[Oa-italia] R: R: Fwd: Consultazione pubblica europea sulla riforma del copyright

Antonella De Robbio antonella.derobbio a unipd.it
Mar 16 Set 2014 10:35:07 CEST


5 marzo 2014... in ogni caso eravamo ancora con il Governo Letta...
non per giustificare il Governo Renzi da responsabilità attuali... manca
completamente di attenzione su questi aspetti cruciali ...
ad oggi per esempio non è ancora stata recepita la direttiva sui dati
aperti e sulle digitalizzazioni (siamo fuori termini) 18 mesi...
Per non parlare delle raccomandazioni Europee
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-11-1292_it.htm
Il fatto è che se il Governo italiano dice che non sono necessari
ampliamenti di eccezioni per ricerca e per didattica e nemmeno per la
costruzione di biblioteche digitali tramite digitalizzazione ... beh ... la
vedo seria
Era un'occasione unica che è stata lasciata in mano a pochi soggetti che
lucrano sull'informazione

In questi giorni sta circolando la notizia della Sentenza emessa dalla
Corte di Giustizia Europea che si è nuovamente pronunciata sulla
interpretazione della Direttiva 2001/29/CE, in tema di eccezioni e
limitazioni al diritto d’autore.
Con la sentenza dell’11 settembre, nella causa C‑117/13, avente ad oggetto
la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi
dell’articolo 267 TFUE, dal Bundesgerichtshof (Germania), con decisione del
20 settembre 2012, pervenuta in cancelleria il 14 marzo 2013, nel
procedimento Technische Universität Darmstadt contro Eugen Ulmer KG, la
Corte si esprime sulla nozione di “vincoli di vendita o di licenza” e in
particolare, afferma che uno Stato membro può concedere alle biblioteche
accessibili al pubblico, il diritto di digitalizzare le opere contenute
nelle proprie collezioni, qualora tale atto di riproduzione risulti
necessario ai fini della messa a disposizione degli utenti di tali opere,
su terminali dedicati, nei locali delle istituzioni stesse.

"Uno Stato membro può autorizzare le biblioteche a digitalizzare, senza il
consenso dei titolari dei diritti, determinati libri della loro collezione
al fine di proporli su posti di lettura elettronica"

cosa ne deduciamo?
Uno Stato membro (quindi l'Italia come Stato, intendendo come Parlamento
che emana una norma, o Governo come Consiglio dei Ministri, giusto?)
PUO' (condizionale)
autorizzare le biblioteche  ecc. ecc...
a fare qualche cosa (azione) ... in tal caso digitalizzare (specifica
l'oggetto)
dove?
"su posti di lettura elettronica" (nel senso di rete chiusa)

E quindi la Sentenza "spiega" nel senso di "interpreta" la vecchia sesta
direttiva che però è stata all'epoca recepita dagli Stati membri in modo
difforme.
Diciamo che l'interpretazione fornita da questa "sentenza" potrebbe essere
di aiuto qualora uno Stato Membro "volesse" in qualche modo ridefinire le
zone d'ombra di alcuni disposti della direttiva "recepiti" e scritti in
modo ambiguo nella norma nazionale.

La sentenza europea in sé non ha valore nel ns ordinamento

"La Corte afferma poi che la direttiva ammette che gli Stati concedano alle
biblioteche il diritto di digitalizzare le opere contenute nella loro
collezione, qualora risulti necessario, a scopi di ricerca o di attività
privata di studio, mettere tali opere a disposizione dei singoli individui
su terminali dedicati."

In altri termini "ammette" che gli Stati concedano alle biblioteche...
e l'Europa "ammette" non "impone" che è molto diverso...

E nel ns caso l'Italia NON ha nessuna intenzione di "concedere" queste
autorizzazioni!
E' questo il punto ...

Antonella

Il giorno 15 settembre 2014 10:48, Dott.ssa Valeria De Bartolomeis <
vdebartolomeis a unite.it> ha scritto:

> Concordo e aggiungo che il tutto rivela l'incompetenza di un governo di
> dilettanti che pensa di risolvere i problemi con un tweet. Per chi aveva
> creduto (si era illuso?) che le cose potessero cambiare la delusione è
> doppia.
> Valeria
>
> Dr.ssa Valeria De Bartolomeis
> Responsabile Sistema bibliotecario
> Università degli studi di Teramo
> c/o Facoltà Giurisprudenza (4° livello)
> Campus universitario di Coste S. Agostino - Via R. Balzarini 1
> 64100 Teramo
> Tel. 0861.266080 Fax 0861.266081
> e-mail: vdebartolomeis a unite.it
> Bibliotecario. Professione disciplinata dalla legge n. 4/2013; iscritto
> all’elenco degli Associati AIB, delibera n. E/2014/0107
>
> NOTA DI RISERVATEZZA
> Il contenuto di questo messaggio e dei files allegati è riservato e da
> considerarsi solamente per l’uso della persona e dell’ente cui è
> indirizzato. Se avete ricevuto questa e-mail per errore, siete pregati di
> rimandarla al mittente o di eliminarla.
> The content of this message and any files is confidential and intended
> solely for the use of the person or institution to whom it is addressed. If
> you have received this message in error, please return it to the sender or
> delete it.
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: oa-italia-bounces a openarchives.it
> [mailto:oa-italia-bounces a openarchives.it] Per conto di Daniele Satta
> Inviato: domenica 14 settembre 2014 21:01
> A: antonella.derobbio a unipd.it; Lista di discussione su temi relativi
> all'accesso aperto
> Oggetto: [Oa-italia] R: Fwd: Consultazione pubblica europea sulla riforma
> del copyright
>
> Non è deprimente,  è cialtronesco e probabilmente disonesto.
> A suo tempo abbiamo prima tutti dato addosdo e poi deriso Tremonti per la
> sua pochezza,  ma questi non sono meglio, sono solo più paraculi (scusate
> il
> Franceschini (non ci crederete ma ho il t9 froidiano: volevo scrivere
> scusate il francesismo e ha scritto Franceschini. .. tant'è! )) Daniele
> Satta
>
>
> Inviato da Samsung Mobile.
>
>
> -------- Messaggio originale --------
> Da: Antonella De Robbio
> Data:14/09/2014 14:56 (GMT+01:00)
> A: Lista di discussione su temi relativi all'accesso aperto
> Oggetto: [Oa-italia] Fwd: Consultazione pubblica europea sulla riforma del
> copyright
>
>
> on grande sorpresa dapprima e grande disappunto poi, ho visto che ... il
> nostro Governo - in sede di consultazione pubblica europea per la riforma
> del copyright - ha risposto (in italiano ... il che è tutto dire ...) alle
> domande poste dall'Europa a cittadini, professionisti del settore,
> produttori, stati membri, organizzazioni... (le famose 80 domande su
> digitale e eccezioni ... per la ricerca, la didattica, uso personale, per
> le
> biblioteche , digitalizzazioni ... )
>
> Beh... vi invito ad andare a vedere cosa ha risposto la Presidenza del
> Consiglio dei Ministri ...
> In sintesi ha risposto che per l'Italia non serve ampliare le eccezioni né
> per la didattica, né per la ricerca, né per le biblioteche e né tanto meno
> per la costruzione di biblioteche digitali... che va tutto bene così.
> Era meglio se non rispondeva... in tutti questi decenni lo Stato Italiano
> non aveva mai risposto a una consultazione pubblica. Avrebbe fatto meglio a
> non rispondere.
> Immagino che sia stato qualcuno di questo staff
> http://www.governo.it/DIE/uffici.html
> A che è servito che noi bibliotecari di AIB, nel gruppo Open Access della
> CRUI si sia lavorato settimane per rispondere puntualmente e con cognizione
> alle 80 domande se poi la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha inviato
> un documento che ha il solo scopo di bloccare il progresso scientifico e
> tecnologico a vantaggio di certe lobbies di mercato???
> E' deprimente.
>
> Antonella
>
> --
> Antonella De Robbio
> Coordinatore biblioteche del Polo Giuridico CAB Centro di Ateneo per le
> Biblioteche Universita' degli Studi di Padova Via Anghinoni, 3 - 35121
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> "Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi
> attribuisce
> le proprie sconfitte e i propri errori alla crisi, violenta il proprio
> talento e mostra maggior interesse per i problemi piuttosto che per le
> soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza." Albert Einstein, Come io vedo
> il
> mondo, 1934
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