[Oa-italia] Censimento degli archivi aperti in Germania pubblicato su D-lib Magazine di Nov-Dic. 2013

p.gargiulo p.gargiulo a cineca.it
Lun 2 Dic 2013 18:15:02 CET


E' uscito il fascicolo 11-12 del volume 129 di D-lib Magazine tra gli 
articoli pubblicati segnaliamo
quello dedicato alla situazione degli archivi aperti in Germania di Paul 
Vierkant dal titolo "Census of Open Access Repositories in Germany: 
Turning Perceived Knowledge Into Sound Understanding 
<http://www.dlib.org/dlib/november13/vierkant/11vierkant.html>".
L'articolo descrive la situazione in Germania dove sono presenti archivi 
istituzionali, disciplinari e interdisciplinari che rispondono a diverse 
esigenze, fino ad oggi non era stata fatta alcuna indagine sul tema.
Nelle conclusioni dell'articolo viene detto che :
# OPUS è il software di repository più usato in Germania, tuttavia una 
tendenza verso software utilizzati a livello mondiale come DSpace e 
EPrints è visibile,
# Simple Dublin Core è di gran lunga l'unico formato di metadati 
supportato dagli archivi tedeschi ad accesso aperto da poter essere 
chiamato uno standard,
# Messo a confronto con tutti gli altri registri di repository il motore 
di ricerca accademico Bielefeld (BASE) ha la migliore copertura dei 
tedeschi archivi ad accesso aperto,
# Più di un quarto di istituzioni gestiscono un repository a sostegno 
dell' accesso aperto in una varietà di modi,
# La maggior parte dei piccoli archivi ad accesso aperto in Germania 
utilizzano servizi di hosting,
# Uno su due di tutti gli archivi ad accesso aperto in Germania hanno 
un'interfaccia per gli utenti (GU) bilingue in tedesco e in inglese
# C'è bisogno di più servizi di base a valore aggiunto in archivi ad 
accesso aperto della Germania .

Secondo l'autore il  censimento ha rivelato carenze e punti di forza dei 
software dei repository di istituzioni di supporto alle decisioni future 
riguardanti lo sviluppo della loro repository. Inoltre,  ha indicato che 
il movimento dell'accesso aperto è forte e in una fase di crescita in 
Germania. Rileva però la mancanza attuale di funzioni di base come 
l'esportazione bibliografica, statistiche di utilizzo, social media o 
supporto multilingue nella maggior parte degli archivi ad accesso aperto 
in Germania.
Lo studio ha fornito risultati senza precedenti, ma ha lasciato molte 
domande senza risposta. Il Dipartimento di Information Management della 
Scuola di Berlino di biblioteconomia e scienza dell'informazione 
condurrà in futuro un Censimento degli archivi aperti in Germania e nel 
corso di un seminario tenterà di affrontare questioni irrisolte.
Interessante è l'ultima frase dell'articolo dove viene affermato che il 
futuro non dipende solo dall'archivio, ma anche e soprattutto dalla 
volontà dei manager dei repository, dei finanziatori e dagli altri 
portatori di interesse di affrontare in modo duraturo le problematiche 
connesse all'implementazione e alla gestione degli archivi aperti e 
dell'accesso aperto in generale.

Cordiali saluti
Paola
PS la notizia più estesa è riportata nella CLUG Newsletter
http://clugnews.cineca.it/?p=18965

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