[Oa-italia] Migrazione ELis su DSpace

Dom 28 Nov 2010 14:29:39 CET

Cara Maria

la governance di E-LIS è specificata chiaramente nel sito, come pure
tutto il suo funzionamento tecnico e organizzativo. Basta leggere le
informazioni a corredo del sito.
In ogni caso tento di riassumere la struttura di E-LIS, diviso in tre
aree interconnesse
- la governance o Admin Board
- il gruppo tecnico o Technical Board
- il gruppo degli editors o Editorial Board
In Admin si pianificano strategie a medio e lungo termine, si prendono
decisioni sentite però le altre due aree, la tecnica e quella
prettamente organizzativa che si fonda sul lavoro di editors suddivisi
per Paese.
Se vuoi capire meglio come funziona ci sono numerosi articoli OA che
spiegano in dettaglio come funziona l'archivio. Ci sono tre liste di
discussione e tutte le decisioni sono attentamente vagliate e nel caso
messe ai voti.
In merito alla necessità di migrazione, la questione è più semplice di
quello che può sembrare.
E-LIS vive grazie al lavoro volontario di tante persone di tutto il
mondo, editors che si fanno carico di rappresentare il proprio paese
dentro un archivio internazionale disciplinare che ormai è citato in
letteratura tra i più rappresentativi (per la nostra area LIS siamo
gli unici).
Il lavoro volontario mette assieme persone di diverse culture,
tradizioni, abitudini, e spesso non è facile il coordinamento ad un
livello "meta".
Non abbiamo finanziamenti proprio perché, come ben  puoi immaginare,
un archivio disciplinare ha un assetto assai diverso da un archivio
istituzionale (IR) il quale ha un padre e una madre che si occupano di
mettere a disposizione risorse economiche, o quando meno hardware, di
personale (aspetti non certo trascurabili).
Vedi esempi prestigiosi come ArXive il quale comunque sta avendo
problemi di paternità non indifferenti.
Dal 2004 al 2010 chi si è fatto carico di tutto il lavoro è stato
appunto lo staff editoriale raccolto in una grande e bellissima
esperienza internazionale, corale quasi, oltre allo staff di
governance che - per quanto possibile - ha cercato nuove soluzioni per
riuscire in un'impresa che sembrava impossibile a molti e, in primis
lo staff tecnico, con il personale del Cilea, che in tutti questi anni
ha non solo ospitato l'archivio recependo le nostre istante con
costanza e puntualità, ma credendo fortemente in questo progetto.
Quando ho avuto l'idea di mettere in piedi questa "creatura" il Cilea
ci ha creduto e penso sia un orgoglio per tutti adesso vedere quanto
sia cresciuto, seppur appunto alle volte tra problemi più o meno
grossi.
E' un orgoglio che sia fisicamente ospitato in Italia, quasi un
prodotto nostro, nonostante la sua internazionalità che lo vede uno
strumento di diffusione capillare che sa entrare entro i labirinti OA
di tanti paesi diversi.

Eprints è un ottimo software, quindi la migrazione a DSpace non ha un
significato di scelta di una piattaforma tecnologica rispetto ad
un'altra, non va letta in questo modo: sono sw fratelli, entrambi nati
dalle stesse teste...
Ma DSpace ha una comunità tecnica molto forte in Cilea che ci ospita e
che ci mette a disposizione ambienti, strutture, personale... ed è
quindi il promotore principale di E-LIS.

Alle volte basterebbe informarsi un po' meglio, perché chi lavora a
titolo volontario, spesso non ha sempre il tempo di spiegare ad urbi
et orbi le motivazioni delle proprie scelte che sono discusse,
vagliate e portate avanti dentro la comunità di competenza e di
riferimento, decisioni prese necessariamente entro le proprie
strutture.
Tutte le comunicazioni su E-LIS sono comunque disponibili nelle nostre
liste di discussione che sono comunque aperte a chiunque volesse.

Con i migliori saluti
Antonella De Robbio
Ideatore di E-LIS (Admin Board)

Il 28 novembre 2010 11:32,  <maria.cassella a unito.it> ha scritto:
> Non e' che a tutti fosse chiara la governance di E-lis,
> meglio ribadirla quindi in ogni caso. Chiunque abbia
> deciso a noi interessa che E-lis resti in Italia.
> ciao
> m.
>>
>> ------------------ Messaggio originale -------------------
>> Oggetto: Re: [Oa-italia] Migrazione ELis su DSpace
>> Da:      "Andrea Marchitelli" <marchitelli a cilea.it>
>> Data:    Dom, 28 Novembre 2010, 11:22 am
>> A:       "Lista di discussione su temi relativi
>> all'accesso aperto" <oa-italia a openarchives.it>
>> ----------------------------------------------------------
>>
>> Buongiorno,
>> come scriveva Susanna, credo sia importante ribadire che
>> CILEA non ha
>> preso alcuna decisione.
>> Ha fatto una proposta, motivata, e ha espresso la
>> difficolta' a
>> mantenere alto il livello dei servizi su un software che
>> non e' piu'
>> di punta presso CILEA.
>>
>> La scelta di accettare DSpace e di continuare ad affidare
>> a CILEA la
>> gestione tecnica di E-LIS e', come e' giusto che sia,
>> decisione
>> esclusiva del board gestionale di E-LIS stesso.
>>
>> Comunque si, concordo con Maria, e' un piccolo elemento di
>> orgoglio
>> nazionale che E-LIS mantenga la sua base in Italia e, per
>> il CILEA,
>> elemento di orgoglio aziendale che E-LIS resti a fruire
>> dei nostri
>> servizi.
>>
>> Buona domenica,
>> Andrea Marchitelli
>> ___________________________________________________________
>> Andrea Marchitelli <marchitelli a cilea.it>
>>
>> CILEA - Sezione Servizi per le Biblioteche e l'Editoria
>> elettronica
>> Â  Â  <http://www.cilea.it> - Via Ciro il Grande, 16,
>> I-00144 ROMA
>> Â  Â  Tel. 0659292856 -- Cell. 3404027156 -- Fax 065913770
>> Â  Â  Skype: andreamarchitelli
>>
>> _______________________________________________
>> OA-Italia mailing list
>> OA-Italia a openarchives.it
>> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
>> PLEIADI: http://www.openarchives.it/pleiadi/
>
> _______________________________________________
> OA-Italia mailing list
> OA-Italia a openarchives.it
> http://openarchives.it/mailman/listinfo/oa-italia
> PLEIADI: http://www.openarchives.it/pleiadi/
>

-- 
Antonella De Robbio
CAB Centro di Ateneo per le Biblioteche
Universita' degli Studi di Padova
Via Anghinoni,
35121 PADOVA (ITALY)
++ 39 049 8273654
++ 334 6960555

""Coloro che non sanno imparare dalle riunioni
precedenti saranno condannati a ripeterle".
Massima di McKernan (dalle Leggi di Murphy)