[Oa-italia] DL Cultura
Maria Cassella
maria.cassella a unito.it
Ven 4 Ott 2013 12:44:14 CEST
Il 04/10/2013 9.20, Mauro Guerrini ha scritto:
>
>
>
> Ecco il testo del D.L. Cultura convertito in legge
> http://download.repubblica.it/pdf/2013/cultura/disegno_legge_tutela.pdf
>
> La norma sull'OA è stata completamente svuotata.
> Ciò dimostra che occorre grande senso di responsabilità quando si
> trattano in pubblico questioni delicate: nelle settimane scorse
> qualcuno si è alzato a pontificare contro il testo formulato
> inizialmente, accusato di essere troppo moderato o inserito in un
> documento improprio; le sue argomentazioni sono state usate dagli
> editori più retrivi e dall'AIE stessa in funzione anti testo OA
> formulato nel D.L. Chi si esprime in pubblico dovrebbe avere un grande
> senso di responsabilità e sapere che ogni affermazione può essere
> letta in modi estremamente diversi.
> Occorre comprendere bene il contesto editorialee accademico italiano,
> che non è affatto favorevole all'OA, come dimostra il testo convertito
> in legge ieri, conseguenza dell'intervento delle lobbies potenti di
> una parte consistente degli editori italiani (per fortuna qualcuno di
> loro non è su queste posizioni) e di una parte consistente del mondo
> accademico, visto che il testo è stato riformulato da un ex rettore.
> C'è anche chi ha detto che l'Italia non è ancora pronta per una legge
> sull'OA! Mi sembra una sciocchezza: dieci-quindici anni buttati via? e
> le università e le agenzie private che si sono mosse attivamente in
> questa direzione? Il tempo è questo, ma occorre muoverci uniti e
> consapevoli del contesto in gran parte ostile.
> Non demoralizziamoci, ma cerchiamo, la prossima volta, di essere più
> responsabili e avere maggiore senso politico: chi va alle trattative
> diviso è destinato a sicuro insuccesso.
>
> Saluti,
> mauro guerrini
>
>
>
Carissimi,
ho seguito poco il dibattito che c'e' stato intorno al Decreto legge che
mi sembra sia circolato soprattutto sulla lista OA-CRUI e, quindi,
faccio alcune osservazioni di carattere un po' generale ma vorrei farle:
da un lato la tempistica: forse questa norma è arrivata in modo troppo
veloce, troppo presto e senza che fossero sentiti altri interlocutori.
E' peculiare anche il fatto che questa norma sia stata inserita in un
decreto MiBAC mentre l'interlocutore piu' naturale per l'OA è il MIUR
che prima o poi dovra' fare i suoi passi. Mi risulta che la ministra
Carrozza abbia mostrato un interesse particolare per l'Open Access. Se
la modifica alla legge sul diritto d'autore in Germania
<http://minimacademica.wordpress.com/2013/09/20/laccesso-aperto-e-legge-in-germania/>,
con la quale si consente agli autori la ripubblicazione delle opere in
repository ad accesso aperto fosse arrivata prima forse la norma
italiana sarebbe stata posta in modo diverso e piu' efficace o altrove.
dall'altro il dialogo con gli editori: bisogna aprirsi al dialogo con
gli editori italiani non considerarli un ostacolo. Anche perche'
esistono enormi differenze tra editori italiani e editori
internnazionali e nell'ambito degli editori italiani. Piu' volte ho
espresso in pubblico l'opinione che bisognerebbe creare in Italia un
tavolo di lavoro sull'OA con i vari stakeholders dell'accesso aperto.
Concordo con Mauro Guerrini il cui intervento ho apprezzato enormemente
per la sua estrema franchezza che la strada diplomatica e' quella che
porta i maggiori vantaggi.
Credo che, comunque, sia stato positivo che in Parlamento si sia
discusso di OA e che l'OA entri in politica e nel dominio dell'opinione
pubblica . Questo è un punto di partenza e non certamente di arrivo per
l'OA in Italia.
saluti alla lista
Maria Cassella
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Maria Cassella
Università di Torino
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Tel. ++390116703414
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