oa-italia  ora rinominata Risorse 
sugli open research data, contiene tantissime informazioni utili per 
iniziare a documentarsi (segnalazioni per arricchire la pagina sono 
benvenute)http://wiki.openarchives.it/index.php/Risorse_sugli_open_research_data

Paola


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Paola Gargiulo
OpenAIRE NOAD- National Open Access Desk-Italia
CINECA, Interuniversity Consortium for ICT & HPC
Via R. Sanzio 4, I-20090 Segrate MI, Italy
email:p.gargiulo a cineca.it
phone +39 02 26995-218
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skype paolafoca

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