[Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici

Mauro Guerrini mauro.guerrini a unifi.it
Sab 28 Maggio 2016 16:21:41 CEST


Grazie mille
Manca Gino Roncaglia 
Ti chiamo tra poco 
Mauro 

Inviato da iPhone

> Il giorno 28 mag 2016, alle ore 16:05, Rosa Maiello <rosa_maiello a virgilio.it> ha scritto:
> 
> Caro Mauro
> ho mandato un messaggio in  AIB-CUR per comunicare la notizia ed esprimere
> un commento che mi permetto di riportare anche qui di seguito, rinnovandoti
> un sentito ringraziamento
> Cari saluti
> Rosa
> 
> " [...]
> 
> Ci vuole coraggio a dimettersi da un incarico governativo e credo che
> dobbiamo ringraziare Solimine, Guerrini, Bellingeri e Matthiae che, con il
> loro gesto, richiamano tutti noi, ciascuno per la propria parte, ai doveri
> di onestà intellettuale e fedeltà all'etica professionale nello svolgimento
> del proprio lavoro. 
> 
> Tornando al merito della questione, pare che, anche voler mantenere il
> bilancino, ossia tenendo conto del fabbisogno di organico così come
> pianificato nell'attuale assetto ministeriale, i funzionari bibliotecari da
> reclutare sarebbero stati almeno una decina in più rispetto ai 25 previsti.
> Tuttavia, è la tendenza generale alla dismissione di un intero settore che
> preoccupa e, in proposito, mi limito ad aggiungere un dato strutturale,
> tratto da un comunicato della CGIL Funzione Pubblica di ieri, 27 maggio
> 2016: dopo l'ultima riforma del MiBACT determinata dalla Spending Review, "i
> funzionari bibliotecari hanno perso circa il 45% dei posti previsti
> nell'organico del 1997, quindi il doppio dei tagli operati dalle varie
> manovre dal 1997 ad oggi".
> 
> In queste condizioni, si ha un bel dire che i bibliotecari devono essere
> preparatissimi, innovativi, propositivi e aperti: certo che dobbiamo
> esserlo! La biblioteca è un'organizzazione complessa, mica puoi metterla in
> mano al primo che passa. Posto però che i bibliotecari sono lavoratori al
> pari degli altri, non è che si possa pretendere dal bibliotecario medio di
> essere infiammato da eroico furore e di esserlo sempre, inossidabilmente e a
> dispetto delle circostanze. il clima organizzativo che servirebbe per
> stimolare innovazione, propositività e apertura (in tutte le accezioni
> possibili della parola "apertura", che è tra le più belle del nostro
> vocabolario) è l'opposto di un clima di declino pianificato quale quello in
> cui spesso i bibliotecari operano - in massima parte anziani, diminuiscono
> di anno in anno, i carichi di lavoro aumentano perché quello che prima
> facevano in 10, ora dovrebbero farlo in 2, e fatti bersaglio delle (spesso
> giuste) proteste degli utenti. 
> 
> Ora, non so se e quanto nella fattispecie sia intenzionale, ma il meccanismo
> del declino pianificato è esattamente questo: togli risorse a un servizio
> pubblico, non investire sulla sua qualificazione ecc., fallo funzionare al
> minimo e senza ricambio generazionale, senza innestare energie fresche, fai
> in modo che sia insufficiente e inadeguato ai bisogni degli utenti affinché
> protestino o non ne percepiscano l'utilità e infine - avendo raggiunto il
> necessario consenso sociale - chiudilo o privatizzalo archiviando la
> questione sotto la voce "Economie di scala". 
> 
> Di fatto, mentre tra noi continuiamo a litigare a colpi di citazioni
> autorevoli sull'accezione biblioteconomica e su quella normativa
> dell'aggettivo "pubblica", o sulla prevalenza del "servizio" o della
> "collezione", o su come debbano essere fatte le scuole di Biblioteconomia e
> i corsi di aggiornamento professionale, altri cominciano a pensare che è
> proprio l'oggetto di questi esercizi, la*Biblioteca*, un concetto desueto,
> un nome dato nel passato a istituti destinati alla scomparsa (tanto c'è
> Google, ci sono le banche dati online ecc.). 
> 
> Dove rintracciare elementi di ottimismo (e conseguente motivazione
> all'impegno, nostro e delle nuove generazioni, compresi i giovanissimi che
> oggi scelgono di studiare per diventare bibliotecari)? Solo nella storia,
> provando a osservare l'epoca presente da una certa distanza, come se la cosa
> non ci riguardasse come cittadini, prima ancora che come addetti ai lavori
> (alla Totò: "tanto, mica so' Pasquale"). 
> Le biblioteche oggi, nel loro insieme e indipendentemente dall'appartenenza
> istituzionale e destinazione d'uso, fanno una cosa che solo le biblioteche
> possono fare: attuano o dovrebbero attuare il principio per cui tutto ciò
> che è pubblicato e veicola informazioni deve essere concretamente
> utilizzabile dal pubblico, oggi e in futuro, contribuendo così a promuovere
> "lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica" e la libertà
> di "manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e
> ogni altro mezzo di diffusione", ad assicurare "la tutela del patrimonio
> storico" e a rimuovere "gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,
> limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il
> pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
> lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". 
> Sebbene tali principi vengano spesso ignorati dalle politiche culturali
> contingenti e da amministrazioni distratte, le biblioteche, sempre nel loro
> insieme, sono riuscite a cooperare e a porre in essere processi che, dal
> basso e senza neppure robusti supporti normativi (come osservava Fausto Rosa
> in un contributo pubblicato su AIB Studi nel 2012, il Servizio sanitario
> nazionale non esisterebbe senza leggi, ed auspicava leggi apposite anche per
> il Servizio bibliotecario nazionale),  hanno permesso di offrire servizi
> incomparabili (incomparabilmente più *aperti*) con quelli di tutti gli altri
> settori pubblici; andando ancora più lontano, vale poi ricordare che le
> biblioteche sono nate prima della Costituzione italiana, prima delle Carte
> internazionali dei diritti, prima della nascita dell'editoria, prima di
> istituzioni come i Comuni, gli Stati, le Università e hanno continuato a
> esistere e a trasformarsi sopravvivendo a qualunque latitudine alla
> scomparsa di intere civiltà, di cui offrono testimonianza. Sono quindi
> un'entità tenace, resistente e molto più flessibile e aperta al cambiamento
> di qualsiasi altra istituzione e, a dispetto delle apparenze e delle
> contingenze, probabilmente perdureranno  finché esisterà memoria registrata
> e un giorno narreranno ai posteri la storia di Google quando anche Google
> sarà un vago ricordo. 
> 
> Saluti a tutti
> 
> Rosa Maiello
> rosa_maiello a virgilio.it"""
> 
> 
> 
> 
> ----------------------------------------------------------------------
> 
> Message: 1
> Date: Sat, 28 May 2016 11:30:39 +0200
> From: Mauro Guerrini <mauro.guerrini a unifi.it>
> Subject: [Oa-italia] Dimissioni dal Comitato tecnico scientifico per
>    le biblioteche e gli istituti culturali e dal Consiglio superiore
> dei
>    beni culturali e paesaggistici
> To: "Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto"
>    <oa-italia a openarchives.it>
> Message-ID: <d2aa420d-9362-4681-9331-35b4e20bf037 a unifi.it>
> Content-Type: text/plain; charset="utf-8"
> 
> 
> 
> Il 26 maggio 2016 alle ore 14:29 ho inviato all'on. Ministro per i beni e le
> attività culturali e del turismo Dario Franceschini e p.c. al Presidente del
> consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici Giuliano Volpe la
> lettera di dimissioni dell'intero Comitato tecnico scientifico per le
> biblioteche e gli istituti culturali
> 
> Prof. Mauro Guerrini, presidente
> 
> Dr. Luca Bellingeri, vicepresidente
> 
> Prof. Paolo Matthiae, membro
> 
> Prof. Gino Roncaglia, membro
> 
> Il Comitato ha voluto così esprimere il proprio sconcerto e il profondo
> disagio per quanto previsto dal Bando di concorso per funzionari
> bibliotecari pubblicato il 25 maggio 2016 sul sito del MiBACT, in base al
> quale, nell?ambito del concorso per l?assunzione di 500 nuovi funzionari, è
> stato previsto il reclutamento di 25 (venticinque) unità da inquadrare nel
> profilo di funzionario bibliotecario, ovvero il 5 % del totale dei posti.
> 
> La lettera di dimissioni è stata deliberatamente comcepita in modo tecnico,
> secondo le finalità del nostro Comitato. Essa ha pertanto richiamato la
> consapevolezza dei vincoli imposti alla procedura di reclutamento, che
> doveva necessariamente tenere conto delle tabelle organiche approvate con
> d.m. 6 agosto 2015. Tale scelta, tuttavia, oltre a non tener in alcun conto
> le nuove competenze ed esigenze funzionali derivanti dall?approvazione della
> Legge n. 125/2015, la quale ha nuovamente attribuito allo Stato le funzioni
> in materia di tutela di beni librari di proprietà non statale, e dal
> successivo d.m. 23 gennaio 2016, che ha trasformato le Soprintendenze
> archivistiche in Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, non sembra
> rispettare nemmeno gli scollamenti fra quanto previsto dalle nuove dotazioni
> organiche (che si sono limitate a ?fotografare? la situazione esistente,
> prescindendo dai reali fabbisogni degli istituti) e il personale in
> effettivo servizio nei ruoli di bibliotecario, in base ai quali il
> reclutamento (ragionando con i criteri del medesimo Ministero) avrebbe
> dovuto riguardare almeno una decina di unità in più delle 25 previste.
> 
> In questa situazione, mentre da un lato appare in serio pericolo l?effettivo
> esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela sui beni librari, lo
> stesso futuro di molte tra le principali biblioteche del nostro Paese
> risulta irrimediabilmente compromesso e fortemente pregiudicata la
> possibilità per esse di continuare a poter svolgere un adeguato servizio al
> pubblico e a favore dell?intera comunità nazionale. 
> Basti pensare che nelle sole regioni di Lazio e Toscana, dove è concentrato
> il più alto numero di biblioteche pubbliche statali, comprese le due
> Biblioteche Nazionali Centrali, chiamate a garantire l?erogazione dei
> servizi bibliografici nazionali, la carenza in organico di figure di
> funzionario bibliotecario ammonta a 37 unità, a fronte delle 15 per le quali
> è prevista l?assunzione.
> 
> Nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della sostanziale
> inutilità dello sforzo fin qui intrapreso a favore delle nostre più
> importanti e significative biblioteche, anche con l?elaborazione di
> specifiche proposte di intervento che non possono prescindere dal ricorso a
> un adeguato personale tecnico scientifico, ci siamo dimessi, seppur con
> rammarico e dispiacere, non ritenendo in una tale situazione di poter più
> fornire alcun utile contributo al futuro delle nostre biblioteche statali.
> 
> Con le dimissioni, il Presidente decade da membro del Consiglio superiore
> dei beni culturali e paesaggistici (con diritto di voto) e il Vicepresidente
> non potrà più partecipare al Consiglio.
> 
> Giovanni Solimine, membro del Consiglio di nomina del Ministro Franceschini,
> ha inviato una lettera di dimissioni più politica, che condivido pienamente.
> Nel periodo di presidenza del Comitato tecnico scientifico per le
> biblioteche e gli istituti culturali ho avuto modo di lavorare in piena
> sintonia con tutti i membri, in particolare con il Vicepresidente (ho avuto
> conferma della sua grande competenza professionale) e con Rossana Rummo,
> direttore generale beni librari e istituti culturali, dirigente intelligente
> e capace che ha introdotto un modo funzionale di concepire il suo mandato.
> Ringrazio il prof. Giuliano Volpe e tutti i membri del Consiglio
> superiore: abbiamo lavorato in concordia, seppure con scarso peso sulle
> decisioni ministeriali.
> 
> Faccio proprie le parole del collega e amico Giovanni Solimine, che, nella
> sua lettera inviata ai soci della SISBB scrive che le dimissioni arrivano
> alla fine di un percorso in cui si è preso atto della "sostanziale inutilità
> della presenza" di consulenti in organismi ministeriali, se i loro pareri
> non sono mai stati presi in considerazione.
> Il presidente Volpe ha risposto alle lettera di dimissioni pregandoci di
> ritirarla. Siamo consapevoli che occorra presidiare il campo, ma siamo
> ugualmente decisi a operare per un rinnovamente delle politiche ministeriali
> nel mondo del libro, delle biblioteche, dei servizi bibliografici ai
> cittadini e ai ricercatori professionali, più volte dichiarate, ma al
> momento non realizzate e certamente mai realizzate, se il Ministero non
> doterà le biblioteche di personale qualificato.
> 
> L'uscita del bando ci ha costretti a battere un colpo e un colpo forte.
> 
> Da più parti si assiste a un attacco alle biblioteche considerate inutili,
> retaggio di un passato sepolto. Un passo decisivo in questa direzizone è non
> alimentarle con finanziamenti e con personale qualificato; moriranno come un
> lumicino.
> Ciò significherebbe la morte collaterale di molti, compresi coloro che
> dovrebbero preparare un personale culturalmente e tecnicamente competente
> che non sarà mai accolto nelle strutture.
> 
> Al momento prevale la deluzione per l'assoluta incomprensione del valore
> delle biblioteche perfino in un ministero che dovrebe occuparsi di "beni
> culturali", un settore, quello delle biblioteche e dei servizi
> bibliografici, invece ben valorizzato in altri paesi, considerato strategico
> per lo sviluppo del libero pensiero dei cittadini, quindi "strumento della
> democrazia".
> 
> Cordiali saluti,
> mauro guerrini
> 
> --
> Prof. Mauro Guerrini
> Università di Firenze
> Full Professor of LIS, Library and Information Science Professore ordinario
> di Biblioteconomia Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e
> Spettacolo (SAGAS) Via San Gallo 10
> 50129 Firenze - Italia
> 
> mauro.guerrini a unifi.it
> 
> http://www.unifi.it/p-doc2-2012-200007-G-3f2a3d31382a28.html
> 
> Presidente del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli
> istituti culturali Membro del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e
> Paesaggistici Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
> 
> http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Guerrini
> 
> JLIS.it : Italian Journal of Library, Archives, and Information Science =
> rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza
> dell'informazione:www.jlis.it
> 
> -------------- parte successiva -------------- Un allegato HTML è stato
> rimosso...
> URL:
> http://openarchives.it/pipermail/oa-italia/attachments/20160528/7c0a276f/att
> achment.html 
> 
> ------------------------------
> 
> _______________________________________________
> OA-Italia mailing list
> OA-Italia a openarchives.it
> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
> 
> 
> Fine di Digest di OA-Italia, Volume 116, Numero 13
> **************************************************
> 





Maggiori informazioni sulla lista OA-Italia