[Oa-italia] Sintesi Amsterdam

Elena Giglia elena.giglia a unito.it
Lun 11 Apr 2016 12:40:39 CEST


Cari tutti,

eccovi un brevissimo sunto dell’incontro di Amsterdam della scorsa
settimana, voluto dalla Presidenza Olandese della UE.

Intanto trovate un video-sintesi dell’incontro:
https://www.youtube.com/watch?v=hMr47Fl24UI&feature=youtu.be e un
bellissimo video di interviste a ricercatori, bibliotecari, editori sul
valore della Open Science che è stato diffuso durante il convegno:
https://goo.gl/N3skMl

Alcune impressioni:

-        1)  Carlos Moedas, il Commissario europeo che ha fatto
dell’openness una priorità, ha aperto i lavori con una relazione
accattivante e ricca di spunti, che leggete qui:
http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-16-1225_en.htm

Sentire un Commissario europeo che inizia parlando di SciHub e della sua
importanza come segnale del cambiamento necessario nella comunicazione
scientifica attuale, e che conclude dicendo: smettiamo di cercare di
bloccare ciò che non è più bloccabile – la Open Science appunto – e
chiediamoci invece come può la Open Science lavorare per noi, è stato
meraviglioso.

Dà l’idea precisa di come in Europa la Open Science sia sull’agenda
politica, dell’impegno e della convinzione che sta dietro, e che quindi
finalmente forse qualcosa si sta muovendo davvero.

-         2)  Il cambiamento è in atto, e come è stato ricordato più volte
ad Amsterdam, o ne siamo parte e lo guidiamo oppure lo subiremo. A
malincuore ritengo che questo sia ancor più vero in Italia, in cui non si
trova un referente né politico né istituzionale da anni. Faccio notare che
gli unici italiani presenti erano una giornalista, una persona di CNR, una
persona di CINECA e io. E’ doloroso constatare l’assenza della  rappresentanza
politica  italiana di alto livello né dal ministero, né dal mondo
dell’università e della ricerca. Fra i circa 350 partecipanti, per ogni
altro paese non si contavano funzionari dei Ministeri se non i ministri
stessi, e i rappresentanti ai massimi livelli di associazioni accademiche,
di editori, di ricercatori.

-       3)   La parola chiave è stata: ne abbiamo parlato per anni, adesso
è il momento di agire. Non a caso frutto del convegno sarà la Amsterdam
Call for Action che sostiene fra l’altro:

o   Servono nuovi criteri di valutazione per una scienza che non è più
prodotta a diffusa come vent’anni fa

o   Serve maggiore trasparenza anche nei contratti: chi negozia con gli
editori dovrebbe rifiutarsi di firmare contratti che contengano clausole di
non-disclosure sul prezzo pagato

o   Bisogna rendere il text e data mining più facile, legalmente e
tecnicamente

o   Applicare ai dati aperti il concetto FAIR (Findable, Accessible,
Interoperable, Reusable)

-         4) Trovate la Amsterdam Call for Action – che fino al 14 aprile è
ancora aperta per i commenti dei partecipanti- alla pagina della presidenza
olandese: http://english.eu2016.nl/events/2016/04/04/open-science-conference

La Call for Action verrà discussa al prossimo Council of Competitiveness a
metà maggio a Bruxells. Chissà se almeno in quella occasione l’Italia dirà
la sua.

Cari saluti
eg

-- 
dr. Elena Giglia
Responsabile Ufficio Open Access - Editoria Elettronica
Direzione Sviluppo Organizzativo, Innovazione e Servizi Bibliotecari
Universita' degli Studi di Torino
tel. +39.011.670*.4191*
www.oa.unito.it
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